Decadentismo
Mario Praz
sommario: 1. Termini del decadentismo. 2. Diverse fasi del decadentismo? 3. Estensione della parola ai tempi moderni. 4. La nevrosi. 5. Precursori. 6. Flaubert, Gautier, Baudelaire. [...] . Così, come s'è detto, si ripeté in Italia pel decadentismo quel che era già accaduto pel romanticismo: ci si fermò allo stadio dell'ingenua appropriazione d'una tematica, provincialmente (per citare ancora il Binni: ‟confermeremo come il D'Annunzio ...
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CUNEGO, Domenico
Gian Luca Kannès
Figlio di Antonio, nacque presumibilmente a Verona nel 1724 0 1725, dato che al momento della morte aveva 78 anni (età e nome del padre sono desunti dal Liber mortuorum [...] della raccolta di opere di Tiziano e del Veronese pubblicata nel 1682dal Le Fèvre (cfr. Moschini, 1926, p. 70); i Ss. Fermo e Rustico; S. Filippo Neri; S. Valentino; S. Michele; il Beato Arcangelo da Bologna; la Beata Angela Merici da Desenzano; un ...
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GEORGIA
T. Velmans
(georgiano Sa-Kartvel)
Regione storica del Caucaso meridionale, cui corrispondono quelle che nell'Antichità erano denominate Colchide e Iberia. I limiti territoriali sono cambiati [...] di Antiochia e del sito in cui si trovava la colonna di s. Simeone Stilita, ma l'espansione del fervore religioso non si fermò a quel punto. Intorno alla metà del sec. 10° una colonia georgiana si installò sul monte Sinai. Nel 982-985 fu costituito ...
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CERACCHI, Giuseppe
Sandra Vasco Rocca
Marina Caffiero
Figlio di Domenico, orefice, e di Lucia Balbi, figlia dell'orefice Bartolomeo, nacque a Roma il 4 luglio 1751.
Domenico, figlio di Silvestro, anche [...] Canonica, nel "giardino del lago" a villa Borghese, dove sono tuttora.
Di ritorno dall'Olanda, nel 1789 il C. si era fermato a Mannheim, alla corte del conte palatino Karl Theodor per eseguirne in creta il ritratto in veste di imperatore romano (che ...
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CIPPER (Cipri, Zipper), Giacomo Francesco, detto il Todeschini
Rose Wishnevsky
Le diverse varianti della firma di questo pittore, nato molto probabilmente nell'ottavo decennio del sec. XVII e documentato [...] opere del C. (tre delle quali ancor oggi gli vengono attribuite), e in particolare quella che è il più antico punto fermo della sua attività: la Scena contadinesca (allora di proprietà Chiesa, poi Geri, Milano, venduta all'asta il 29 apr. 1930 nella ...
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CRISTOFANO di Papi dell'Altissimo
Silvia Meloni Trkulja
Nacque probabilmente a Firenze intorno al 1530, se nel primo documento che lo riguarda, del 1552, è già pittore maturo che viene inviato a Como [...] gioviani lo impegna stabilmente.
Per chiarire la parte che spetta. a C. e la sua cronologia si ha un primo punto fermo nell'elenco di duecentodiciannove ritratti (più cinque senza nome, più ventinove in corso di esecuzione) che Vasari pone al termine ...
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LIPPO VANNI
G. Chelazzi Dini
Pittore e miniatore attivo a Siena a partire dai primi anni quaranta del Trecento.Milanesi (1854) ebbe il merito di pubblicare, insieme ad altri documenti che riguardavano [...] recentemente ribaditi da Volpe, il quale, nel riferirsi a quelle miniature, sosteneva che esse costituivano "il suo primo punto fermo cronologico" quando "la mente di L. è soprattutto rivolta ai Lorenzetti" (Volpe, 1976, p. 55). Lo studioso, nell ...
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POMPEI, Alessandro
Elena Granuzzo
POMPEI, Alessandro. – Esponente della nobiltà veronese, nacque a Verona il 6 luglio 1705 (Archivio di Stato di Verona [d’ora in avanti ASVr], Accademia Filotima, 157, [...] (uno dei primi musei pubblici in Europa) e la Dogana, lo splendido edificio che nei pressi della chiesa di S. Fermo era adibito a centro di smistamento delle merci, in forma più ampia rispetto alla ristretta località territoriale della vecchia Fiera ...
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CAMPIGLI, Massimo
Margherita Abbruzzese
Le biografie ufficiali, da lui stesso dettate, lo dicono nato a Firenze il 4 luglio 1895; sembra invece Berlino la sua effettiva città natale, e Firenze la città [...] cerca il simbolo perfetto. Vuole rappresentare l'uomo sub specie" (Campigli, 1931). Le forme essenziali, fissate in un gesto fermo nel tempo, articolate in uno spazio tutto ribaltamenti e invenzioni, nascono da una base di terre opache, con toni ...
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BONASONE, Giulio
Alfredo Petrucci
Figlio di Antonio - di famiglia originaria di Carpi che si era stabilita a Bologna alla fine del sec. XV acquistando i diritti di cittadinanza nel 1492 - fu attivo, [...] di quanto avesse fatto Marcantonio. Ma, meno disciplinato di questo, il B. non sa comporre in un ordine sintattico chiaro e fermo il suo nuovo modo di intendere la forma. Sembra anzi che neppure di questo certe volte sia contento, e mentre continua ...
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fermo1
férmo1 agg. [lat. fĭrmus «stabile, saldo»]. – 1. Che non si muove, che cioè non è in moto, o non fa nessun movimento: ragazzi che non stanno mai f.; stare fermi coi piedi, con le mani; Non avea membro che tenesse f. (Dante); un treno...
fermo2
férmo2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In genere, l’atto di fermare o di fermarsi; con sign. particolare nelle varie locuz.: dare un f. alla carne, fermarla con una prima cottura perché non si guasti; mettere il f. su...