metallo s. m. [dal lat. metallum, gr. métallon]. - (chim.) [nome generico di elementi solidi cristallini, caratterizzati da buona conducibilità elettrica e termica e per la maggior parte dotati di valori [...] elevati del peso specifico, del potere riflettente, della duttilità e della malleabilità: metalli alcalini, nobili, pesanti; strumento di m.] ≈ Ⓖ (pop.) ferro. ↔ metalloide, non metallo. ...
Leggi Tutto
rame s. m. [lat. tardo aeramen, der. di aes aeris "rame, bronzo"]. - (chim.) [elemento di simbolo Cu, metallo di colore rosso caratteristico] ● Espressioni: capello di rame → □; rame grigio → □; rame paonazzo [...] rame grigio 1. [minerale costituito da solfuro di rame] ≈ calcocite. 2. [minerale costituito da solfuro di rame e antimonio] ≈ tetraedrite. □ rame paonazzo (o epatico o variegato) [minerale composto da solfuro di ferro e rame] ≈ bornite, erubescite. ...
Leggi Tutto
arrugginito agg. [part. pass. di arrugginire]. - 1. [assol., ricoperto di ruggine: un ferro a.] ≈ rugginoso. ‖ ossidato. 2. (fig.) [divenuto torpido, inadatto al proprio compito e sim., con la prep. in [...] o assol.: un uomo a. nell'ozio; sentirsi ormai a. per l'avanzare degli anni] ≈ fiaccato, indebolito, intorpidito, [di parte del corpo: avere gli arti a.] anchilosato. ↔ fortificato, irrobustito, rafforzato, ...
Leggi Tutto
ossidare [der. di ossido] (io òssido, ecc.). - ■ v. tr. (chim.) [far reagire un elemento o un composto con ossigeno e, più in generale, dar luogo a una reazione di ossidazione: l'aria ossida i metalli] [...] ↔ disossidare. ■ ossidarsi v. intr. pron. (chim.) [reagire con l'ossigeno, riferito spec. a metalli il cui aspetto perde la caratteristica lucentezza metallica al contatto dell'aria] ≈ [del ferro] arrugginirsi. ↔ disossidarsi. ...
Leggi Tutto
Elemento chimico di simbolo Fe, numero atomico 26, peso atomico 55,85, densità 7,85 g/cm3, punto di fusione 1536 °C. È il metallo più abbondante della Terra (costituisce il 34,6% della massa della Terra, il 5% della crosta). In natura se ne...
ferro
Luciano Graziuso
Adoperato quasi sempre in senso proprio, il vocabolo ricorre alcune volte, in sede di paragone, nel Convivio, là dove D. difende il volgare dalle accuse di coloro che, per mascherare la propria imperizia, danno colpa...