MEYRING, Heinrich
Alessandro De Lillo
MEYRING (Merengo), Heinrich (Enrico). – Proveniente da una famiglia di scultori, probabilmente figlio di Heinrich il Vecchio e di Stine Beckering, nacque a Rheine [...] certa prossimità stilistica rendono invece piuttosto convincente l’ipotesi di un rapporto veneziano fra il M. e lo scultore fiammingo J. Le Court.
Secondo alcune fonti infatti il M. intervenne nei lavori per l’altare maggiore (perduto) della chiesa ...
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COMEL, Luigi
Aldo Rizzi
Nacque a Gorizia il 21 giugno 1866 da Stefano, titolare di una locanda, e Maria Visin. Frequentate le scuole medie e superiori, venne ammesso all'Accademia di belle arti di Venezia, [...] veneziano dell'Accademia (1887-1891) si caratterizzano per il rigoroso impianto formale e per la minuzia descrittiva degna di un fiammingo: non a caso egli eseguì la copia di un Autoritratto di Rubens e ricalcava opere di altri pittori olandesi.
A ...
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CUNIBERTI, Pietro
Adriana Boide Sassone
Nato a Racconigi in provincia di Cuneo (Schede Vesme) nel 1750, ma in seguito domiciliato in Torino (Torino, Accademia Albertina, Relazione delle adunanze accademiche..., [...] o apocrife, appartenenti precedentemente a Giovanni Claret, e che servirono per la ricostruzione di una nota biografica dei pittore fiammingo da parte dell'incisore Pietro Palmieri.
Fonti e Bibl.: Torino, Bibl. reale, Registri recapiti per gli anni ...
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SORIA, Giovanni Battista
Cristiano Marchegiani
– Nacque a Roma nel 1581 (Pascoli, 1736, 1992, p. 989) da «Martino Soria falegname romano» (nome che fa supporre origini ispaniche; ignota l’identità della [...] , 1966; Bartolini Salimbeni, 1983-1987; Ringbeck, 1989). Si è perciò ritenuto Soria successore di Flaminio Ponzio e del fiammingo Giovanni Vasanzio, a sua volta ebanista, come architetto di fiducia del cardinale Borghese, che fra l’altro gli avrebbe ...
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CASTIGLIONE, Giovanni Benedetto, detto il Grechetto
Giuliana Algeri
Fabia Borroni
Figlio di Gio. Francesco e Giulia Varese, nacque a Genova nel 1609, come risulta dalla registrazione del battesimo, [...] attento soprattutto alla tradizione di pittura animalistica - rappresentata a Genova da parecchie opere dei Bassano e dall'attivo gruppo fiammingo facente capo ai fratelli de Wael e a Jan Roos - ed estremamente vicino, nell'impianto delle scene e nel ...
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DE LISA (de Lys, van der Leye), Gerardo (Geraert)
Paolo Veneziani
Nacque a Gand (Belgio) da Martin, prima del 1450; la forma originaria del suo nome era Geraert van der Leye, latinizzata in Gerardus [...] di Fiandra o Gérard des Champs ?, in Mem. storiche forogiuliesi, IX (1913), pp. 129 ss.; G. D'Alessi, Il tipografo fiammingo G. D., cantore e maestro di cappella nella cattedrale di Treviso (1463-1496), Treviso 1925; L. Suttina, Nuovi documenti su ...
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FRANCHETTI, Giorgio (Giorgio Gioacchino)
Adrianana Augusti
Nacque a Torino il 18 genn. 1865 dal barone Raimondo e da Luisa Sara Rothschild.
Il padre avrebbe voluto che il F., il minore dei suoi tre figli, [...] F. era molto ampio e così accanto alle opere italiane, tra cui spiccano ancora due vedute di F. Guardi, compaiono dipinti fiamminghi, come il Ritratto di gentiluomo di Anton van Dyck, la Crocefissione di Jan van Eyck o il S. Gerolamo in un paesaggio ...
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BERNARDO Parenzano (Parentino)
Maria Maddalena Palmeggiano
Lorenzo da Parenzo, in religione Bemardo, nacque intorno al 1437.
Fu monaco agostiniano. Nella sua opera di pittore è evidente una notevole [...] la severità e la forza riducendo i volumi a una dimensione quasi gotica, mentre una curiosità e una minuzia da fiammingo lo fanno indugiare nella descrizione del paesaggio.
Altra importante opera sono gli affreschi del chiostro di S. Giustina in ...
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CORDUBA, Alonso (de)
Clara Gelao
Probabilmente di origine spagnola, risiedette a Bitonto (Bari) dove tenne bottega di pittore; si sposò due volte e dalla seconda moglie ebbe il figlio Francesco, incisore. [...] Castellano, Note sull'attiv. del pittore A. de C. di Bitonto, ibid, n. 6, pp. 47-50; A. Gambacorta, Un materano con i fiamminghi, in Tempi nostri, XVII (1971), 35, p. 11; Catal. delle opere d'arte mobili. Chiesa di S. Teresa, in Studi bitontini, 1972 ...
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BARBETTA (Barbetti), Giulio Cesare
Antonio Garbelotto
Nacque circa il 1540 a Padova, centro allora rinomatissimo per i suoi musici. S'ignora chi possa essere stato il suo maestro. È tuttavia certo che [...] deferenza o di amicizia, anche una conoscenza da parte del B. dell'ambiente culturale tedesco - oltre che di quello franco-fiammingo -, che dovette certo influire sull'affinamento del suo stile. Luogo e data di morte sono sconosciuti, ma è certo che ...
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fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....
fiammingo2
fiammingo2 s. m. [dal provenz. flamenc, der. di flama «fiamma», con il suff. -enc di origine germ.] (pl. -ghi). – Altro nome dell’uccello fenicottero.