Scultore (Londra 1737 - ivi 1823), figlio del pittore fiammingo Joseph François (1702-1748). Trasferitosi a Londra, studiò con P. Scheemakers; fu successivamente a Roma (1760-70). È noto soprattutto per [...] i ritratti (busto di L. Sterne, 1766, Londra, National portrait gallery; busto di C. Townley, 1802, Londra, British Museum) in cui si fondono istanze classiche e spunti barocchi. Tra le sue opere più originali ...
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GRISONI, Giuseppe
Maria Elena Massimi
Figlio di un fiammingo originario di Mons, nacque a Firenze nell'aprile del 1692 (Gabburri, 1739, cui si fa riferimento quando non altrimenti indicato; Griffo).
Dopo [...] storica toscana, XXIX (1983), 1, pp. 47 s.; A. Padoa Rizzo, La cappella della Compagnia di S. Barbara dei tedeschi e fiamminghi alla Ss. Annunziata di Firenze. Opere d'arte e di arredo sec. XVI-XVIII, in Antichità viva, XXVI (1987), 4, pp. 13 ...
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Pittore catalano (notizie dal 1428 al 1460), iniziatore dello stile ispano-fiammingo. L'unica sua opera nota è la Madonna del Consiglieri (1443-45, Barcellona, Mus. de belles artes de Cataluña) ove è evidente [...] lo studio di Van Eyck ...
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Uomo politico belga (Sleidinge 1936 - Lokeren 2013), dal 1972 al 1979 presidente del fiammingo Christelijke Volkspartij ("Partito cristiano popolare"). Eletto deputato per la prima volta nel 1974, è stato [...] (1993) che prevedeva la trasformazione in senso federativo della struttura politica belga sulla base dei due gruppi etnici vallone e fiammingo. È stato presidente del Consiglio nel 1979-81, 1981-85 e 1985-92. Nel maggio 1990 è stato eletto alla ...
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Scultore (n. Worms 1480 circa - m. probabilmente Anversa 1550 circa), noto anche come Corrado Fiammingo. Lavorò dapprima nella bottega di L. Cranach; nel 1514 era a Malines, scultore aulico di Margherita [...] ) e per la madre Margherita di Borbone (dal 1526 al 1531). Dapprima sotto l'influsso di Dürer, di Cranach, di Iacopo De' Barbari, poi, in un viaggio in Italia, M. apprese elementi del Rinascimento che fuse con quelli d'origine tedesca e fiamminga. ...
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〈stëvìn〉 (latinizz. Stevinius o Stevinus, in it. Stevino), Simon, detto Simone di Bruges. - Matematico fiammingo (n. Bruges 1548 - m. forse Leida o L'Aia 1620). Dette numerosi contributi in vari campi [...] delle scienze applicate. Operò in modo determinante a diffondere in Europa il sistema numerico posizionale basato sulla suddivisione decimale. A S. è dovuto l'enunciato esplicito del paradosso idrostatico ...
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Uomo politico belga (n. Dendermonde 1953). Compiuta una rapida carriera nelle file del Partito liberale fiammingo, nel 1985 fu nominato vice primo ministro e ministro delle Finanze. Nel 1992 fondò un nuovo [...] partito, Vlaamse liberalen en democraten («Liberali e democratici fiamminghi»). Nel 1999 fu nominato primo ministro di un esecutivo formato da liberali, socialisti e ambientalisti. Riconfermato nel 2003, fu invece sconfitto nelle consultazioni del ...
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Moglie (Londra 1916 - Argenteuil, Waterloo, 2002) dell'ex re del Belgio Leopoldo III. Figlia dell'industriale fiammingo Enrico Baels, che durante la seconda guerra mondiale si compromise coi Tedeschi, [...] fu sposata in seconde nozze (1941) da Leopoldo; tali nozze accentuarono la tendenza antileopoldista dei Valloni ...
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Teologo cattolico e umanista (Pitthem, Bruges, 1513 - Colonia 1566), rappresentante delle tendenze conciliatrici nell'ambito dell'umanesimo fiammingo; ma uno dei suoi tentativi di accostamento ai protestanti [...] fallì per il duro attacco di Calvino (1562) ...
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Poeta tedesco (Alsazia, seconda metà del sec. 12º). Ispirandosi al Roman de Renart e all'Yseigrinus del chierico fiammingo Nivardo di Gand (ai quali attinse ampiamente pur rivelando una sua originale vivezza [...] di raffigurazione), compose intorno al 1185 il poemetto Reinhart Fuchs, primo esempio del genere nell'ambito della letteratura tedesca ...
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fiammingo1
fiammingo1 agg. e s. m. [dal lat. mediev. Flaming(h)us] (pl. m. -ghi). – Delle Fiandre; in senso stretto, della regione compresa tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord: le città f.; seterie f.; più genericam., della metà settentr....
fiammingo2
fiammingo2 s. m. [dal provenz. flamenc, der. di flama «fiamma», con il suff. -enc di origine germ.] (pl. -ghi). – Altro nome dell’uccello fenicottero.