VASELINA
Luigi MASCARELLI
. Con questo nome venne posta in commercio, intorno al 1870, una paraffina molle, unguentacea, che si otteneva dai residui (bollenti sopra 300°) dell'industria dei petrolî [...] di Pennsylvania. In un primo tempo i residui semisolidi venivano scaldati all'aria in recipienti di ferro fino a perdita dell'odore, poi si decoloravano con carbone animale, operando a circa 50°: più tardi si ricavò vaselina anche da petrolî di altra ...
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sineresi
sinèresi [Der. del gr. synaíresis "contrazione", da synairéo "mettere insieme", comp. di sy´n "insieme" e hairéo "prendere"] [CHF] L'espulsione di piccole quantità di liquido, con conseguente [...] riduzione del volume, dalle particelle di un gel, anche in condizioni di quiete, caratteristica di numerosi gel colloidali (ossido di ferro, di alluminio, ecc.). ...
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Chimico tedesco (Berlino 1802 - ivi 1870); allievo di J. Berzelius, fu prof. di chimica fisica a Berlino. Si occupò di problemi di chimica organica e inorganica (sale di M., complessi del platino, derivati [...] ammine, acido periodico e isetionico, ecc.). Notevoli le sue ricerche sulla piroforicità presentata dai metalli del gruppo del ferro allo stato suddiviso e i suoi studî sperimentali sulle proprietà dei gas. S'interessò anche di problemi di fisica ...
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-oso
-oso [Lat. -osus] [LSF] Secondo o ultimo elemento di parole composte, nelle quali indica abbondanza della cosa significata dall'elemento precedente (acquoso, ecc.). ◆ [CHF] (a) Nella chimica inorganica, [...] tra i composti di un elemento con diverse valenze, indica quelli con la valenza minore (per es., sono ferrosi i composti del ferro bivalente). (b) Nella chimica organica, var. di -osio (←). ...
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Recipiente di forma cilindrica, ovale o tronco-conica, usato per fondere metalli, vetri ecc., nonché per analisi di laboratorio. I c. sono fatti di materiali refrattari argillosi, magnesiaci, di porcellana, [...] di grafite, carbone di storta o carborundum. Ve ne sono anche metallici: di platino per analisi chimiche, di ghisa o di ferro per la fusione di metalli facilmente fusibili, di piombo per scopi particolari, come, per es., per l’attacco di silicati con ...
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Chimico e tecnologo olandese (n. 1808 - m. 1864). È noto specialmente per l'apparecchio che porta il suo nome, un generatore di gas largamente usato nel passato in laboratorio; in questo apparecchio il [...] gas viene per lo più generato per azione di un acido (cloridrico o solforico) su di un solido (solfuro di ferro per produrre acido solfidrico, un carbonato per produrre anidride carbonica, zinco per produrre idrogeno, ecc.). L'apparecchio di K. ...
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Chimico tedesco (Bonn 1866 - Dillenburg 1947); direttore degli stabilimenti metallurgici Isabellen di Dillenburg. È noto per importanti contributi nel campo della metallurgia; a lui si deve la preparazione [...] delle leghe commercialmente note col nome di manganina e delle cosiddette leghe di H., contenenti manganese, rame, stagno (o alluminio) e talora piombo, le quali, pur non contenendo ferro, sono fortemente ferromagnetiche. ...
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Argille e origine della vita
Alexander Graham Cairns-Smith
(Department of Chemistry, University of Glasgow Glasgow, Gran Bretagna)
L'origine della vita è materia interdisciplinare dagli ampi confini. [...] siano prodotte a più di 1000 cC: mostrano ripetizioni con un arco di possibilità straordinariamente lungo. Esistono due classi di ferriti di bario costituite da due tipi di strati, designati come M e Y. Esse hanno, rispettivamente, uno e due piani ...
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Processo, ideato da H. Goldschmidt nel 1894, fondato sulla riduzione, per mezzo di alluminio in polvere, di ossidi metallici allo scopo di produrre alte temperature oppure ottenere metalli liberi. Si esegue [...] applicata alla produzione di alcuni metalli, quali cromo, molibdeno, manganese, vanadio, titanio, e di alcune ferroleghe (ferro-cromo, ferro-manganese) per riduzione dei relativi ossidi; alla saldatura di pezzi di acciaio (rotaie, alberi, parti fuse ...
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Chimico francese (Parigi 1850 - Miribel-les-Échelles, Isère, 1936), figlio di Louis. Prof. all'École des mines (1877) e al Collège de France (1883). Socio straniero dei Lincei (1918). Studiò l'influenza [...] temperatura sulle reazioni d'equilibrio (principio dell'equilibrio mobile o di Le Ch.-Braun). Notevoli pure le ricerche sulle leghe ferro-carbonio, che lo portarono a dimostrare la necessità per tali leghe di due diagrammi distinti, uno stabile e l ...
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ferro
fèrro s. m. [lat. fĕrrum]. – 1. a. Elemento chimico, di simbolo Fe, numero atomico 26, peso atomico 55,85, appartenente all’ottavo gruppo del sistema periodico; è un metallo bianco-argenteo, lucente, tenace, duttile e malleabile, raramente...