GABRIELI, Andrea (Andrea da Cannaregio)
Rossella Pelagalli
Nacque a Venezia intorno al 1533 (e non nel 1510 o nel 1520 come viene indicato nella maggior parte dei repertori biografici): l'anno di nascita, [...] più varia e sciolta versione dei rapporti contrappuntistici, confermando la tendenza del musicista a emanciparsi dalla tecnica strutturale fiamminga. Un discorso a parte meritano gli Psalmi Davidici a 6 voci del 1583, destinati a un'esecuzione sia ...
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INDIA, Bernardino
Alessandro Serafini
Nacque nel 1528 a Verona, in contrada S. Silvestro, da Cristoforo di Mandello da Gazzo e Dorotea India. Nel 1545 la madre, rimasta vedova, si sposò di nuovo; l'I. [...] XLVIII, Roma 1997, pp. 266 s.; F. Rossi, "Il porto e la scala di Alemagna": artisti del Nord a Verona, in La pittura fiamminga nel Veneto e nell'Emilia, a cura di C. Limentani Virdis, Verona 1997, pp. 185-187; P. Schmied-Hartmann, Die Dekoration von ...
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FORTI, Enrico (Rigo)
Massimo Ceresa
Libraio e tipografo tedesco, era originario di Iserlohn, nella Vestfalia; il nome è probabilmente la traduzione di un nome tedesco (Stark o Starke). Il F. operò a [...] in tre diverse grandezze. Non si conosce l'autore delle incisioni, secondo alcuni studiosi di provenienza germanica o fiamminga, secondo altri un frate messinese o comunque siciliano che aveva esperienza di miniature. Le silografie, stilizzate e un ...
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CATALANI, Ottavio
Maria Caraci
Nacque a Enna intorno al 1560. La sua giovinezza non ci è nota, ma pare che abbia preso gli ordini religiosi a Catania, dove presumibilmente compì anche i suoi studi musicali [...] Sicilia: fondata nel 1558 e molto presto resa nota dalla attività musicale che vi svolgevano polifonisti di formazione fiamminga, possedeva un buon organo. Il C. diede qui le sue ultime prove di eccellenza musicale (furono apprezzate soprattutto ...
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LIPPI, Filippo
Luca Bortolotti
Nacque intorno al 1406 a Firenze, figlio di Tommaso di Lippo, di professione macellaio, e di Antonia di ser Bindo Sernigi.
Secondo le indicazioni di Vasari (1568, p. 612), [...] la ricchezza di scorci, l'attenta resa luministica. L'opera evidenzia l'acume con cui il L. guardava alla coeva pittura fiamminga (Jan van Eyck, Robert Campin, Rogier van der Weyden), ma anche al poderoso plasticismo di Donatello.
Di poco successiva ...
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PIERO di Lorenzo Ubaldini
Serena Padovani
PIERO di Lorenzo Ubaldini (Piero di Cosimo). – Nacque a Firenze il 2 gennaio 1462 (stile moderno). Il nome Piero di Cosimo, con cui è conosciuto, deriva dal [...] dei medici e speziali.
Se, come è evidente nei due ritratti di Amsterdam, non si attenuò il suo interesse per la pittura fiamminga, in particolare per i ritratti del Memling (Meijer, in Piero di Cosimo (1462-1522), 2015), anche il suo debito verso ...
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MADERNO, Stefano
Harula Economopoulos
Nacque, forse a Roma o a Palestrina, da Antonio e Francesca Frasca, intorno al 1570, piuttosto che nel 1576 come finora ritenuto.
La critica si era in passato basata [...] del 1596 si desume che il M. aveva compiuto un periodo di alunnato di cinque anni presso lo scultore di origine fiamminga Niccolò d'Arras, uno dei più accreditati dell'epoca sistina, attivo nella cappella del Presepe della basilica di S. Maria ...
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LUCATELLI (Locatelli), Andrea
Rossella Leone
Figlio di Giovanni Francesco, nacque a Roma, in Trastevere, il 19 dic. 1695 (Gaburri; Michel, 1996, p. 524).
Benché attualmente più noto come Locatelli, [...] 1763 come un quadro "in tela d'Imperatore per traverso rapp. te Gius. Ebreo venduto dai Fratelli opera di scuola fiamminga e parte della Boscareccia dipinta da Andrea Lucatelli" (Busiri Vici, 1976, n. 69; Safarik, 1996, p. 622), suggerendo ulteriori ...
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LANFRANCO da Milano
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Nacque presumibilmente a Milano intorno al 1245; secondo la maggioranza della letteratura, fu di famiglia pisana.
Le poche notizie certe sulla sua vita si ricavano dalle sue opere: [...] tra i suoi allievi Enrico di Mondeville, che aveva già studiato a Bologna, e Jan Ypermann, poi fondatore della chirurgia fiamminga.
Secondo una notizia, non documentata, fornita da Hirsch, ritenuta priva di fondamento da Tabanelli e poi ripresa da De ...
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BALBANI, Giovanni
Gemma Miani
Figlio di Bonaccorso e di Caterina Carincioni, nacque a Bruges il 15 apr. 1498. Passò la prima giovinezza nelle Fiandre, dove il padre dirigeva una ditta commerciale; dopo [...] diminuiscono, anche se quest'ultimo diede più volte il proprio nome, sempre unito però a quelli dei fratelli, alla succursale fiamminga dell'azienda di Francesco Balbani e figli.
Non si sa quanto sia durata l'associazione del B. con Bernardino Cenami ...
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fiamminga
s. f. [dall’agg. fiammingo «delle Fiandre»], region. – Piatto di portata, piuttosto grande e di forma ovale, di ceramica o di acciaio inossidabile.
fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....