Arnese di forma conica, terminante a cannello, usato per travasare liquidi in bottiglie o altri recipienti a bocca stretta, o anche per filtrare.
Chimica
Nei laboratori chimici gli i. vengono impiegati [...] , evidenziate con la reazione cromoargentica o con il metodo all’argento ridotto. Corrispondono alle incisure di Schmidt-Lantermann delle fibre fresche.
In botanica, è detta imbutiforme una corolla gamopetala che ha l’aspetto di un i. (per es., nel ...
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La parte della chimica industriale che utilizza come materia prima il petrolio (o, meglio, frazioni petrolifere) o i gas naturali per ottenere prodotti diversi da quelli ottenuti dall’industria petrolifera [...] disponibilità delle materie prime provenienti dall’industria petrolifera sono quelli della gomma sintetica, delle materie plastiche, delle fibre tessili sintetiche, dei fertilizzanti azotati.
La p., che si basa su tecnologie complesse e in continua ...
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velo anatomia Formazione o organo membranoso. V. virginale L’imene. V. pendulo (o velopendulo, o v. palatino, v. del palato, v. mobile del palato) Formazione muscolo-membranosa che prolunga dorsalmente [...] per la formazione di non tessuti; nel primo caso il v. è costituito da fibre più o meno parallelizzate, nel secondo caso le fibre sono invece di proposito disposte senza alcuna direzione preferenziale. zoologia Restringimento anulare del margine ...
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tino Recipiente destinato a contenere le uve pigiate durante la fermentazione alcolica tumultuosa, di forma generalmente a tronco di cono diritto, di piccola convergenza, più raramente cilindrica o a [...] i t. di legno sono stati via via sostituiti da vasche in cemento, serbatoi in acciaio inossidabile o in plastica rinforzata con fibre in vetro, mentre le botti in legno pregiato vengono utilizzate per l’invecchiamento.
Il t. delle miniere di zolfo è ...
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Processo tecnologico che ha lo scopo di rendere più puro un prodotto naturale o artificiale, liberandolo da sostanze che lo inquinano e da colorazioni e odori indesiderabili, talora anche (come nel caso [...] ecc. R. (o ingrassamento) delle mezzepaste Nell’industria della carta, operazione che serve a separare le fibre riunite in fasci o in grumi, sminuzzandole e trasformandole (mediante procedimenti di idratazione e rigonfiamento) in modo ...
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BIROLI, Marco
Valerio Castronovo
Nacque a Castelnovetto (Pavia), il 16 giugno 1884, da Carlo e da Lavinia Strada. Laureatosi a Pavia in chimica farmaceutica, vi gestì dapprima la farmacia paterna, ricoprendo [...] il posto di vicedirettore, tra il 1913 e il 1915 il B. si dedicò allo studio dei processi di fabbricazione delle fibre artificiali, riuscendo a elaborare (brevetto U.S.A. n. 1226178, del 15 maggio 1917, riconosciuto anche in Italia) una sostanziale ...
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sbianca Procedimento di decolorazione effettuato mediante agenti ossidanti costituiti da cloro o derivati (soluzioni di ipocloriti, clorammine, acido tricloroisocianurico, biossido di cloro), da acqua [...] 50% e oltre) presenta un’azione decolorante energica e rapida, che, per es., nel caso delle fibre cellulosiche si sviluppa prima che le fibre risultino attaccate chimicamente e quindi l’azione decolorante può in pratica avvenire senza alterare le ...
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vapore Lo stato gassoso di una sostanza.
Fisica
Propriamente, un aeriforme ha il nome di v. quando la temperatura a cui si trova la fase gassosa è inferiore alla temperatura critica (in caso contrario [...] la vaporizzatura ha obiettivi diversi in relazione al tipo di fibra: per i tessuti di lana ha lo scopo di per i tessuti di cotone o composti da fibre cellulosiche, pure o in mischia con fibre sintetiche, la vaporizzatura fissa il colorante, o ...
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(VIII, p. 485)
L'origine in Italia dell'industria calzaturiera risale alla fine del 19° secolo con l'introduzione a Venezia di macchine provenienti dagli USA, che ne detenevano il monopolio. Il decollo [...] di spessore notevole).
I materiali più comunemente usati per i filati sono il cotone, il lino, la seta e le fibre sintetiche, tra cui si citano per es. il poliestere e la poliammide, che sono più resistenti del cotone; tuttavia il coefficiente ...
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Sali dell’acido ferrocianidrico. Sono composti cianici del ferro bivalente contenente lo ione [Fe(CN)6]4-. Tra i f. i più importanti sono quelli alcalini, quello di ferro e quello di rame.
F. ferrico Composto, [...] verdi in mescolanza con i gialli a base di cromo; in tintoria si fa avvenire la precipitazione del colore direttamente sulle fibre di cotone, lana, seta.
F. di potassio Composto, di formula K4[Fe(CN6)], noto anche come prussiato giallo, che si può ...
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fibra
s. f. [dal lat. fibra]. – 1. a. In istologia, struttura microscopica o submicroscopica di tessuti animali, caratterizzata da forma allungata, da natura per lo più filamentosa, dotata di particolari qualità (resistenza, flessibilità,...
fibrato
agg. [dal lat. fibratus]. – Che presenta fibre o più genericam. venature: steli di marmo fibrati come vegetali (D’Annunzio). In araldica, attributo delle foglie con fibre di smalto diverso.