FEDERICO IV (III) d'Aragona, re di Sicilia (Trinacria), detto il Semplice
Salvatore Fodale
Nacque a Catania da Elisabetta di Carinzia il 4 dic. 1342, dopo la morte del padre Pietro II, re di Sicilia. [...] del re del Portogallo. Il 13 ott. 1371, a Messina, F. IV fu pugnalato al ventre da un francese, o fiammingo, il quale, condannato al rogo, denunciò come mandante un cavaliere catanese, che Artale d'Alagona si sarebbe però rifiutato di arrestare ...
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MANCINI, Maria
Stefano Tabacchi
Nacque a Roma il 28 ag. 1639 da Lorenzo e Geronima Mazzarino, sorella del futuro cardinale Giulio. A sette anni lasciò la casa paterna per il monastero delle benedettine [...] uscire da una scabrosa situazione in cui si trovò a causa delle sue frequentazioni - forse anche amorose - con un avventuriero fiammingo, il padre Florent de Brandebourg che fu arrestato in Francia nel 1702 e rimase alla Bastiglia fino al 1713.
Di ...
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MONFORTE, Cola
Francesco Storti
(Nicola) di. – Nacque da Angelo Monforte Gambatesa, quarto conte di Campobasso, potente barone del Regno di Napoli, e da Giovanna da Celano.
Si ignorano il luogo e la [...] (a Grandson e Morat, 3 marzo e 22 giugno 1476) che annullarono quasi del tutto il potenziale bellico fiammingo.
Tuttavia, sebbene le dimensioni del disastro suggerissero strategie più caute, il Temerario apparecchiò subito una nuova campagna e ...
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GAGLIARDI, Achille
Giampiero Brunelli
Nacque a Padova, tra la fine del 1537 e l'inizio del 1538, da Ludovico e da Girolama Campolongo. Il padre, "gentiluomo" addottoratosi in diritto, morì assai giovane, [...] a Brescia nel 1611; seguirono, nel corso del Seicento e Settecento, molte riedizioni e traduzioni, in tedesco, francese, fiammingo, latino e persino in arabo. Una così vasta fortuna corrispose a una notevole influenza sulla mistica francese (su P ...
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ARISTIPPO, Enrico
Ezio Franceschini
Ignoti sono l'anno, il luogo di nascita e la stessa nazionalità. Il primo è, comunque, da porsi con ogni probabilità nel primo ventennio del sec. XII; circa il secondo, [...] translatio di Gerardo-Aristippo fu la sola nota all'Europa latina fino a quando, verso il 1260-67, il domenicano fiammingo Guglielmo di Moerbeke, collaboratore filologico di s. Tomaso d'Aquino, non si rifece direttamente al testo greco per l'intera ...
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SPANZOTTI, Giovanni Martino detto Giovanni Martino de Campanigo
Edoardo Villata
– Nacque nel sesto decennio del XV secolo verosimilmente a Varese, dove il padre, Pietro, è documentato come pittore nel [...] ’Alba, prima di cedere il passo a pittori forestieri più giovani come il veronese Giovan Francesco Caroto e il fiammingo Pietro Grammorseo; a Vercelli, grazie soprattutto a Gerolamo Giovenone prima della sua conversione all’astro di Gaudenzio Ferrari ...
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RIZZOLI, Giovanni Pietro (Pietro Rizzo, Pietro Riccio, Pietro Ricci), detto Giampietrino o Gianpietrino
Cristina Quattrini
RIZZOLI, Giovanni Pietro (Pietro Rizzo, Pietro Riccio, Pietro Ricci), detto [...] 155-159), che per primo ne rileva la fortuna presso gli artisti fiamminghi, e da Gustavo Frizzoni (1890, pp. 358 s.). I leonardeschi secolo. L’opera, il cui sfondo è stato riferito a un fiammingo o a Bernazzano, di recente è stata posta fra il 1505 e ...
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MARCO da Oggiono
Alessandro Serafini
Figlio di Cristoforo e di Isabella da Civate, nacque con ogni probabilità a Milano tra il 1465 e il 1470 (Shell, 1998, p. 163).
Il suo nome completo, come testimoniano [...] , Milano 1997, p. 81; L. Traversi, Il tema dei "due fanciulli che si baciano e abbracciano" tra "leonardismo italiano" e "leonardismo fiammingo", in Raccolta Vinciana, XXVII (1997), pp. 373-399, 416-424, 431 s.; M. Comincini, Una pala di M. e la sua ...
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DOMENICHI, Ludovico
Angela Piscini
Nacque a Piacenza nel 1515 da una famiglia appartenente alla nobiltà cittadina, ma non certo ricca: il padre Giampietro esercitava la professione di notaio e mori, [...] , tradotta dalla tragedia di G. Correr. Più intensa era la sua collaborazione con l'impresa di L. Torrentino, un fiammingo venuto a Firenze nel 1547, tipografo ufficiale della corte e dell'Accademia Fiorentina, che operava in regime di monopolio: per ...
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CORTESI URCEO, Antonio, detto Codro
Lucia Gualdo Rosa
Nacque a Rubiera (Reggio Emilia) il 14 0 il 17 agosto del 1446 da Cortese.
La prima data la fornisce egli stesso nel quarto Sermone (Opera, Basileae [...] poetico ed erudito. Ristampati infinite volte, dopo la prima edizione di Deventer 1482, imitati ma non uguagliati dall'umanista fiammingo Martin van Doorp, amico di Erasmo, i versi plautini del C. furono universalmente giudicati in tutto degni del ...
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fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....
fiammingo2
fiammingo2 s. m. [dal provenz. flamenc, der. di flama «fiamma», con il suff. -enc di origine germ.] (pl. -ghi). – Altro nome dell’uccello fenicottero.