CIBO MARI, Lorenzo
Franca Petrucci
Di origine genovese, nacque intorno alla metà del sec. XV da Domenico De Mari e da una donna spagnola che il padre aveva sposato in Spagna, pur avendo lasciato a Genova [...] Ercole d'Este, che giungeva a Roma per sciogliere un voto. Scortatolo nell'urbe, il C. riaccompagnò poi il duca di Ferrara, quando questi riprese la via del ritorno ai primi di giugno. Il giorno 4 dello stesso mese il C. divenne castellano di ...
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ANTONIO da Budrio (Antonius de Butrio)
Luigi Prosdocimi
Figlio di Bartolino Biagi (o di Biagio) da Budrio, località presso Bologna, nacque in questa città circa il 1338. Quivi compì gli studi civilistici, [...] città, chiamato da Niccolò III d'Este ad insegnare, insieme a Pietro d'Ancarano e al discepolo Giovanni da Imola, nello Studio di Ferrara, di recente istituito. A Bologna era di nuovo, se non già prima, nel 1406, e vi rimase fino al 1407, anno in cui ...
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DEL TORRE, Filippo
Tiziana Di Zio
Nacque a Cividale del Friuli il 1ºmaggio 1657 da Mario, discendente dalla nobile famiglia de' Canali, trasferitasi da Milano a Cividale nel sec. XIII, e da Camilla [...] , le antichità ed il territorio della città.Nel 1690 il D. venne scelto dal cardinale Giusepe Renato Imperiali, legato di Ferrara, quale auditore, ufficio che mantenne fino al 1696. Tornato a Roma, grazie all'appoggio del bibliotecario apostolico, p ...
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BONIFACIO, Scipione
Giuseppe Pignatelli
Scarse sono le notizie biografiche che abbiamo intorno al B.: originario di Treviso, visse fra la seconda metà del XVIII e l'inizio del XIX secolo; prete secolare, [...] e i provvedimenti antiecclesiastici del governo veneto; il Diario del 1794, respinto dalla censura, fu stampato a Ferrara e clandestinamente introdotto nello Stato. Nel frattempo pubblicava, anche con l'aiuto dell'abate Cuccagni, direttore del ...
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PIO II, papa
Marco Pellegrini
PIO II, papa. – Enea Silvio Piccolomini nacque il 18 ottobre 1405 a Corsignano, in Val d’Orcia, da Silvio Piccolomini e da Vittoria Forteguerri.
Tra i principali lignaggi [...] ottenuto nulla dai Bentivoglio, che tuttavia aveva dovuto accettare di fatto come governanti della città, il 17 maggio entrò a Ferrara. Il fastoso ricevimento e i modi cordiali che Borso d’Este, suo vicario, ostentò verso il papa nascondevano in ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] della casata e il loro territorio fu devoluto alla Santa Sede: passarono al dominio diretto di questa il Ducato di Ferrara nel 1598, quello di Urbino nel 1625, mentre nel 1641 le armi pontificie occuparono il Ducato farnesiano di Castro. Famiglie ...
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DONZELLINI (Donzellino, Donzellinus), Girolamo
Anne Jacobson Schutte
Nacque intorno al 1513 a Orzinuovi (Brescia). Il padre, Buonamonte, appartenente a una importante famiglia veronese, era venuto via [...] e lavorò a una volgarizzazione del Nuovo Testamento. Prima della fine del 1552 sposò una ex monaca e partì alla volta di Ferrara; è possibile che in seguito si trasferisse a Firenze. In ogni caso sembra sia morto dopo breve tempo.
All'incirca in ...
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GUARNERIO d'Artegna
Cesare Scalon
Figlio di Pietro di ser Guarnerio, nacque intorno al 1410, probabilmente a Pordenone. Qui infatti la famiglia paterna si era trasferita, fin dalla metà del XIII secolo, [...] più propriamente culturale. La lettera del Bracciolini a G. del 2 maggio 1438 è una prova della presenza di G. a Ferrara durante il concilio, come d'altra parte il privilegio di esenzione concesso da Eugenio IV allo stesso G. "tamquam cortisianus et ...
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GIUSEPPE MARIA Tomasi, santo
Dario Busolini
Nacque a Licata, presso Agrigento, il 12 sett. 1649, primo figlio maschio di Giulio Tomasi-Caro e La Restia, duca di Palma di Montechiaro e signore di Lampedusa, [...] stretto controllo epistolare dello zio Carlo, nel 1667 G. studiò filosofia nel collegio di Messina, dal marzo 1668 in quello di Ferrara e, nel 1669, a Bologna e a Modena, dedicandosi anche alle lingue classiche e all'ebraico. A questo primo periodo ...
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ALBERTI, Leandro
Abele L. Redigonda
Nacque a Bologna il 12 dic. 1479 da Francesco, di famiglia oriunda da Firenze. Decenne, fu affidato per gli studi umanistici al retore bolognese G. Garzoni. Nel novembre [...] il titolo di provinciale di Terra Santa, cioè di "compagno" di viaggio anche del nuovo maestro generale, F. Silvestri da Ferrara, detto il Ferrariense. Con il generale visitò dapprima l'Italia meridionale e insulare (nell'ottobre 1525 era a Palermo ...
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ferrarista
s. m. e f. [der. di Ferrari, casa automobilistica italiana famosa per le sue vetture da corsa] (pl. m. -i). – 1. Appassionato di automobili Ferrari; persona che possiede e guida spec. tali vetture. 2. Chi, nei gran premi automobilistici,...
ferrarese
ferrarése agg. e s. m. e f. – Della città e provincia di Ferrara, in Emilia; abitante, originario o nativo di Ferrara. Come s. m., il dialetto emiliano parlato a Ferrara e, per lo più con iniziale maiuscola, il Ferrarese, il territorio...