BOMBACI, Antonio Michele
Lovanio Rossi
Nacque a Bologna il 10 febbr. 1644, quarto figlio di Gaspare e di Orinzia Morandi.
Ebbe una giovinezza irrequieta e subì due volte la prigionia: a Lucca, ove si [...] bando (3 marzo 1665). Prima di rientrare in Bologna, dove riuscì ad evitare il sacerdozio, destinatogli dalla madre, si fermò per qualche anno a Castelvetro dal cugino Lelio Mantachetti, forse anche per schivare le vendette del Sarti.
Sposò quindi la ...
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BONIFACIO IX, papa
Arnold Esch
Perrino (Pietro) Tomacelli, di nobile famiglia napoletana, nacque verso l'anno 1350 a Napoli da Giacomo (ma il nome del padre è incerto) e da Gatrimola Filimarini. Sui [...] consiglieri - particolarmente dai suoi fratelli e da Baldassarre Cossa -, il governo di B. IX risultò almeno in parte più fermo.
B. IX trattò abilmente, secondo le loro singole esigenze, le varie province dello Stato della Chiesa, totalmente diverse ...
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CIMAROSA (Cimmarosa), Domenico
Ariella Lanfranchi
Nacque ad Aversa (Napoli) il 17 dic. 1749 in un'umile casetta sita in Vico II Trinità. La sua era una famiglia poverissima: il padre Gennaro (e non [...] (figlia di Maria Teresa), si recò a Vienna dove molte delle sue opere erano già state rappresentate e dove si fermò - su richiesta dell'imperatore Giuseppe II, al quale venne personalmente presentato dal marchese del Gallo, ministro del re di Napoli ...
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GUIDO Guinizzelli (Guinizelli)
Giorgio Inglese
Il poeta che Dante nomina in Purgatorio, XXVI, 94 ("son Guido Guinizzelli e già mi purgo / per ben dolermi prima ch'a lo stremo") è presentato dai canzonieri [...] . Guido Ghisilieri è in realtà quasi uno sconosciuto (morto forse prima del 1288, ne rimane solo il verso incipitario, Donna lo fermo core, citato da Dante) ed è probabile che debba l'associazione col "maximus Guido" a un'affinità di ordine anzitutto ...
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BARBERINI, Francesco
Alberto Merola
Nacque a Firenze il 23 Sett. 1597, da Carlo e Costanza Magalotti. Educato agli studi giuridici, letterari e filosofici, per i quali mostrò una forte inclinazione, [...] decano del sacro collegio, con quello di Ostia, Urbano avrebbe aggiunto altri importanti benefici: subito il governatorato di Tivoli e di Fermo, nel 1627 le abbazie di Grottaferrata e di Farfa (dove il B. tenne un sinodo nel 1628), nel 1629 il titolo ...
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GIUGNI, Niccolò
Raffaella Zaccaria
Nacque a Firenze il 20 ag. 1398 nel quartiere S. Croce, gonfalone Ruote (Tratte 80; ove non altrimenti indicato, i documenti si intendono conservati presso l'Archivio [...] quello di capitano di Orsanmichele. Nello stesso 1443 si recò più volte come ambasciatore presso Francesco Sforza, allora signore di Fermo (le registrazioni delle missioni sono del 26 marzo, per 60 giorni, del 26 giugno per 20 giorni, dell'8 agosto ...
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CORNOLDI, Giovanni Maria
Mario Casella
Nacque a Venezia il 19 sett. 1822 dal nobile Giulio e da Anna Maria Martens. Giovanissimo, intorno al quindicesimo anno d'età, avvertì, anche per l'influsso che [...] questa sua prima parentesi romana: "Dai miei professori di filosofia del Collegio Romano, nulla affatto appresi di chiaro e di fermo".
Tornato a Venezia nei primi mesi del 1848, chiese di andare missionario in Cina. Fu invece mandato in Francia, dove ...
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CAETANI, Onorato
Edmond René Labande
Figlio primogenito di Nicola, conte di Fondi, e di Giacoma Orsini, nacque verso il 1336. Morto Nicola intorno al 1348, il C. ereditò la contea di Fondi che gli fu [...] aver tentato inutilmente prima di limitame le conquiste poi di chiamarlo al servizio della Chiesa, nel 1367 decise di agire in modo fermo contro di lui. Il C. in quell'anno aveva posto l'assedio a Ferentino: il papa lo scomunicò e inviò un esercito ...
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DONATO
Luca Bellingeri
Titolare di Ostia, una delle più importanti diocesi vescovili suffraganee della Chiesa romana, testimone e protagonista di alcune fra le principali iniziative di politica estera [...] i rappresentanti del papa che, come ben sapevano i Greci, mirava ad una soluzione radicalmente opposta del problema. Al fermo rifiuto di D. e dei suoi compagni a sottoscrivere un simile documento le autorità bizantine avevano risposto impedendo loro ...
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FABRIS, Michele (detto Ongaro)
Paola Rossi
Figlio di Valentino, nacque nel 1644 circa a Bratislava (Pozsony), allora capitale dell'Ungheria.
Dalla terra d'origine gli derivò il soprannome di Ongaro (o [...] il Benzenhauser, il F. partì per un viaggio di studio che aveva per meta l'Italia e da Vienna, dove l'amico si fermò per qualche tempo, giunse a Venezia. Si stabilì nella città, dapprima presso Bremfless a S. Giovanni Novo, poi a S. Canciano (dove ...
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fermo1
férmo1 agg. [lat. fĭrmus «stabile, saldo»]. – 1. Che non si muove, che cioè non è in moto, o non fa nessun movimento: ragazzi che non stanno mai f.; stare fermi coi piedi, con le mani; Non avea membro che tenesse f. (Dante); un treno...
fermo2
férmo2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In genere, l’atto di fermare o di fermarsi; con sign. particolare nelle varie locuz.: dare un f. alla carne, fermarla con una prima cottura perché non si guasti; mettere il f. su...