Anatomia
Raggruppamento di fibremuscolari o nervose che hanno origine, percorso e destinazione comuni. I f. vengono identificati con eponimi o in base alla sede anatomica (fascio di Goll e di Burdach, [...] un anello di floema (fascio perifloematico, per es., in molte Felci). I f. vascolari sono spesso accompagnati da un cordone di fibre che circonda completamente il f. o lo costeggia soltanto in forma di doccia; il complesso si chiama fascio (o cordone ...
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Anatomia e medicina
Organo di senso per la ricezione degli stimoli luminosi, che vengono trasmessi ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive.
Anatomia comparata
Invertebrati
Molti Invertebrati [...] ricchezza in pigmento. L’iride presenta al centro un forame, la pupilla, che, per l’intervento di due ordini di fibremuscolari ad azione antagonista (lo sfintere e il muscolo dilatatore), si restringe sino a circa 2 mm sotto l’azione della luce ...
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Biologia
Il riprodursi, in un organismo animale o vegetale, di parti, organi, tessuti traumatizzati o perduti, sperimentalmente o accidentalmente. Le prime osservazioni sulla r. risalgono al sec. 18° [...] basale (componente della matrice extracellulare) e alcune cellule di Schwann. Dopo un certo tempo si rigenerano sia le fibremuscolari sia l’assone e la nuova giunzione neuromuscolare si stabilisce nello stesso sito in cui era originariamente, purché ...
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Recipiente destinato principalmente a contenere sostanze liquide.
Anatomia e medicina
In anatomia comparata, nome dato a organi o formazioni cave riuniti in sistemi e nei quali circolano o defluiscono [...] calibro di v. sanguigni (e segnatamente delle arteriole) per contrazione delle loro fibremuscolari. L’attività vasocostrittrice è svolta principalmente dalle fibre adrenergiche dei nervi vasomotori simpatici, attivate, in via riflessa, da molteplici ...
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Biologia
Lo sviluppo dell’individuo dall’uovo è caratterizzato da un aumento di massa e di volume, cui possono accompagnarsi modificazioni morfologiche più o meno pronunciate. L’a. può avvenire per neoformazione [...] meristematico dei botanici), o per aumento di volume, in particolare nei vertebrati, degli elementi perenni (cellule nervose, fibremuscolari striate). In tutti gli organismi l’a. è generalmente un’attività ritmica; negli animali si distinguono varie ...
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Astronomo, ottico, naturalista (Modena 1786 - Firenze 1863). Costruì obiettivi acromatici per microscopi e inventò l'obiettivo a immersione omogenea; fondamentali le sue ricerche sulla fecondazione delle [...] si riteneva, dalla trasformazione del budello pollinico quando esso giunge all'ovulo. Nel campo dell'istologia descrisse nelle fibremuscolari le strie che portano il suo nome. Notevoli le sue ricerche (1852-1862) nel campo della patologia vegetale ...
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Tessuto animale o vegetale caratterizzato da forma allungata, di natura per lo più filamentosa, dotato di particolari qualità (resistenza, flessibilità, elasticità). Il termine è stato esteso ad analoghi [...] da fibrille riunite in fasci, alcune sono cellule o complessi cellulari (per es., fibremuscolari), altre sono prolungamento di cellule (per es., fibre nervose), altre ancora sono prodotto dell’attività cellulare ma risiedono fuori delle cellule (per ...
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tono fisica In elettroacustica, regolatore (o comando o controllo) di t. di un amplificatore elettroacustico, l’organo (solitamente un potenziometro) mediante il quale si regola la risposta di frequenza [...] muscolare del fuso, con i motoneuroni alfa; sono costituiti essenzialmente da un fascetto di esili fibremuscolari (fibre intrafusali) e da fibre nervose propriocettive che dal fuso, dove sono avvolte a spirale attorno al fascetto muscolare ...
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Ottava lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Nell’alfabeto fenicio indicava la spirante kh, in quello greco primitivo la spirante laringale h, rappresentata in seguito dallo spirito aspro (‛); la [...] , presenti in vari gruppi di elementi cellulari. I recettori H1 rispondono alla stimolazione modificando il tono delle fibremuscolari lisce e aumentando la permeabilità capillare. I recettori H2 presenti a livello dello stomaco determinano invece un ...
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muscolo
mùscolo s. m. [dal lat. muscŭlus, dim. di mus «topo» (cfr. il gr. μῦς che vuol dire insieme «topo» e «muscolo»), perché certi movimenti muscolari ricordano il rapido guizzare dei topi]. – 1. a. In anatomia e fisiologia, organo capace...
tessuto
s. m. [part. pass. di tessere]. – 1. Manufatto costituito da un insieme di fili, ricavati da fibre tessili, intrecciati fra loro mediante l’opera di tessitura secondo un determinato ordine, e cioè intrecciando un filo con sé stesso...