SCALZA
Agnese Morano
‒ Famiglia orvietana di scultori e stuccatori attivi tra il XVI e il XVII secolo in territorio umbro. Capostipite della famiglia fu Francesco, il quale ebbe cinque figli: fatta [...] al duomo, con buona probabilità, negli anni che vanno dal 1580 al 1620. Alessandro, in collaborazione con Giorgio il Fiammingo, realizzò colonne, cornici di riquadri e putti in stucco per le cappelle: tali decorazioni vennero progettate da Ippolito ...
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AMBROGIO da Fossano (A. di Stefano), detto il Bergognone
Angela Ottino Della Chiesa
Le notizie su A. vanno dal 1481 al 1522. Figura per la prima volta nella matricola dei pittori milanesi del 1481, [...] grigi argento, marroni e morbidi ori. Corona di contriti angeli bembeschi a sorreggere un Cristo di addolcito sapore fiammingo, ostensione ingenuamente additiva degli strumenti della Passione e, sul fondo, il profilo incerto di monti, torri, tetti e ...
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BRANCIFORTE (Branciforti) COLONNA, Antonio
Giuseppe Pignatelli
Nato a Palermo il 28 genn. 1711 da Giuseppe, principe di Scordia, capitano e pretore di Palermo, e da Anna Maria Naselli e Fiorito dei [...] di autori tedeschi, come Reiffenstül, Schmalzgrüber e Pirhing, e dei gallicani Thomassin e Bossuet, ma soprattutto del fiammingo Van Espen -, la relazione sosteneva come atto inalienabile di sovranità il diritto dello Stato di giudicare l'opportunità ...
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MARTELLI, Lodovico
Paola Cosentino
– Nacque a Firenze il 31 marzo 1500, da Lorenzo di Niccolò. Il nome della madre è ignoto.
Il padre fu attivo nel governo repubblicano del 1527-30. Dal matrimonio nacque [...] è pure l’amicizia con Benedetto Varchi (testimoniata da poesie latine e diversi sonetti corresponsivi) e i contatti con il musicista fiammingo Philippe Verdelot, maestro di cappella a Firenze dal 1523 al 1527, che musicò alcune rime del M. e un coro ...
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– Nacque a Milano nel 1558 da Ludovico, esponente di una famiglia del patriziato milanese presente nel Consiglio cittadino dal 1409, e da Caterina Litta.
Entrò giovane nell’Ordine dei cavalieri di Malta, [...] il governo e servitio particolare della cavalleria, opera pubblicata ad Anversa nel 1611 e subito tradotta in spagnolo, francese e fiammingo.
Il libro è dedicato, con data 20 giugno 1611, all’arciduca Alberto d’Austria, governatore dei Paesi Bassi ...
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FERRI, Gaetano
Amalia Pacia
Nacque a Bologna il 23 sett. 1822 da Domenico, scenografo, pittore e architetto, e da Clementina Nicoli. Adolescente, fu avviato allo studio della pittura dal padre che seguì [...] veristici, che vanno dal taglio compositivo della scena, desunto dall'iconografia seicentesca della "cena in Emmaus", al gusto fiammingo della natura morta raffigurata in primo piano, fino al sapiente uso della luce e del chiaroscuro, di esplicita ...
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NUCCI, Benedetto
Stefano De Mieri
– Nacque a Gubbio intorno al 1516 da Baldantonio di Nuccio dei Nucci. La data si ricava da un documento del 1550 in cui si legge che il fratello del pittore, Nicola, [...] della Trinità, dove il «tono di estenuata contrizione» lascia pensare alla ripresa di un modello più antico, presumibilmente fiammingo (ibid., pp. 107, 113).
Al settimo decennio appartengono inoltre lo stendardo con la Madonna delle Grazie e S ...
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FREDIANI, Vincenzo
Guido Rebecchini
Figlio di Antonio, il F. è documentato a Lucca dal 1481 al 1505. Dopo esser stato a lungo conosciuto come l'anonimo "Maestro dell'Immacolata Concezione", secondo [...] il consueto schema compositivo simmetrico con i due santi ai lati della Vergine, mentre appare accentuata la cura di gusto fiammingo nella definizione dei particolari come il tappeto su cui poggia il trono. Nel corso dello stesso anno il F. dovette ...
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DAL POZZO, Agostino
Paolo Preto
Nato a Rotzo (Vicenza) il 23genn. 1732 da Pietro e Maria Maddalena Dalla Costa, poveri contadini dell'altopiano, poté avviarsi agli studi grazie all'interessamento e [...] " dello studio comparato delle lingue: egli analizza le affinità e discordanze della lingua cimbrica coi dialetti tedeschi, fiammingo, gotico, danese e sostiene l'opinione che essa derivi dal sassone, attraverso una degradazione dovuta alla mancanza ...
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BOCCARDI, Giovanni, detto il Boccardino Vecchio
Mina Bacci
Figlio di Giuliano e di Caterina di Bartolomeo Busini, nacque a Firenze nel 1460 e a vent'anni era apprendista senza salario nella bottega [...] dopo l'arrivo della Pala Portinari di Hugo van der Goes, ma senza riuscire a raggiungere l'incisività del disegno fiammingo, della linea fiorentina. Gli sfondi di paesaggio sono risolti dal B. in una generica tinta azzurra. Più validi nella sua ...
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fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....
fiammingo2
fiammingo2 s. m. [dal provenz. flamenc, der. di flama «fiamma», con il suff. -enc di origine germ.] (pl. -ghi). – Altro nome dell’uccello fenicottero.