Forma polifonica coltivata specialmente in Gran Bretagna. Era a 2 voci (talvolta notate con una voce aggiunta, un canto fermo forse non da eseguirsi ma solo da vedersi per chiarire la sintassi delle altre [...] due) iniziate e concluse all’unisono o all’ottava e per il resto condotte per sole terze o seste ...
Leggi Tutto
Carla Moreni
Abbado senza eredi
Il maestro dopo ogni esecuzione chiedeva una pausa di silenzio. Non voleva subito l’applauso. Dal podio restava fermo, senza abbassare le braccia. Dirigeva anche quel vuoto, [...] . Quel silenzio collettivo sgorgava come riflesso della musica appena eseguita. Importante, necessario.
Lui dal podio teneva il gesto fermo, senza abbassare del tutto le braccia. Dirigeva anche quel vuoto, in modo che tutti – pubblico e orchestra ...
Leggi Tutto
Musicologo (Bergamo 1566 - Napoli 1625). Fu cantore alle corti di Madrid e di Napoli. Pubblicò: Le regole più necessarie per l'introduzione del canto fermo (1609) ed El Melopeo y maestro, tractado de musica [...] theorica y pràctica (1613) ...
Leggi Tutto
Teorico della musica (n. Brescia 1520 circa), frate francescano dell'Osservanza. È autore di due opere: La illuminata di tutti i tuoni di canto fermo (1562) e Il tesoro illuminato di tutti i tuoni di canto [...] figurato (1581) ...
Leggi Tutto
Musicista (n. Bologna 1665 - m. 1747). Studiò a Bologna, dove aprì una scuola di canto. Fu maestro di cappella in alcune chiese bolognesi. Scrisse lavori didattici sul canto fermo e il figurato, solfeggi, [...] ecc ...
Leggi Tutto
GIUGLINI, Antonio
Giovanna Di Fazio
Nato a Fano tra il 1826 e il 1827, non si hanno notizie della sua famiglia. Intraprese gli studi musicali sotto la guida di F. Cellini a Fermo, ove fece parte della [...] chiesa metropolitana, in quel periodo tra le più rinomate della penisola. Dotato d'una bella voce tenorile, esordì in teatro a Fermo nel 1849 in un'opera non precisata; il 26 dicembre di quell'anno si presentò al teatro Comunale di Bologna ne La ...
Leggi Tutto
ALFIERI, Pietro
**
Musicologo e compositore, nato a Roma il 29 giugno 1801 da Alessandro e Geltrude Geminiani. Nel 1813 entrò nel Seminario romano, e studiò, oltre le comuni discipline, canto fermo [...] alla scuola privata del maestro Luigi Portelli, sacerdote di origine romana.
Dal 1824, dopo essere stato ordinato prete (2 febbr. 1823), al 1827, l'A. studiò anche diritto civile e canonico presso i fratelli ...
Leggi Tutto
PAMPANI, Antonio Gaetano. – Compositore, organista, maestro di cappella, nacque a Modena il 21 febbraio 1706 da Francesco e Anna Rasori.
Nelle fonti il cognome compare in varie forme (Pampini, Pampino, [...] Teresa Fortunata.)
Di nuovo nelle Marche, produsse un primo dramma sacro, Sedecia, dato ad Ascoli Piceno nel 1736 e a Fermo nel 1737, testo di Ottavio Turchi, nobile di Camerino, canonico nella collegiata di S. Urbano di Apiro (Macerata). Di questo ...
Leggi Tutto
WERT, Jakob van (Jacques, Giaches de W., ecc.)
Gastone ROSSI-DORIA
Compositore di musica, nato nei Paesi Bassi nel 1536, morto a Mantova il 6 maggio 1596. Fanciullo ancora egli venne in Italia, dove [...] si fermò dapprima a Novellara, poi - assai presto - a Mantova. Nel 1566 è maestro alla corte dei Gonzaga; dal 1568 al '74 è a Novellara; nel 1577 è maestro di cappella a S. Barbara in Mantova; nel 1586 lo si trova a Ferrara; ritorna poi, per passarvi ...
Leggi Tutto
DE AMICIS, Anna Lucia
Bianca Maria Antolini
Nacque a Napoli probabilmente nel 1733 (nel 1771, in occasione delle nozze del fratello Gaetano, dichiarò di avere 38 anni) da Domenico e Rosalba Baldacci.
Domenico, [...] nato a Fermo intorno al 1716, fu attivo come tenore, buffo a Napoli, al teatro dei Fiorentini (inverno 1742: Lionora, di N. Logroscino e V. Ciampi; primavera 1745: Irene, di G. Tocchi; carnevale 1746: La finta vedova, di N. Conforto) e al teatro ...
Leggi Tutto
fermo1
férmo1 agg. [lat. fĭrmus «stabile, saldo»]. – 1. Che non si muove, che cioè non è in moto, o non fa nessun movimento: ragazzi che non stanno mai f.; stare fermi coi piedi, con le mani; Non avea membro che tenesse f. (Dante); un treno...
fermo2
férmo2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In genere, l’atto di fermare o di fermarsi; con sign. particolare nelle varie locuz.: dare un f. alla carne, fermarla con una prima cottura perché non si guasti; mettere il f. su...