CORENZIO, Belisario
Francesco Abbate
Greco di origine - era infatti nato in Acaia nel 1558 -, giunto a Napoli nel 1570 c. (cfr. Ambrasi, 1962, p. 387), il C. godette presso i contemporanei e gli antichi [...] ai Girolamini e le quattro tavole nell'Annunziata di Nola, dove il rapporto del C. con la contemporanea pittura dei fiamminghi a Napoli appare in effetti assai stretto.
Fonti e Bibl.: C. D'Engenio Caracciolo, Napoli sacra [1623], Napoli 1923, passim ...
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GHEZZI, Domenico (Domenico di Bartolo)
Maria Elena Massimi
Nacque verosimilmente nel 1400 ad Asciano, vicino a Siena, dove si trasferì precocemente e svolse la sua attività di pittore tra il terzo e [...] e accrescimento dell'ospedale (1443), il Banchetto dei poveri. Nei vasti ambienti costruiti prospetticamente, arredati con minuzia fiamminga e affollati da personaggi in costume contemporaneo, il G. esibì le molteplici componenti della sua formazione ...
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FANCELLI, Domenico (Micer Dominigo, Domenico di Alexandro fiorentino)
Adele Condorelli
Nacque a Settignano (ora frazione di Firenze) nel 1469 da Alessandro (Sandro) di Bartolomeo di Antonio, originario [...] armonica bellezza della composizione. Alla fine il conte, il cui gusto doveva essere ancora impregnato del crudo realismo di derivazione fiamminga, gli dovette dar ragione.
Nel 1512 il F. ritornò a Carrara, per l'acquisto del marmo e l'esecuzione del ...
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JAQUERIO, Giacomo
Simone Baiocco
Non si conoscono gli estremi biografici di questo pittore, figlio di Giovanni, attivo all'inizio del Quattrocento in ambito piemontese.
Poche sono le notizie sul padre [...] dei documenti si riferisca all'incarico di dipingere alcune sculture eseguite da Jean de Prindalle, il grande maestro di origine fiamminga giunto in Savoia dopo l'esperienza borgognona, il quale ricevette nel 1412 un pagamento per una "ymage de saint ...
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FACCHETTI (Fachetti, Fachetto), Pietro
Antonella Ferri
Nacque a Mantova da Giacomo Antonio tra il 1535 e il 1539. Pittore e incisore, si formò nella città natale presso la bottega dei Costa. Intorno [...] della Spagna. Durante il viaggio, però, un violento temporale produsse danni consistenti su alcune delle tele e l'artista fiammingo fu costretto a una paziente opera di restauro, se non di completo rifacimento, delle opere colpite che, così rifatte ...
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TACCUINO
U. Jenni
Piccolo album con disegni, schizzi, abbozzi.I t. permettono un esame in profondità della produzione artistica medievale, essendo tra i più importanti strumenti di trasmissione di modelli. [...] e il Vademecum di Vienna (Kunstistorisches Mus., Sammlung für Plastik und Kunstgewerbe, 5003-5004), e, dall'area franco-fiamminga, due raccolte di modelli, entrambe collegate a un nome di artista (Jacquemart de Hesdin e Jaques Daliwes); dall ...
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VERRUA, Alessandro Cesare Scaglia
Toby Osborne
Nacque a Torino nel 1592, secondogenito di Filiberto Gherardo, conte di Verrua e di sua moglie, Bianca Ponte di Scarnafigi.
Crebbe probabilmente alla corte [...] un rilevante successo politico in questo periodo. Nel 1634 fu infatti determinante nella scoperta di un complotto della nobiltà fiamminga contro il regime spagnolo.
Durante gli anni di esilio, non troncò mai completamente i suoi legami con il Ducato ...
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LANDI, Neroccio dei
Francesco Sorce
Nacque a Siena nel 1447 e venne battezzato il 4 giugno nel battistero di S. Giovanni. Il padre, Bartolomeo di Benedetto di Neroccio, apparteneva alla nobile famiglia [...] nell'inventario stilato alla sua morte (Coor, pp. 7, 157).
Maccherini (p. 330), in ragione della prossimità del paesaggio alla fiamminga della tavoletta con Romano che porta il cibo a s. Benedetto a quello della tavoletta degli Ufficiali di gabella e ...
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OLLIVERO, Pietro Domenico
Arabella Cifani
Franco Monetti
OLLIVERO (Olivero), Pietro Domenico. – Nacque a Torino, parrocchia di S. Tommaso, il 1° agosto 1679 (Cifani - Monetti, 1993, p. 129), figlio [...] e 1736 eseguì per il marchese d’Ormea veri e propri cicli pittorici (perduti), ispirati a temi di matrice culturale fiamminga, intitolati I cinque sentimenti del corpo e Le quattro età dell’uomo (Cifani - Monetti, 1993, p. 146); allo stesso periodo ...
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DOMENICO di Bartolomeo da Venezia (Domenico Veneziano)
Hellmut Wohl
La data e il luogo di nascita di D. non sono documentati, ma egli si firma "Domenicho da Vinesia" in una lettera del 1438 a Piero de' [...] , eseguita ad olio. Questo potrebbe dar credito all'affermazione del Vasari secondo cui D. portò a Firenze la tecnica ad olio fiamminga. Ma il perduto dipinto ed anche la Nascita della Vergine di S.Egidio, per cui l'uso dell'olio è confermato da ...
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fiamminga
s. f. [dall’agg. fiammingo «delle Fiandre»], region. – Piatto di portata, piuttosto grande e di forma ovale, di ceramica o di acciaio inossidabile.
fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....