ROSSINI, Gioachino Antonio
Reto Müller
ROSSINI, Gioachino Antonio. – Nacque a Pesaro il 29 febbraio 1792, da Giuseppe e da Anna Guidarini (l’atto di battesimo reca il nome «Giovacchino Antonio»; Rossini [...] definì «una cosa tanto Clasica» (p. 151). Di nuovo a Roma, s’intese con Jacopo Ferretti su La Cenerentola – dalla fiaba di Charles Perrault, non senza elementi desunti da libretti anteriori per opere di Nicolas Isouard e Stefano Pavesi –, che andò in ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La letteratura fantastica si sviluppa nel XIX secolo attraverso un percorso complesso [...] appartiene a quello che Todorov ha definito il meraviglioso strumentale, analogo all’espediente magico che nella fiaba orienta la dinamica degli eventi. Nel meraviglioso scientifico gli espedienti magici sono sostituiti dalle prove tecniche ...
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Fantastico, cinema
Alessandro Cappabianca
Tra i generi cinematografici, il fantastico appare forse il meno facilmente definibile, presentando numerose tangenze con l'horror, l'avventura, la fantascienza, [...] universo della favola al cui interno nulla più appare impossibile, mentre lo straordinario si tramuta in normale, secondo il prototipo della fiaba alla Méliès. In The wizard of Oz (1939; Il mago di Oz) di Fleming non desta nessuna meraviglia il fatto ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Ezio Raimondi e Giuseppe Ledda
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il secolo dei filosofi e dell’Encyclopédie, il secolo di Newton e della [...] il microcosmo della favola, dopo il prodigio di La Fontaine, con Lessing, Mandeville e Gozzi. È nella fiaba, infatti, che il meraviglioso della decorazione rocaille, ospitando animali parlanti, oggetti magici, cabale astrologiche coniuga insieme un ...
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PINDEMONTE, Ippolito
Corrado Viola
PINDEMONTE, Ippolito. – Nacque a Verona il 13 novembre 1753, nel ramo di S. Egidio, ultimo dei tre figli del marchese Luigi (1718-1765), dilettante di pittura, musica [...] due botti, per la raccolta del conte Orlov uscita a Parigi nel 1825 (B. Montanari, 1834, p. 312, parla di una seconda fiaba tradotta, Il villano e l’ascia, di cui però non è traccia nella raccolta Orlov); il poemetto sul Teseo canoviano del 1826; le ...
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MUNARI, Bruno
Rosa Monaco
– Nacque a Milano il 24 ottobre 1907 da Enrico Munari e da Pia Cavicchioni.
Il padre, capocameriere presso il ristorante Gambrinus di Milano e la madre, ricamatrice di ventagli, [...] ; inscenò, durante la mostra collettiva Campo urbano a Como, la performance Far vedere l’aria; scrisse e illustrò la fiaba Nella nebbia di Milano, e diede avvio alla sua collaborazione con il pedagogista Giovanni Belgrano con cui ideò, fino al ...
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VITALE di Aimo degli Equi (Vitale da Bologna)
Gianluca del Monaco
Figlio di un Aimo degli Equi (o Cavalli), è documentato a Bologna dal 1330 al 1359 e a Udine tra il 1348 e il 1349. Nel 1361 risulta [...] naturalistiche. Questi aspetti vengono però calati in un’atmosfera rarefatta, così da essere proiettati su un piano di fiaba aristocratica. Per l’affinità con tali caratteri di stile e la somiglianza compositiva con la Crocifissione al centro della ...
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IMBRIANI, Vittorio
Giuseppe Izzi
Secondo di sette figli, nacque a Napoli il 27 ott. 1840 da Paolo Emilio e da Carlotta Poerio, figlia di Giuseppe e sorella di Alessandro e Carlo. Il suo nome completo, [...] Antologia, 1° febbr. 1891, p. 580).
Avevano intanto visto la luce alcuni dei testi capitali dell'I. narratore, dal Mastr'Impicca. Fiaba (ibid., febbraio 1874, pp. 897 ss.; poi, in versione definitiva, in Il Calabro, 1876-77) a Le tre maruzze (1875 ...
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MAZZOLA, Caterino Tommaso
Mario Armellini
MAZZOLÀ, Caterino (Catterino) Tommaso. – Nacque a Longarone nel Bellunese il 18 genn. 1745, secondo di otto figli, da Domenico e da Francesca Pellizzaroli.
Il [...] semiserie e larmoyantes, a scapito di quelle più tradizionalmente buffonesche. Osiride, per esempio, che trae il suo soggetto dalla fiaba Lulu oder die Zauberflöte di A.J. Liebeskind (la stessa di cui E. Schikaneder si sarebbe valso dieci anni più ...
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BATACCHI, Domenico Luigi
Raffaele Amaturo
Nacque a Pisa il 3 nov. 1748 da nobile famiglia di origine fiorentina. Scarse e malcerte notizie si hanno della sua infanzia e della sua prima giovinezza, ricavabili [...] B. e da lui più consapevolmente intuito e svolto. Si pensi, in particolar modo, nel libro V, alla deliziosa fiaba di Basilichina.
Un'opera sostanzialmente fallita è invece La rete di Vulcano, poema burlesco di ventiquattro canti in ottave, probabile ...
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fiaba
s. f. [lat. *flaba, da fabŭla (v. favola)]. – 1. Racconto fantastico, di solito in prosa e ad ampio sviluppo narrativo, in cui si possono riconoscere tracce di antiche credenze in esseri magici e di antichissime usanze; a differenza...
favola1
fàvola1 s. f. [lat. fabŭla, der. del verbo fari «parlare»; cfr. fiaba e fola1]. – 1. a. Breve narrazione, di cui sono protagonisti, insieme con gli uomini, anche animali, piante o esseri inanimati (sempre però come tipizzazioni di...