Antropologia
Secondo una concezione diffusa nell’Ottocento, processo inverso dell’evoluzione, cioè regressione a stadi propri dell’uomo primitivo e dei suoi antenati pre-umani, considerata elemento patogenetico [...] e senza struttura.
D. fibrinoide Alterazione regressiva delle fibre collagene; tale d. è il substrato anatomo-patologico tessuto osseo.
D. walleriana D. che si impianta in una fibranervosa separata con un taglio o in altro modo dal corpo cellulare ...
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eccitabilità In biologia, proprietà fondamentale della sostanza vivente di reagire a cambiamenti dell’ambiente immediato (stimoli) con caratteristici mutamenti del proprio stato fisico-chimico e della [...] muscolare, quale che sia lo stimolo (elettrico, meccanico) che la eccita, reagisce sempre contraendosi. L’e. della fibranervosa, che consente la trasmissione dello stimolo, è dipendente dall’azione dei mediatori chimici e dagli scambi ionici della ...
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Alterazione degenerativa delle guaine mieliniche fino alla loro frammentazione e scomparsa (con eventuale integrità della fibranervosa, centrale o periferica). Il fenomeno, di incerta origine (è accreditata [...] l’ipotesi autoimmunitaria) si osserva in un vasto numero di encefalopatie di varia natura, ma compare come lesione primitiva ed elettiva in un ristretto numero di encefaliti, dette appunto demielinizzanti, ...
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Movimento di cellule nervose, o dei cilindrassi che da esse si partono, per innervare determinati organi. Tale movimento sarebbe determinato da uno stimolo di natura chimica, che parte dall’organo, e che [...] attira la fibranervosa, come avviene nelle tassie e nei tropismi. Ulteriori ricerche hanno dimostrato che sul loro movimento influisce anche la struttura ultramicroscopica del substrato su cui si sviluppano. ...
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L’insieme di organi specializzati nelle funzioni di ricezione, conduzione ed elaborazione degli stimoli; collega le varie parti dell’organismo e ne coordina le attività, interviene nella regolazione del [...] il diencefalo, la lamina quadrigemina (➔ quadrigemino) e il cervelletto.
Sistema n. periferico. - È costituito dai cordoni di fibrenervose che uniscono le porzioni assili del sistema n. centrale (tronco dell’encefalo, midollo spinale) ai differenti ...
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Anatomia e medicina
Organo di senso per la ricezione degli stimoli luminosi, che vengono trasmessi ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive.
Anatomia comparata
Invertebrati
Molti Invertebrati [...] . La retina ha una struttura stratificata a cui partecipano vari elementi morfologici e strutturali: cellule nervose, cellule neurogliche e fibrenervose amieliniche; fra le cellule hanno particolare rilievo, per la loro abbondanza e per la loro ...
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TATTO
Claudio Massenti
(XXXIII, p. 331; v. cute, XII, p. 192)
Nell'ambito della funzione tattile, come negli altri campi della neurofisiologia, l'acquisizione di sofisticati mezzi d'indagine (come la [...] di osservare e registrare nell'organismo vivente il comportamento funzionale di un singolo neurone o di una singola fibranervosa, come testimoniano le citate indagini di Vallbo e di Johansson, è stato possibile abbozzare una prima classificazione ...
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Il cervello è la parte più importante dell'apparecchio nervoso. Questo risulta di organi centrali e di organi periferici, i nervi, che collegano i centri con le parti periferiche di senso e di moto. Nei [...] è una vescicola inclusa in un involucro connettivale con vasi, sostenuta da un peduncolo nel quale decorre un fascetto di fibrenervose in connessione col diencefalo. La sua parete nella parte prossimale è differenziata in una grossa membrana con la ...
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Mente e cervello
Pietro Calissano
Il cervello
Il sistema nervoso, di cui il cervello costituisce la parte più consistente, ha la funzione di ricevere informazioni dal mondo esterno, elaborare queste [...] si genera nel corpo di un neurone in seguito a stimolazioni provenienti da altri neuroni e si propaga lungo la fibranervosa, l'assone, fino a giungere alle appendici più lontane dell'assone, le sinapsi. Ciascun assone può terminare con migliaia di ...
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ORMONI (XXV, p. 571)
Luigi DE CARO
Le caratteristiche principali dei prodotti delle ghiandole endocrine o ormoni sono ancora oggi considerate le stesse di quelle fissate da C. E. Brown-Séquart (1889): [...] ormone avviene in corrispondenza di una sostanza ipotetica situata nella cellula effettrice (fibra muscolare, cellula ghiandolare) attorno alla terminazione della fibranervosa e detta sostanza recettrice di Langley. L'adrenalina, inattiva per via ...
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nervoso
nervóso agg. [dal lat. nervosus «muscoloso, vigoroso», der. di nervus: v. nervo]. – 1. a. Che è proprio dei nervi o si riferisce ai nervi. In anatomia: sistema n., complesso di organi che, collegando le varie parti dell’organismo e...
effettore
effettóre s. m. (f. -trice) [dal lat. effector -oris, der. di effectus, part. pass. di efficĕre «compiere, eseguire»; nelle accezioni specifiche, come sost., dall’ingl. effector]. – 1. In genere, chi o ciò che effettua qualche cosa,...