Drammaturgo, nato il 2 settembre 1731 ad Ansbach, morto il 1° gennaio 1758 a Norimberga. Studiò giurisprudenza a Halle e a Lipsia dove conobbe il Gellert, il Rabener, il Kastner e il Weise. Viaggiò in [...] 1771-73. Il dramma Olint und Sophronia è stato ristampato nel vol. 72 della Deutsche Nationalliteratur del Kürschner.
Bibl.: H. Feuerbach, Uz und Kronegk, Lipsia 1866; W. Gensel, Joh. Fr. v. Cronegk, sein Leben und seine Schriften, Lipsia 1894. Su ...
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Tendenza ad attribuire aspetto, facoltà e destini umani a figure immaginarie, animali e cose. In particolare, l’attribuzione alla divinità di qualità umane fisiche, intellettuali e morali.
Il corpo umano, [...] relazione di Dio con il mondo quelle proprietà con le quali pensa gli oggetti di esperienza. Ma è soprattutto L.A. Feuerbach a insistere sul tema dell’a., che proverebbe la genesi del tutto umana del fatto religioso: nell’oggetto della religione che ...
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COLLETTI, Lucio
Giuseppe Bedeschi
Nacque a Roma l’8 dicembre 1924. Si laureò in filosofia all’università di Roma col crociano Carlo Antoni, con una tesi sulla logica di Croce. Ma le sue simpatie non [...] faceva rilevare che quando Engels, nei suoi saggi più diffusi e più celebri – l’Anti-Duering e il Ludovico Feuerbach, sui quali si erano formate intere generazioni di marxisti – individuava “la maniera metafisica di vedere le cose” nel procedere ...
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Figura della dialettica dell’autocoscienza nella Fenomenologia dello spirito di Hegel, che ha come riferimento storico la religione giudaica e quella cristiana. In tale figura la coscienza si sdoppia in [...] i. ha avuto una grande importanza nella storia del pensiero filosofico: l’interpretazione della religione cristiana data da Feuerbach (➔) come situazione di scissione della coscienza umana, deve moltissimo a tale figura. Della c. i. Wahl (➔) ha fatto ...
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Socialista tedesco, nato il 28 novembre 1820 a Barmen, morto a Londra il 5 agosto 1895. Figlio d'un ricco industriale renano, fu iscritto alla scuola superiore di commercio. Inclinazione naturale lo portò [...] Zurigo 1883; nota necrologica su Carlo Marx, Zurigo 1883; Die Arbeiterbewegung in Amerika, Stoccarda 1887; L. Feuerbach und der Ausgang der klassischen deutschen Philosophie, Stoccarda 1888; Kann Europa abrùsten?, Berlino 1894; Religion, Philosophie ...
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INTERNAZIONALE e internazionalismo
Rodolfo Mondolfo
Nel senso più generale questi termini qualificano tutte le relazioni o tendenze ideali o pratiche, che stringano forze individuali o collettive in [...] illuminismo del sec. XVIII alle correnti riformatrici del sec. XIX, dall'idealismo di Mazzini al positivismo di Comte e Feuerbach, si svolgono le dottrine dell'umanitarismo o della religione dell'umanità. Nella cooperazione e divisione del lavoro "la ...
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panlogismo
Composto dei termini gr. πᾶν «tutto» e λόγος «ragione». Concezione secondo la quale tutto il reale può essere ricondotto, senza residui, a elementi razionali. La visione filosofica che il [...] nell’accettazione, da parte della prima, del principio secondo cui «ogni reale è razionale», che la seconda, con Bauer, Feuerbach, Stirner e Marx, rifiuta. In consonanza con questi ultimi, Kierkegaard farà del p. uno dei principali temi della sua ...
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Scrittore svizzero (Zurigo 1819 - ivi 1890). Notevolissima personalità della letteratura svizzera in lingua tedesca, dopo un faticoso esordio divenne uno degli autori in lingua tedesca più popolari; è [...] di studio che gli consentì di frequentare per due anni l'università di Heidelberg. Qui, soprattutto sotto l'influsso di Feuerbach, K. compì le scelte decisive, con l'adesione piena a una concezione immanentistica del mondo che, fuori da ogni residuo ...
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filosofia
Dal gr. φιλοσοφία «desiderio di sapere». Il termine indica un ambito disciplinare assai variegato e uno sviluppo storico tutt’altro che lineare. La definizione della f. occidentale è parte [...] la tesi della fine della filosofia. Bauer denunziò in un pamphlet l’ateismo implicito nella concezione hegeliana del cristianesimo. Feuerbach fondò la «f. dell’avvenire» sul concetto di alienazione, rovesciando la f. hegeliana della religione e della ...
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ateologia
ateologìa s. f. – Termine utilizzato nella seconda metà del secolo scorso dallo scrittore G. Bataille nella Somme athéologique (1954) e impiegato nel 2005 dal filosofo francese M. Onfray nel [...] de Tracy, l’utilitarismo di Stuart Mill et Bentham, convergono con l’esito anticristiano e atelogico delle filosofie di Feuerbach e Nietzsche. Al di là della solidità scientifica e metodologica, oggetto sia di puntuali e radicali critiche sia di ...
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gastrosofia
s. f. Il complesso delle conoscenze che concorrono a costituire un sapere teorico e pratico, unendo scienza dell’alimentazione, della cucina e del convito; con particolare riferimento alla scelta, manipolazione, presentazione dei...
materialismo
s. m. [dall’ingl. materialism (der. del lat. tardo materialis «materiale», attraverso il fr. matérialisme)]. – 1. Termine con il quale, già dalla fine del sec. 17°, si faceva riferimento a quelle teorie filosofiche che, negando...