GHEZZI, Ippolito
Aldo Bartocci
Nacque probabilmente a Siena, o a Sinalunga, intorno al 1650. In data imprecisata entrò a far parte dell'Ordine dei monaci agostiniani; solo nel 1707-08 conseguì il titolo [...] toscani di una certa fama, o degli stessi musicisti. La forma musicale era solo in parte basata sul canto fermo, poiché a esso venivano sostituiti temi di libera ispirazione, pur senza allontanarsi eccessivamente dal genere a cappella. Lustig, che ...
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VIADANA, Ludovico Grossi da
Gastone ROSSI-DORIA
Musicista, nato nel 1564 a Viadana (Mantova), morto a Gualtieri presso Viadana il 2 maggio 1645. Compì gli studî sotto la guida di Costanzo Porta (il [...] con 2 Magnificat (1610); Falsi-bordoni a 4, con Sicut erat, Te Deum e Salve Regina a 8 (1612); 24 Credo a canto fermo (1619); Missn defunctorum a 3 (1662 a cura di A. de Caldanis); oltre a molte altre pagine pubblicate in raccolte collettive. Il V ...
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CRESCENTINI, Girolamo
Maria Borgato
Nato in Urbania (prov. di Pesaro) il 2 febbr. 1762, vi apprese i primi elementi musicali (si ignora chi siano stati i suoi maestri), trasferendosi all'età di dodici [...] successi.
Nel 1786 apparve alla Scala nell'Impermestra di S. Rispoli e nell'Ariarte di A. Tarchi, quindi dal 1787 al 1789 si fermò per due anni a Napoli, dove si esibì al teatro S. Carlo. In questo periodo G. Paisiello componeva per lui il Catone in ...
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CURMI, Alessandro
Valerio Vallini
Nato a La Valletta, Malta, nel 1801, fu allievo di P. P. Bugeja, quindi perfezionò i suoi studi presso il conservatorio di S. Sebastiano a Napoli sotto la guida di [...] (libretto di anonimo): La Rosière, La regina delle fate e Lodoiska.
Rientrato a Parigi nel 1845, il C. vi si fermò per vari anni; della produzione musicale di questo periodo citiamo una grande suite per orchestra, La rivoluzione, ispirata ai moti del ...
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PENNA, Lorenzo
Francesco Lora
PENNA, Lorenzo. – Nacque a Bologna nel 1613. Lorenzo era probabilmente il nome da religioso, mentre rimane ignoto quello al secolo; si può ipotizzare l’identificazione [...] dal quale con brevità si apprende il modo di cantare in coro ciò s’appartiene a coristi, con la maniera di comporre il canto fermo ad uno, due e tre cori. Lo stesso anno il compositore diede alle stampe, per i tipi bolognesi di Monti, un altro lavoro ...
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BERTACCHINI, Pietro
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Nacque a Carpi il 26 nov. 1641 da GiovanniBattista e da Camilla Blesi. A nove anni iniziò lo studio dell'arciliuto con suo padre, esperto suonatore di questo strumento, della [...] artista conteso da principi e da signori.
Passando per Firenze, il B. giunse a Roma verso il 22 febbraio e vi si fermò fino al 10 dicembre. A Roma acquistò una chitarra dalla rosa para e non fonda da lui espressamente fatta costruire e pagata cinque ...
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BONA (Buona), Valerio
Franco C. Ricci
Nacque a Brescia (non a Milano secondo quanto scrivono il Piccinelli e il Quadrio, che lo definiscono "gentiluomo milanese") probabilmente intorno alla metà del [...] , nel duomo di Mondovì nel 1601 e nella chiesa di S. Francesco a Brescia nel 1611. Nel 1614 fu prefetto a S. Fermo Maggiore a Verona, dove, secondo il Rossi, ancora nel 1619 "viveva ... tra i frati Conventuali di S. Francesco".
Il B. dovette, però ...
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BONAVENTURA da Brescia (de Brixia)
Sergio Martinotti
Nato a Brescia, fu musicista attivo nella seconda metà del sec. XV. L'Eitner riferisce a B. anche un'indicazione onomastica latina, "Anterus Maria [...] Regula o Breviloquium stampati in prosieguo di tempo. Il breve trattato della Regula (uno dei primi a stampa sul canto fermo apparsi in lingua italiana, nonostante il titolo latino), è composto di quarantadue capitoli, e più che per il contenuto ...
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Matematica
Insieme alla retta e al piano, uno degli enti fondamentali della geometria, la cui nozione intuitiva corrisponde all’idea di una posizione sulla retta, nel piano o nello spazio (si tratta cioè [...] da destra a sinistra con filato resistente (sue varianti il sopraggitto antico e il p. accavallato). Il soppunto (o p. d’orlo) serve a fermare dal rovescio l’orlo comune.
Anche nel ricamo ad ago il p. più semplice è dato dalla filza, che si presta a ...
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Travestimento burlesco di un’opera d’arte, a scopo satirico, umoristico o anche critico, consistente, nel caso di opere di poesia (meno spesso di prosa), nel contraffare i versi conservandone la cadenza, [...] carattere burlesco), la messa p. è un tipo di messa, particolarmente diffuso nel 16° sec., che utilizza come canto fermo, o introduce nella sua musica in maniera più elaborata, un mottetto conosciuto, assumendone anche il nome (per es., la messa ...
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fermo1
férmo1 agg. [lat. fĭrmus «stabile, saldo»]. – 1. Che non si muove, che cioè non è in moto, o non fa nessun movimento: ragazzi che non stanno mai f.; stare fermi coi piedi, con le mani; Non avea membro che tenesse f. (Dante); un treno...
fermo2
férmo2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In genere, l’atto di fermare o di fermarsi; con sign. particolare nelle varie locuz.: dare un f. alla carne, fermarla con una prima cottura perché non si guasti; mettere il f. su...