Attrice, nata il 4 settembre 1872 a Molenbeck-Saint-Jean, presso Bruxelles, venne adottata da piccola da uno zio e da una zia. Lo scrittore Julius Hoste scrisse per lei De Brusselsche Straatzanger; la [...] Recitò per parecchi anni nella stagione estiva nel teatro Van Lier di Amsterdam e nella stagione invernale nel Regio Teatro fiammingo a Bruxelles.
Stabilitasi in Olanda fu per molti anni al Grand Théâtre e poi anche ad altre intraprese teatrali. Uno ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La canzone polifonica francese (o chanson) è, insieme al madrigale italiano, il genere [...] Obrecht, Heinrich Isaac, Loyset Compere, Pierre De La Rue e altri.
Nel nuovo linguaggio, che fonde il rigoroso contrappunto fiammingo con il gusto italiano, i pezzi vengono costruiti come una successione di episodi, in ciascuno dei quali un singolo ...
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Prosatore e critico olandese, nato a Eibergen il 26 gennaio 1902, morto per suicidio a l'Aia il 15 maggio 1940. È stato il teorico del movimento "paganista", corrente areligiosa e perfino antiumanista [...] saggi: Carneval der burgers (Carnevale dei borghesi), opera brillante, ma scettica e demolitrice. Con spiriti affini (Du Perron, il fiammingo Maurice Roelants ed altri) fondò nel 1931 la rivista Het Forum che durò fino al 1935 e combatté l'estetismo ...
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Forma latinizzata di Quellyn, cognome di una famiglia di scultori, pittori e incisori fiamminghi, attivi nei secc. 17º e 18º. Erasmus I, scultore (Liegi 1584 circa - Anversa 1640 circa), fu il capostipite. [...] di Rubens, fu noto, tra l'altro, come ritrattista. Artus il Vecchio (Anversa 1609 - ivi 1668), il più noto scultore barocco fiammingo, allievo del padre, fu influenzato a Roma da A. Algardi e F. Duquesnoy, poi da Rubens (Ercole e la Costanza, 1639 ...
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RUGGERI, Giovanni
Gianpaolo Angelini
– Nacque a Roma il 13 aprile 1665 da Giuseppe e da Faustina Lanuti.
Il padre, stuccatore, abitava nel rione Monti nella casa di Carlo Fontana; il fratello Gregorio [...] frequentò lo studio di Fontana e, nell’ambito del tribunale delle Strade, fu in rapporti con lo scultore fiammingo Erigo (Enrico) Giardé, già collaboratore di Gian Lorenzo Bernini; queste circostanze confortano parzialmente le affermazioni di Ruggeri ...
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Pittore (Schoorl, Alkmaar, 1495 - Utrecht 1562). Si formò negli studî di Alkmaar e Amsterdam, e fu per qualche tempo allievo di J. Gossaert a Utrecht. Nel 1519 fu a Strasburgo, a Basilea, a Norimberga, [...] dei Pellegrini di Gerusalemme (1525-35, Utrecht, Centraal Museum e Haarlem, Frans Hals Museum), all'origine del ritratto collettivo fiammingo e olandese. Maestro di M. van Heemskerck e di A. Moro, fu anche un valente architetto e tecnico idraulico. ...
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CANALI (Canale, Canalis), Floriano
Renzo Bragantini
Nacque probabilmente a Brescia, sebbene nessun documento abbia potuto fornire notizie sicure tanto sul luogo quanto sulla data di nascita. Il Fétis, [...] Canalis sia Pijpe, (nome peraltro assai diffuso nelle Fiandre), cui veniva ad aggiungersi il fatto che anche il nome fiammingo Buys può essere tradotto come Canalis (tuttavia, come si legge nel Grove, appare più probabile che Buys sia da identificare ...
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Zelanda Provincia dei Paesi Bassi (1796 km2 con 380.394 ab. nel 2009; capoluogo Middelburg). Confina a N e a E con le prov. dell’Olanda Meridionale e del Brabante Settentrionale e a S con il Belgio; a [...] il paese fu disputato tra i conti d’Olanda e quelli di Fiandra. Nel 1167 Fiorenzo III d’Olanda ottenne le isole occidentali in feudo dal conte fiammingo e si stabilì una specie di condominio, ma nel 1323 il conte Guglielmo III ottenne che il conte ...
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Storico belga (Gand 1850 - ivi 1920). Prof. (1883) all'univ. di Gand, autore di un Essai sur le rôle politique et social des ducs de Bourgogne dans les Pays Bas (1875) e di notevoli opere sulla storia [...] -97; Corpus documentorum inquisitionis haereticae pravitatis Neerlandicae, 5 voll., 1889-96). Fu uno dei capi del movimento fiammingo in Belgio; ostile, durante la prima guerra mondiale, alla politica della Germania nel Belgio occupato, fu deportato ...
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Casa comitale di Hainaut, d'origine incerta, fiorita nei secoli XIII e XIV. Primeggia fra i membri della famiglia Jean I (1218-1257), figlio di Bouchard d'Avesnes e di Margherita di Costantinopoli contessa [...] in feudo la Fiandra, evitando da buon politico la creazione di uno stato troppo forte ai suoi confini settentrionali, ma tenne le terre fiamminghe per la corona di Francia. Infatti il 28 ottobre 1299 morì anche Jean II conte d'Olanda, e l'Olanda, la ...
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fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....
fiammingo2
fiammingo2 s. m. [dal provenz. flamenc, der. di flama «fiamma», con il suff. -enc di origine germ.] (pl. -ghi). – Altro nome dell’uccello fenicottero.