Senatore romano (se ne ignora il gentilizio); console nel 472, collaborò poi con Teodorico; si recò a Costantinopoli (497) per chiedere all'imperatore Anastasio di riconoscere l'autorità di Teodorico in Italia, promettendo di adoperarsi perché il papa firmasse l'Enotico; sostenne poi, contro il papa Simmaco, l'antipapa Lorenzo, e alla fine lo accolse nella villa dove egli stesso si era ritirato ...
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Grammatico latino probabilmente del 2º sec. d. C., autore di un compendio alfabetico, in 20 libri, dell'opera di Verrio Flacco De verborum significatione. L'epitome di F., a sua volta riassunta da Paolo Diacono (8º sec.), ci è giunta con gravi lacune, ma è comunque preziosa fonte di notizie linguistiche e antiquarie ...
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FESTO, Flavio (Flavius Rufus Postumius Festus)
Paolo Bertolini
Probabilmente figlio di Rufio Postumio Festo, che nel 439 fu console per l'Occidente, dovette nascere a Roma nel quarto o nel quinto decennio [...] del secolo V. È ricordato per la prima volta dalle fonti come console per l'Occidente nel 472.
Il consolato di F. coincise con la fase finale della lotta tra l'imperatore d'Occidente Antemio e il suo potente ...
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Storico latino autore (intorno al 374 d. C.) di un Breviarium rerum gestarum populi Romani, dedicato a un imperatore celebrato come vincitore dei Goti (probabilmente Valente). L'opera è un riassunto da Eutropio, Floro e da un'epitome di Livio ...
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Procuratore romano della Giudea al tempo di Nerone (forse dal 55-56 al 61-62): è particolarmente noto perché sotto di lui si svolse il processo contro s. Paolo che si appellò all'imperatore. ...
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Poeta didattico latino, di Bolsena (4º sec. d. C.). Scrisse una traduzione dei Fenomeni di Arato, già tradotti da Cicerone e da Germanico, un'opera geografica (Descriptio orbis terrae) in 1393 esametri, che, per la maggior parte, è una parafrasi dell'opera di Dionisio il Periegeta, e un poemetto (Ora maritima) che descriveva con stile enfatico le coste dell'Impero (resta una parte del 1º libro), probabile ...
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Vescovo (prob. il primo) di Benevento, decapitato a Pozzuoli, con altri compagni (il diacono Sosso, Festo, il lettore Desiderio e altri), durante la persecuzione di Diocleziano (305 circa). Patrono principale [...] di Napoli, ove le sue reliquie furono portate nel sec. 5º; a questo tempo risale la sua prima immagine nelle omonime catacombe a Capodimonte; il suo culto si diffuse nei secoli seguenti in regioni anche ...
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Grammatico e letterato romano (sec. 1º a. C.) dell'ultimo periodo della repubblica. Scrisse un De antiquitate verborum, pare in tre libri, citato da Festo, da Nonio e dagli scolî veronesi all'Eneide; scrisse [...] anche un'opera biografica su poeti e oratori, per cui s. Girolamo lo ricorda fra i precursori di Svetonio, e una tragedia, Nuntii Bacchi, citata da Nonio ...
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Grammatico romano, forse di Preneste, vissuto nel periodo augusteo (morì sotto Tiberio). Famoso maestro di grammatica, curò l'educazione dei nipoti di Augusto, Gaio e Lucio. Della sua vasta opera glossografica, [...] De verborum significatione, si ha un compendio lacunoso, in 20 libri, di Sesto Pompeo Festo. Si hanno frammenti dei Fasti Praenestini, calendario inciso in marmo ed esposto nel foro di Preneste. Altre opere sull'ortografia, sugli Etruschi, sui ...
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festa
fèsta s. f. [lat. fĕsta, propr. femm. dell’agg. festus «festivo, solenne», che si ritiene connesso con feria, feriae «feria»]. – 1. a. Giorno destinato a una solennità, al culto religioso, a celebrazioni patriottiche o d’altro genere:...