Sacerdote appartenente alla corporazione latina depositaria del diritto sacro relativo ai trattati di alleanza e alle dichiarazioni di guerra (ius fetiale). A Roma i f. costituivano un collegio di 20 membri eletti per cooptazione. Nelle dichiarazioni di guerra eseguivano la rerum repetitio; assunte le sembianze di Giove Faretrio, il pater patratus si avvicinava ai confini del territorio nemico e con ...
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Antica dea romana della guerra (in lat. bellum). Di probabile origine sabina, le fu dedicato un tempio da Appio Claudio Cieco nel 296 a.C., fuori del pomerio, nel Campo Marzio; di fronte a esso sorgeva [...] la Columna bellica, intorno alla quale si celebrava un rito simbolico di dichiarazione di guerra ai nemici (➔ feziale). Assimilata alla dea greca Enio, ebbe nuovo sviluppo e vitalità quando fu identificata con la dea asiatica Mā.
Nelle raffigurazioni ...
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(lat. Iuppiter, Iupiter, Iovis)
La divinità suprema della religione romana dalla latinità primitiva alla fine del paganesimo, corrispondente allo Zeus greco, dal quale tuttavia si differenzia per alcuni [...] al di là della sfera puramente commerciale. Come garante dei patti dei trattati era chiamato a testimone (Iuppiter Feretrius) dai feziali nei rapporti relativi alla pace e alla guerra con città e popoli stranieri, e dal suo flamine nella celebrazione ...
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FUSINATO, Guido
Giurista e statista italiano, figlio di Arnaldo (v.), nato a Castelfranco Veneto il 15 febbraio 1860, morto suicida a Schio il 22 settembre 1914. Studiò a Roma e Berlino, fu professore [...] italiani nelle trattative di pace con la Turchia dopo la guerra di Libia (1912).
Opere principali: Dei Feziali e del diritto feziale, in Atti Acc. Lincei, Parma 1884; L'esecuzione delle sentenze straniere in materia civile e commerciale, Roma ...
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. Antica divinità romana, strettamente connessa a Marte; anzi, in origine, nulla più che la rappresentazione concreta della principale forma d'attività di quel dio, cioè del bellum, della guerra. Verso [...] , attraverso il confine, dal territorio romano in quello nemico: quando ciò non fu più materialmente possibile, il feziale scagliava la lancia stando presso la cosiddetta columna bellica, eretta dinnanzi al tempio di Bellona e riguardata come segno ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Preghiere e formule religiose
Maria Monteleone
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella religione romana è estrema l’attenzione all’esattezza [...] compiono secondo la stessa procedura. Allora sappiamo che fu realizzato così e non si ha memoria di un patto più antico. Il feziale interrogò così il re Tullo: “vuoi tu, o re, che io concluda il patto col pater patratus del popolo albano?”. Avuto l ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Dal "primo triumvirato" agli inizi dello scontro tra Cesare e Pompeo
Luca Fezzi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dopo il ritorno di Pompeo, [...] nel "territorio nemico". Cicerone, ne I doveri, scrive che la giustizia "della guerra è stata religiosamente prescritta dal diritto feziale del popolo romano. Ne deriva quindi che nessuna guerra è giusta se non quella che si intraprenda dopo regolare ...
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feziale
(o feciale) s. m. e agg. [dal lat. fetialis, fecialis]. – Ciascuno dei 20 sacerdoti, costituenti un collegio o corporazione, che presso gli antichi Romani erano depositarî del diritto sacro di concludere trattati di alleanza e di dichiarare...
verbena
verbèna s. f. [dal lat. verbena, connesso dagli antichi con verber -ĕris (v. verberare), in quanto pianta sacra con cui si battevano i trattati per sanzionarli]. – 1. In Roma antica, pianta usata in molti riti sacri: caratteristico...