BOLOGNETTI, Giorgio
Gaspare De Caro
Figlio di Giovanni Battista e di Cassandra Del Cavaliere, nacque a Roma il 22 dic. 1595. Si addottorò in giurisprudenza nello Studio romano e intraprese la carriera [...] di simpatie per i Francesi), si propose da parte pontificia una rosa di città neutrali come sede dell'incontro, fermo restando il principio di trattative separate con i protestanti. Ma la difficoltà reale alla realizzazione della proposta pontificia ...
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BOLOGNETTI, Alberto
Gaspare De Caro
Nacque a Bologna il 28 luglio 1538, da Francesco e da Lucrezia Fantuzzi. Addottoratosi in diritto nel giugno 1562, ottenne subito la lettura di institutiones nello [...] ricevettero comunque durante la sua nunziatura un impulso senza precedenti. All'occasione il B. seppe tuttavia dimostrarsi fermo nella difesa delle trattative tridentine: la lunga vertenza per l'elezione del Tugowski all'episcopato di Přemyśl ...
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KOMULOVIĆ (Comulo, Comuli, Comuleo), Alexandar (Lisander)
Franco Pignatti
Nacque a Spalato nel 1548 dalla famiglia patrizia dei Petrak, nel ramo che portava il soprannome di Komulović. Mancano notizie [...] , il K. fu ricevuto a Mosca dallo zar e da Godunov in un clima ostile. Il risultato fu pressoché nullo: lo zar rimaneva fermo sull'idea di un congresso degli ambasciatori a Mosca e su una politica meno cedevole alle richieste del papa e degli Asburgo ...
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BOSSO, Matteo
Claudio Mutini
Nacque a Verona intorno al 1427 da Giovanni, che compare tra i cittadini di Verona nel 1452 come "aurifex de Mediolano", e da una Sofia di cui si ignora il casato. A Verona [...] Pitagora, Democrito, Diogene e Aristippo. Laddove alla sapienza occorrono principalmente le virtù teologali e cardinali, un fermo dominio di sé stessi, un disprezzo assoluto delle cose del mondo. Strumento indispensabile per la perfezione individuale ...
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DE ANGELIS, Cesare Crescenzo
Carlo Bordini
Nacque a Torrice, nei pressi di Veroli (prov. di Frosinone) da Crisanto e Marta De Angelis e fu battezzato il 30 giugno 1705.
Conseguì la laurea in utroque [...] appoggio alla causa dei ribelli; e il Torrigiani insisteva molto su questo nelle sue lettere al D., invitandolo ad un atteggiamento fermo nella sostanza e "dolce e insinuante" nella forma. Nell'agosto del 1761 il Torrigiani esortava il D. a terminare ...
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GIARDA, Cristoforo
Dario Busolini
Nacque il 21 sett. 1595 a Vespolate, presso Novara, da Giovanni Giacomo, piccolo possidente agricolo la cui famiglia aveva ricoperto alcune cariche comunali, e Margherita [...] della disparità delle forze in campo, addebitavano apertamente al Gaufrido l'ostinazione del duca, incoraggiando così il fermo atteggiamento di Roma, nonostante da Parma il linguaggio si facesse sempre più minaccioso.
Infine Innocenzo X ordinò ...
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CORNER, Federico
Paolo Frasson
Nacque da Adriana Pisani e Giovanni di Giorgio, che era cavaliere e procuratore di S. Marco, il 9 giugno 1531. Del ramo di S. Polo della famiglia, era fratello di Giorgio, [...] Celio con la presidenza dell'Annona in tutto lo Stato della Chiesa. Di ritorno nella sua diocesi, per incarico del papa si fermò a Firenze e a Venezia, nel tentativo non riuscito di appianare i contrasti sorti tra questi due Stati per la pretesa dei ...
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PALLAVICINO, Lazzaro Opizio
Silvano Giordano
PALLAVICINO (Pallavicini), Lazzaro Opizio. – Nacque a Genova il 30 ottobre 1719 da Paolo Girolamo, senatore della Repubblica di Genova, e da Giovanna di [...] e di S. Maria Maddalena al Corso, chiesa di S. Petronio e nazione Bolognese, Castel San Giorgio detto il Porto di Fermo, Accademia degli Infecondi, città di Cesena e di Alatri.
Morì a Roma il 23 febbraio 1785.
I funerali furono celebrati nella ...
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GUINIGI, Nicolao
Franca Ragone
Figlio di Lazzaro di Nicolao e di Margherita dello Strego, nacque a Lucca quasi certamente nel 1375. Niente è dato di sapere della sua vita precedente all'insediamento [...] . Il 21 maggio 1428 fu nominato da Martino V vicario di Roma e, nel 1429, castellano e commissario del castello di Fermo. Nel 1430 fu designato erede universale nel testamento del fratello Arrigo; nel 1431 si trovava a Firenze, e da lì eleggeva ...
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CALEPPI, Lorenzo
Lajos Pàsztor
Nato a Cervia il 29 apr. 1741 dal conte Nicola e da Luciana Salducci (Arch. Segr. Vat., Proc. Dat.171, f. 385: atto di battesimo), dopo aver compiuto gli studi medi presso [...] Stato pontificio - suo inviato straordinario presso i generali Berthier e Murat. Il C. lasciò Roma il 6 febbr. 1801; si fermò prima a Foligno e nel marzo giunse a Firenze. Qui trattò prima con il governo provvisorio toscano, poi fu accreditato presso ...
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fermo1
férmo1 agg. [lat. fĭrmus «stabile, saldo»]. – 1. Che non si muove, che cioè non è in moto, o non fa nessun movimento: ragazzi che non stanno mai f.; stare fermi coi piedi, con le mani; Non avea membro che tenesse f. (Dante); un treno...
fermo2
férmo2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In genere, l’atto di fermare o di fermarsi; con sign. particolare nelle varie locuz.: dare un f. alla carne, fermarla con una prima cottura perché non si guasti; mettere il f. su...