Fino alla metà del Novecento il concetto di B. applicato al campo letterario appariva in modo saltuario e sporadico, poiché era un termine usato per indicare più genericamente l'intero periodo storico [...] una fenomenologia più libera e spregiudicata che discuteva della lirica, del teatro, del romanzo, della novella, della fiaba, della letteratura scientifica, con una scelta di generi che a posteriori, nel volgersi a forme poco considerate, sembrava ...
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LAGERLÖF, Selma
Giuseppe Gabetti
Scrittrice svedese, nata a Mårbacka nel Värmland il 20 novembre 1858: fu per dieci anni, fino al 1895, maestra elementare a Landsdrona; nel 1909 ricevette il premio [...] Winterballade) come se la fantasia della L. sia continuamente attenta a trarre dal cuore delle sue creature un motivo di fiaba e di miracolo. E anche l'impressione dominante che produce la Nils Holgerssons underbara resa (Il viaggio meraviglioso di ...
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Poeta svedese. Nacque ad Åsbo nell'Östergotland il 19 gennaio 1790. Ebbe indole sensitiva e viva immaginazione, e fu precocissimo. A sedici anni, dopo la morte del padre, attraversò una seria crisi spirituale, [...] Né diversa è l'ispirazione che gli ha dettato l'incompiuto poema Fågel blå, costruito anch'esso sopra un motivo di fiaba popolare: la minore intrusione di oscuri e pesanti intendimenti filosofici dà anzi al poema una più aereata levità di sviluppi e ...
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Poeta e naturalista, francese di nascita, tedesco di adozione, nato il 30 gennaio 1781 nel castello di Boncourt, nella Champagne, morto a Berlino il 21 agosto 1838. Divampata la Rivoluzione francese, distrutto [...] e un po' borghese visione della vita, scrive in giovinezza un poemetto drammatico, alquanto scolastico, su Faust (1803), una fiaba allegorica in prosa (Adelberts Fabel, 1806), un arruffato e bizzarro dramma in versi, rimasto frammentario, di cui trae ...
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METAMORFOSI (dal gr. μεταμόρϕωσις "trasformazione"; ted. Verwandlung)
Nicola Turchi
È, conforme all'etimologia, la trasformazione di un oggetto in un altro e soprattutto dell'uomo in animale, in pianta, [...] dei popoli colti. V'è poi tutta una serie di metamorfosi che avvivano i racconti sia dell'antica mitologia sia della fiaba e appartengono pertanto alla letteratura, culta o popolare. Quanto alla prima, basterà ricordare il poema di Ovidio (v.) ...
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Narrare con i suoni
Rita Valentino Merletti
Angela Mazzoccoli
Tutto intorno a noi è musica
C'è la musica della natura e quella degli strumenti, la musica dell'allegria e quella della tristezza, la [...] 'idea di musicare un testo da cima a fondo era un'assoluta novità.
Per certi aspetti l'opera è simile alle fiabe, in cui l'incredibile diventa verosimile e l'improbabile accettabile. Così può capitare, come succede nell'opera Don Giovanni di Wolfgang ...
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Culture
Mariuccia Salvati
Loredana Sciolla
La parola chiave di questo volume è Culture, termine caratterizzato ‒ nell’accezione qui assunta delle Scienze sociali ‒ dall’ampliamento dei suoi confini, [...] e modi di dire o di rappresentarsi tornano a godere dell’attribuzione di un’essenza particolare, grazie alla quale le fiabe ‘diventano’ toscane, umbre, campane, o appartenenti a qualsiasi altra regione.
L’altro aspetto che qui si documenta ‒ la ricca ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Pierluigi Licciardello
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Noto soprattutto per i suoi libri di viaggio e i suoi racconti di avventura, [...] presso una miniera d’argento abbandonata. I protagonisti, Stevenson, la moglie, il figliastro e il cane, divengono personaggi da fiaba che prendono possesso di un regno incantato. In seguito tornano tutti insieme in Europa, prima in Scozia e poi sul ...
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abbigliamento
Guido Fauro
Il vestito come linguaggio del corpo
Anche se l'abbigliamento, come il cibo, è considerato uno dei bisogni primari, nel corso dei secoli l'atto di vestirsi ha perso molto del [...] Ottocento si comincia a studiare la storia del costume e si stampano le prime riviste dedicate alla moda.
Spesso anche le fiabe mettono in primo piano l'abito. In Pelle d'asino, la principessa ottiene vestiti ricamati con gioielli preziosi, perché li ...
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di Concetta Lo Iacono
Nacque il 4 novembre 1875 (secondo altre fonti il 4 novembre 1877) in una famiglia legata al teatro (anche le sorelle Emilia e Angela erano ballerine). Non si conoscono i nomi dei [...] Faust attinse anche al livret de mise-en-scène annotato da Henri Justamant). La Korrigane, Les deux pigeons (una fiaba di La Fontaine adattata con musiche zigane e ungheresi) e Namouna furono tre successi per la danzatrice italiana e rappresentarono ...
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fiaba
s. f. [lat. *flaba, da fabŭla (v. favola)]. – 1. Racconto fantastico, di solito in prosa e ad ampio sviluppo narrativo, in cui si possono riconoscere tracce di antiche credenze in esseri magici e di antichissime usanze; a differenza...
favola1
fàvola1 s. f. [lat. fabŭla, der. del verbo fari «parlare»; cfr. fiaba e fola1]. – 1. a. Breve narrazione, di cui sono protagonisti, insieme con gli uomini, anche animali, piante o esseri inanimati (sempre però come tipizzazioni di...