Bigas Luna, José Juan
Sebastiano Lucci
Regista cinematografico spagnolo, nato a Barcellona il 19 marzo 1946. Spirito polemico e dissacrante, ha eletto a temi delle sue opere l'ossessione del desiderio, [...] sesso come provocazione. Nel concepire l'atto creativo come concretizzazione delle proprie fantasie (spesso caratterizzate in senso feticistico), ha elaborato uno stile e una poetica che spesso sconfinano nell'eccesso e nell'esasperazione. Nel 1992 ...
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Viridiana
Paolo Bertetto
(Spagna/Messico 1961, bianco e nero, 90m); regia: Luis Buñuel; produzione: Gustavo Alatriste, Pedro Portobello per Alatriste/UNINCI/Films 59; sceneggiatura: Julio Alejandro, [...] a trovare lo zio, don Jaime, che vive in un'isolata fattoria di campagna. Nella notte, mentre don Jaime in un rito feticistico indossa il busto da sposa della moglie morta e le scarpe con il tacco, Viridiana, sonnambula, porta un cesto con alcune ...
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Psicoanalisi
Lucilla Albano
Il rapporto tra psicoanalisi e cinema
Nel 1895, mentre a Vienna venivano pubblicati gli Studien über Hysterie di J. Breuer e S. Freud, atto di fondazione di una nuova disciplina [...] , producendo un 'effetto di realtà' superiore a qualsiasi altra forma di arte. Il cinema nasconde, grazie a un'operazione feticistica, l'irrealtà, l'assenza di ciò che lo spettatore sta vedendo: il film stesso diventa un feticcio, il sostituto di ...
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feticistico
feticìstico agg. [der. di feticismo] (pl. m. -ci). – Che è proprio del feticismo, in senso proprio e fig.: culti f.; avere un’adorazione, un’ammirazione f. per qualcuno. ◆ Avv. feticisticaménte, con feticismo, con esaltazione feticistica.
fetish
〈fìitiš〉 s. ingl. (propr. «feticcio»), usato in ital. come agg. e s. m. – Sinon. di feticismo o di feticistico: il mondo del f.; la cultura fetish.