GIUNTI (Giunta), Tommaso
Massimo Ceresa
Figlio di Lucantonio il Vecchio e di Francesca di Soldano di ser Francesco di Cepparello, nacque a Venezia il 6 marzo 1494 e venne presto coinvolto dal padre [...] della Corona, di cui erano soci anche Federico Torresano, Ottaviano Scotto e suo figlio Girolamo, Gabriele Giolito de' Ferrari. L'accordo fu rinnovato nel 1550. Nel 1540 la tipografia fu coinvolta in un caso abbastanza indicativo delle procedure ...
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GIUNTI (Giunta), Filippo, il Giovane
Massimo Ceresa
Probabilmente il maggiore dei sette figli di Bernardo di Filippo il Vecchio, del ramo fiorentino della famiglia di tipografi, e di Dorotea Modesti, [...] Villani, coperte a Firenze da privilegio, ma il Bevilacqua stampò più copie di quelle pattuite, vendendole a Giovanni Giolito de' Ferrari, che nel 1560 le spacciò con il suo nome. Nel 1560 i Giunti stamparono prime edizioni delle Lezioni tenute nell ...
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GIUNTI (Giunta), Lucantonio, il Giovane
Massimo Ceresa
Nacque nel 1540 a Venezia da Giovan Maria di Lucantonio il Vecchio e da Maria Stella. Il G. non si limitò a seguire le vicende dell'impresa tipografica [...] 1595-97, teneva un negozio di libraio in affitto, all'insegna del liocorno, in via del Pellegrino, e corrispondeva con Giorgio Ferrari, cremonese, titolare della Stamperia del popolo romano.
Il G. morì a Venezia il 6 marzo 1602 e fu sepolto nella ...
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DEUCHINO (Dehuchino)
Tiziana Pesenti
Dinastia di tipografi attivi a Venezia e a Treviso dal 1570 fino almeno al 1629.
Pietro, il capostipite, ribadì nelle primissime stampe la sua nazionalità di "Gallus" [...] , fino al '73, si limitò invece ad eseguire lavori commissionatigli da tipografi editori più affermati, come Giorgio Ferrari, Giordano Ziletti, Bolognino Zaltieri, e dall'editore libraio napoletano Giovanni Aniello De Maria, per cui stampò una ...
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FACCIOTTO (Facciotti, Faciotti, Faciotto), Guglielmo
Massimo Ceresa
Tipografo nativo, intorno al 1560, di Gattinara, nei pressi di Vercelli; il padre Gerolamo viene definito sempre nei documenti "da [...] , dal 1636 al 1638, portano il solo nome di Pietro Antonio, tra le quali si distinguono soprattutto opere di G. B. Ferrari, gesuita: le Orationes nel 1635, l'edizione italiana della Flora nel 1638 ed un'opera, curiosa e interessante per lo studio dei ...
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DE NEBIIS, Francesco
Paolo Viti
Nacque a "Borgofranco" (probabilmente Borgofranco sul Po, in provincia di Mantova) verso la metà del sec. XV. Gli unici dati biografici noti sono collegati alla sua attività [...] inediti sul tipografo Antonio Carcano (1475-1525), in Miscellanea di scritti di bibliografia ed erudizione in memoria di Luigi Ferrari, Firenze 1952, pp. 339, 352 s.; L. Hain, Repertorium bibliographicum, II, nn. 5765, 7315, 12273, 14305; W.A ...
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FRANCESCHINI, Camillo
Carla Casetti Brach
L'attività tipografica del F. ebbe inizio nel 1564 a Venezia unitamente al fratello Francesco. Della loro vita si hanno poche notizie, desumibili sostanzialmente [...] si servì del carattere corsivo francese, il 118b di R. Granjon, che nel Cinquecento fu usato soprattutto a Venezia da G. Giolito de' Ferrari, da solo o in società con i fratelli.
Nel 1573 il F. era di nuovo a Venezia. Dal 1573 al 1582 stampò poco più ...
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FABRE (Fabri), Jean (Giovanni)
Lorenzo Baldacchini
Nacque a Langres, in Borgogna, nella prima metà del sec. XV, da Clemente.
Tipografo di notevole valore, proveniva, come molti dei primi stampatori [...] il F. rimase almeno fino al maggio del 1477: in altre edizioni, quali la Practica iudiciaria di G. P. De Ferrari, sono attribuite a lui dal Rhodes in base ai caratteri.
Tornato successivamente a Torino, realizzò qui la Summa lacticiniorum del suo ...
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GALLETTI, Fabrizio
Lucinda Spera
Nobile romano vissuto nel sec. XVI, le cui scarse notizie biografiche si intrecciano con le alterne vicende della Stamperia del Popolo romano, fondata da papa Pio IV [...] periodo di declino che, nonostante i tentativi di gestione affidati di nuovo a Domenico Basa e, successivamente, a Giorgio Ferrari, avrebbe portato alla cessazione dell'attività, anche per lo scarso interesse del pontefice, il quale con la Tipografia ...
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BEGHELLI, Giuseppe
Bruno Di Porto
Nato a Briga l'11 sett. 1847, studiò nel seminario di Nizza, poi nel Collegio convitto civico di Cuneo, ma per la debole vista fu costretto a interrompere gli studi. [...] -Engels (1871-1895), a cura di G. Bosio, in Mov. operaio, II, n. 5-6 (1950), pp. 140-149; M. Druart, Le carte G. Ferrari nel Museo del Risorg. di Milano, ibid., n. s., VII (1955), pp. 799-801; A. Romano, Storia del movim. social. in Italia, Roma 1954 ...
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ferrarista
s. m. e f. [der. di Ferrari, casa automobilistica italiana famosa per le sue vetture da corsa] (pl. m. -i). – 1. Appassionato di automobili Ferrari; persona che possiede e guida spec. tali vetture. 2. Chi, nei gran premi automobilistici,...
Cavallino
s. m. La casa automobilistica Ferrari, che ha per simbolo un cavallino nero rampante su fondo giallo. ◆ Scorporando la Maserati, ancora in pesante deficit, dalla Ferrari, si libera dal fardello il Cavallino che a quel punto può liberamente...