MARCO di Giovanni Battista (Marco Pino)
Luca Bortolotti
Nacque a Siena, dove fu battezzato il 3 febbr. 1521, figlio di Giovambattista da Costalpino (borgo del Senese da cui deriva il soprannome di Marco [...] , ma nella quale s'impone il vasto e profondo paesaggio spiccatamente caratterizzato, frutto di un'attenta elaborazione di coevi modelli fiamminghi.
Nel pieno dell'attività e del successo, nell'agosto 1568 M. lasciò Napoli per tornare a Roma (si ha ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso dell’Ottocento si avverte l’esigenza di riscrivere la storia dell’arte [...] Gallery e lo invia a Parigi con mansioni di fiducia. Nel 1856 esce a Londra il volume sui Primi pittori fiamminghi. Comincia con quest’opera il lunghissimo sodalizio “Crowe and Cavalcaselle”: a quest’ultimo spetta il lavoro attributivo e critico, a ...
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TISI, Benvenuto detto Garofalo (Benvenuto Garofalo)
Alessandra Pattanaro
‒ Figlio del «calegario» Pietro del fu Benvenuto Tisi e di Antonia Barbiani del fu Domenico (Cittadella, 1872, p. 11) – e non [...] . Deputazione provinciale ferrarese di storia patria, s. 3, VI (1967), pp. 47-96); R. Turner, Garofalo and a ‘Capriccio alla fiamminga’, in Paragone, XVI (1965), 181, pp. 60-69; N. Forti Grazzini, L’arazzo ferrarese, Milano 1982; E. Sambo, Sull ...
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CENNINI, Cennino
Mina Bacci
Pasquale Stoppelli
Nacque da Drea (Andrea) a Colle di Val d'Elsa nella seconda metà del sec. XIV. Il padre era probabilmente pittore, e il C. si indirizzò sulla stessa via, [...] conciliare la versione del Vasari - che faceva risalire ad Antonello da Messina l'introduzione in Italia di questa tecnica "fiamminga" - con le "regole" contenute nei capitoli 89-94 del trattato dove risulta, ad una data molto precoce, la conoscenza ...
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GHERARDO di Jacopo, detto lo Starnina
Adele Condorelli
Non si conoscono le date di nascita e di morte di questo pittore fiorentino, figlio di Jacopo, soprannominato Starna, la cui attività è documentata [...] Firenze, al suo ritorno dalla Spagna, destarono grande meraviglia e ammirazione. Con uno spiccato realismo di derivazione franco-fiamminga, G. illustrò le Scene della vita di s. Girolamo, nella cappella del Carmine, che tanta ammirazione suscitarono ...
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DEL TUPPO, Francesco
Paola Farenga
Nacque nel 1443, o al più tardi l'anno seguente, da Giacomo e da Ilaria "de Scarfellitis", residenti a Napoli nel "seggio" di Porto "in loco ubi dicitur e la piazacta".
Il [...] originario dell'Europa settentrionale, in quanto nelle sue realizzazioni si incontrano elementi propri della miniatura francese e fiamminga uniti a motivi ornamentali derivati dalla miniatura spagnola.
All'ultima fase dell'attività editoriale del D ...
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FIGINO, Giovanni Ambrogio
Roberto Ciardi
Figlio di Giovanni Vincenzo, fabbricante di spade e proveniente da una nota famiglia di armaioli, e di Lucia Grassi, nacque a Milano; l'anno di nascita è incerto.
La [...] figurative di cui si è detto (da aggiungere qui, in particolare nella Natività, un più puntuale rapporto con le fonti fiamminghe, segnatamente con M. Coxie e con M. van Heemskerk), forzando le forme in direzione di un gigantismo di superficie che ...
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SCOTO , Ottaviano
Franco Pignatti
Laura Daniela Quadrelli
SCOTO (Scotto, Scotti), Ottaviano. – Nato a Monza intorno al 1440, fu il capostipite di una famiglia di tipografi ed editori operanti a Venezia [...] mandato a un procuratore a Napoli per recuperare il credito.
Non ha invece rapporti di parentela il Gualtiero Scoto, di origine fiamminga, attivo come tipografo ed editore a Venezia tra il 1550 e il 1575. Sua principale realizzazione sono le Opere di ...
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ZUCCHI, Jacopo
Sara Ragni
– Nacque all’inizio degli anni Quaranta del Cinquecento, presumibilmente tra il 1541 e il 1543, nel territorio del ducato fiorentino da maestro Piero di Francesco di Donnino [...] nucleo più affascinante della produzione di Zucchi, in cui la resa lenticolare dei particolari naturalistici di ascendenza fiamminga si coniuga con l’originale interpretazione di temi iconografici talvolta molto complessi (si vedano il fondamentale ...
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MELLARÈDE DE BETTONET, Pietro
Andrea Merlotti
– Nacque a Montmélian, in Savoia, nel 1659, da Jean e da Guillelmine Durat.
Il padre, appartenente a una famiglia della Linguadoca trasferitasi in Savoia [...] profondamente il profilo del personale della segreteria, nominando fra l’altro un primo ufficiale, lo spagnolo di origine fiamminga Andrea Tommaso Plazaert.
Il M. fu il più ascoltato e fidato consigliere del sovrano nelle principali fasi di ...
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fiamminga
s. f. [dall’agg. fiammingo «delle Fiandre»], region. – Piatto di portata, piuttosto grande e di forma ovale, di ceramica o di acciaio inossidabile.
fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....