CONTI, Cesare
Rossella Vodret
Nacque ad Ancona (Baglione, 1642) probabilmente intorno alla metà del Cinquecento; fu suo fratello Vincenzo, anch'egli pittore. Ancora giovane si recò a Roma dove la sua [...] , Guida di Macerata e dintorni, Macerata 1905, p. 43; C. Astolfi, Nuove notizie sui pittori C. C. di Ancona e il fiammingo Ernesto de Schaychis, in Riv. marchigiana illustrata, V (1908), p. 157; F. Noack, in U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, VII ...
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BAGNO
G. Ventrone Vassallo
Il b., inteso come immersione del corpo nell'acqua a scopo igienico, terapeutico o ludico, è ricordato frequentemente nella Bibbia soprattutto in rapporto alla pulizia e alla [...] in numerosi avori trecenteschi (Koechlin, 1924).Il b. venne illustrato anche in quanto attività natatoria: così in un salterio fiammingo del primo quarto del Trecento (Copenaghen, Kongelige Bibl., Gl. Kgl. Saml. 3384.8°, c. 57) o nell'immagine del ...
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FILIPEPI, Alessandro (Sandro Botticelli)
Ronald W. Lightbown
Nato a Firenze nel 1444 (0 1445), era il più giovane dei figli di Mariano di Vanni, conciatore, e di sua moglie Smeralda, che avevano preso [...] retro della Giuditta di Cincinnati, o quello dell'arte fiamminga, che il F. certamente già conosceva intorno al 1469 già adottato la convenzione della prospettiva aerea di stampo fiammingo. La tecnica dell'Adorazione di Londra è essenzialmente ...
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FRANCQUEVILLE (Francavilla), Pierre (Pietro)
Sandro Bellesi
Figlio dello scabino Martin, nacque nel 1548 a Cambrai in Francia. Dopo essere stato iniziato allo studio delle lettere, si orientò verso [...] .
Allo sposalizio celebrato nella chiesa di S. Iacopo tra i Fossi a Firenze, prese parte tra i testimoni il pittore fiammingo G. Stradano (De Francqueville, 1968). Dall'unione nacquero i figli Smeralda, Olimpia e Scipione.
Quando nel 1589 a Firenze ...
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CORENZIO, Belisario
Francesco Abbate
Greco di origine - era infatti nato in Acaia nel 1558 -, giunto a Napoli nel 1570 c. (cfr. Ambrasi, 1962, p. 387), il C. godette presso i contemporanei e gli antichi [...] ai Girolamini e le quattro tavole nell'Annunziata di Nola, dove il rapporto del C. con la contemporanea pittura dei fiamminghi a Napoli appare in effetti assai stretto.
Fonti e Bibl.: C. D'Engenio Caracciolo, Napoli sacra [1623], Napoli 1923, passim ...
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FACCHETTI (Fachetti, Fachetto), Pietro
Antonella Ferri
Nacque a Mantova da Giacomo Antonio tra il 1535 e il 1539. Pittore e incisore, si formò nella città natale presso la bottega dei Costa. Intorno [...] della Spagna. Durante il viaggio, però, un violento temporale produsse danni consistenti su alcune delle tele e l'artista fiammingo fu costretto a una paziente opera di restauro, se non di completo rifacimento, delle opere colpite che, così rifatte ...
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GENOVESE, Gaetano
Mauro Venditti
Figlio di Nicola e Maria Giuseppa Gaiano, nacque nel 1795 a Eboli, presso Salerno. Di famiglia agiata, fu avviato agli studi d'architettura e fu allievo di Paolo Santacroce [...] a riparare il tetto cadente, operazione abilmente condotta in maniera da salvare i dipinti cinquecenteschi (opera di Teodoro il Fiammingo) del prezioso cassettonato ligneo.
Intorno al 1842 e negli anni seguenti il G. lavorò anche a decorazioni per la ...
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GUILLAUME de Marcillat
Monica Grasso
Nacque a La Châtre nel Berry, nella diocesi francese di Bourges, da Pietro di Marcillat. È ignota la data di nascita, posta convenzionalmente nel 1468-70, poiché [...] logge di Raffaello nei palazzi vaticani (Dacos, 1986 e 1990).
A Roma, il 19 genn. 1519, Giovanni De Belza, fiammingo, protonotario apostolico, commissionò a G. un oculo per la facciata di S. Maria dell'Anima, raffigurante la Madonna sul crescente ...
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CIARPI, Lorenzo Bartolomeo (Baccio)
Simonetta Prosperi Valenti Rodinò
Nacque a Barga (Lucca), e non a Firenze come afferma il suo biografo Passeri, il 13 sett. 1574 (e non 1578 come noto sinora), secondo [...] e senz'altro la sua opera più riuscita, è la Deposizione in S. Maria in Campo Marzio, riferito dal Titi ad un artista fiammingo. Più tradizionale, invece, la Madonna e santi in S. Silvestro in Capite, databile prima del 1622 per la presenza di s ...
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DI MARZO, Gioacchino
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Palermo il 2 dic. 1839, da Salvatore e da Enrica Cardinale. Il padre, un piccolo editore tipografo, fu coinvolto nei moti del 1848 e scontò numerosi [...] (ibid. 1899), dove le fonti documentali sono fondamentali per gli studi successivi, fino a Guglielmo Borremans di Anversa, pittore fiammingo in Sicilia nel secolo XVIII (anni 1715-44). Con dodici tavole (ibid. 1912).
Gli ultimi anni del D. furono ...
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fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....
fiammingo2
fiammingo2 s. m. [dal provenz. flamenc, der. di flama «fiamma», con il suff. -enc di origine germ.] (pl. -ghi). – Altro nome dell’uccello fenicottero.