GIOVANNI (Zuan) di Gara (di Garra)
Pier Cesare Yoli Zorattini
Nacque da Giacomo, a Riva del Garda tra il secondo e il terzo decennio del secolo XVII (dalla registrazione di morte, stilata il 6 dic. [...] a Venezia con la famiglia in tenera età, se, stando alle sue parole, entrò fanciullo a servizio del tipografo di origine fiamminga Daniel Bomberg: "servus Bombergii a pueritia" dice di sé nel Seder Ma´amadot (1564). Questa notizia evidenzia la sua ...
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FORTI, Enrico (Rigo)
Massimo Ceresa
Libraio e tipografo tedesco, era originario di Iserlohn, nella Vestfalia; il nome è probabilmente la traduzione di un nome tedesco (Stark o Starke). Il F. operò a [...] in tre diverse grandezze. Non si conosce l'autore delle incisioni, secondo alcuni studiosi di provenienza germanica o fiamminga, secondo altri un frate messinese o comunque siciliano che aveva esperienza di miniature. Le silografie, stilizzate e un ...
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MANGANELLI, Giorgio
Luigi Matt
Nacque a Milano il 15 nov. 1922, secondogenito di Paolino e Amelia Censi.
La famiglia era benestante grazie al lavoro del padre, che, partito come venditore ambulante, [...] Morgante di L. Pulci, accompagnata da un racconto-commento del M., recentemente recuperato da G. Pulce (Un'allucinazione fiamminga, Roma 2006).
Si sbaglierebbe a voler separare nettamente, nell'opera del M., narrativa e saggistica letteraria: se non ...
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fiamminga
s. f. [dall’agg. fiammingo «delle Fiandre»], region. – Piatto di portata, piuttosto grande e di forma ovale, di ceramica o di acciaio inossidabile.
fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....