Bellocchio, Marco
Daniela Turco
Regista cinematografico, nato a Piacenza il 9 novembre 1939. L'orizzonte dei conflitti familiari, lo spazio e il tempo della parola, il gioco libero e impervio della [...] circuito cinematografico con il titolo Matti da slegare, che ottenne la menzione FIPRESCI e il premio OCIC al FestivaldiBerlino. Marcia trionfale (1976) esplora invece il mondo delle caserme, mettendone a nudo i rituali, la ripetitività, il vuoto ...
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Jarmusch, Jim
Daniela Daniele
Regista cinematografico statunitense, nato ad Akron (Ohio) il 22 gennaio 1953. Autore di gusto europeo, ha mostrato sempre un profondo interesse per l'incontro tra le culture [...] York spopolata e attraversata da uno spettrale sassofonista. Il film venne subito notato al FestivaldiBerlino e gli valse un finanziamento da parte di una produzione tedesca. Nel 1983 poté quindi realizzare Stranger than Paradise (1984; Stranger ...
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Salvatore Giuliano
Leopoldo Santovincenzo
(Italia 1961, 1962, bianco e nero, 107m); regia: Francesco Rosi; produzione: Franco Cristaldi, Lionello Santi per Lux/Vides/Galatea; sceneggiatura: Francesco [...] dell'epoca, il decimo posto nella classifica dei film italiani di maggior successo. Nello stesso anno vinse il Premio per la miglior regia al FestivaldiBerlino.
Sui luoghi di Salvatore Giuliano è tornato nel 1987 Michael Cimino con The Sicilian ...
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Wajda, Andrzej
Serafino Murri
Regista cinematografico polacco, nato a Suwałki il 6 marzo 1927. Ha rappresentato una delle voci più significative del cinema dell'Est europeo nel periodo del 'disgelo' [...] ). Per il conributo dato al cinema ha ricevuto nel 1996 l'Orso d'argento al FestivaldiBerlino e nel 2000 l'Oscar onorario.
Figlio di un militare di carriera, durante la guerra si arruolò nelle formazioni partigiane non comuniste. Dopo la guerra si ...
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Lumet, Sidney
Emiliano Morreale
Regista teatrale, televisivo e cinematografico statunitense, nato a Philadelphia il 25 giugno 1924. Autore fortemente legato al teatro per formazione personale e culturale, [...] La parola ai giurati), premiato con l'Orso d'oro al FestivaldiBerlino del 1957. A partire da allora, attraverso numerose opere realizzate nell'arco di quattro decenni, il suo modo di fare cinema ha continuato a basarsi su alcune costanti: il lavoro ...
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Nome d'arte di Maria Luisa Ceciarelli, attrice cinematografica e teatrale, nata a Roma il 3 novembre 1931. Consegnata alla storia del cinema come musa dei drammi borghesi di Michelangelo Antonioni, ha [...] . Premiata più volte nel corso della sua carriera, ha ricevuto sei David di Donatello, tre Nastri d'argento, un Orso d'argento nel 1984 al FestivaldiBerlino per Flirt (1983) di Roberto Russo, e un Leone d'oro alla carriera nel 1995 alla Mostra ...
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Forman, Miloš
Serafino Murri
Nome d'arte di Forman Ján Tomáš, regista cinematografico ceco, naturalizzato statunitense, nato a Čáslav (Boemia) il 18 febbraio 1932. Tra i maggiori esponenti della Nová [...] nel 1996 ha ottenuto l'Orso d'oro al FestivaldiBerlino per The people vs. Larry Flint (Larry Flint ‒ Oltre lo scandalo).
Orfano di genitori deportati e uccisi dai nazisiti nel campo di sterminio di Auschwitz, a metà degli anni Cinquanta F. si ...
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Costa-Gavras, Constantin
Alessandra Levantesi
Nome d'arte di Konstantinos Gavras, regista cinematografico greco, naturalizzato francese, nato a Loutra Iraias (Atene) il 13 febbraio 1933. Si è imposto [...] box ‒ Prova d'accusa), premiato nel 1990 con l'Orso d'oro al FestivaldiBerlino, riuscendo a richiamare l'interesse del grande pubblico su temi scottanti con film di grande onestà civile che hanno però la struttura e il ritmo dei thriller.
Dalla ...
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Clouzot, Henri-Georges
Catherine McGilvray
Regista e sceneggiatore cinematografico francese, nato a Niort (Deux-Sèvres) il 20 novembre 1907 e morto a Parigi il 12 gennaio 1977. Pur non avendo diretto [...] Orfèvres (Legittima difesa) e nel 1949 il Leone d'oro per Manon (1948), entrambi alla Mostra del cinema di Venezia; nel 1953 l'Orso d'oro al FestivaldiBerlino per Le salaire de la peur (Vite vendute o Il salario della paura) e, infine, nel 1961 la ...
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Nome d'arte di Werner Stipetic, regista cinematografico e teatrale tedesco, nato a Monaco di Baviera il 5 settembre 1942. Poeta di folli avventure condannate in partenza, con Aguirre ‒ Der Zorn Gottes [...] Dio) si affermò come uno dei maggiori esponenti del Neuer Deutscher Film. Il suo primo film Lebenszeichen (1968) era stato accolto al FestivaldiBerlino con il premio speciale della giuria per l'opera prima. H. ha ottenuto poi due riconoscimenti al ...
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morettizzare
v. tr. Adeguare alle caratteristiche e allo stile di Nanni Moretti. ◆ «Ragazzi, guardate che sono cose che succedono nella vita». Nanni Moretti vuol tagliar corto sulla scena del sesso in «Caos Calmo», dall’8 febbraio in 300 copie...
hollywoodita
s. m. e f. e agg. Chi o che appartiene alla grande tribù di Hollywood, al mondo del cinema americano, condividendone stili di vita, logiche e strategie. ◆ Come previsto, il FilmFest [di Berlino] si è confermato ancora una volta...