Nome depositato di una delle prime fibre sintetiche prodotte in quantità industriale, messa in commercio dalla Dupont negli anni 1950. Si ottiene disciogliendo il polimero del nitrile acrilico in un solvente [...] organico (dimetilformammide ecc.) e poi filando a secco la soluzione così ottenuta. I filati ottenuti dal fiocco hanno l’aspetto della lana, mentre la fibra prodotta in filamento continuo somiglia alla seta. ...
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Insieme delle operazioni cui vengono sottoposte le fibre tessili sia allo stato di fiocco, sia allo stato di filati o di tessuti, per liberarle da tutte le sostanze estranee nocive alla loro lavorazione [...] , le resine e parte delle sostanze coloranti; la seconda, fatta con soluzioni decoloranti, ha lo scopo di dare alla fibra un colore quanto più possibile vicino al bianco e di aumentarne la lucentezza. Nel c. elettrolitico, tramite corrente elettrica ...
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varechina Liquido usato per la sbianca delle fibre tessili, tessuti ecc., costituito da soluzioni diluite di ipoclorito di sodio (con tenore di cloro attivo del 2-4%, o anche maggiore), contenente anche [...] carbonato e talora solfato di sodio ...
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Operazione d’importanza fondamentale nel ciclo di lavorazione delle fibre tessili, che ha lo scopo di districarle per renderle parallele e libere da materie estranee.
Si esegue con la carda (o cardatrice). [...] si ha una unica macchina, ma più macchine poste in serie e costituenti il cosiddetto assortimento di carderia.
La c. per iuta e fibre dure è del tipo a cilindri, come quella per lana, ma dotata di un maggior numero di coppie cardanti e di scardassi ...
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Nell’industria tessile, la proprietà caratteristica di alcune fibre tessili, di infittire la loro massa, diventando meno permeabili all’aria, quando sono sottoposte, in opportune condizioni (specialmente [...] rappresenta una limitazione nel campo della maglieria; in tal caso si ricorre a speciali trattamenti che rendono la lana infeltrabile e irrestringibile. Il cotone e le tecnofibre, all’opposto, sono fibre non soggette al fenomeno dell’infeltrimento. ...
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Nella tecnologia delle materie plastiche, matassa continua di fibre di vetro usata come agente rinforzante per masse da stampaggio in resine poliestere. ...
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Falda compatta, dello spessore di qualche millimetro, costituita da fibre di lana con o senza peli animali (di conigli, castori, lontre ecc.), o da rigenerati di lana o di cotone, fabbricata senza filatura, [...] orditura o tessitura. Nei trattamenti di cardatura e follatura con i quali si prepara il f., le fibre, pressate insieme, si agglomerano sotto l’azione del calore, dell’umidità, del sapone e della compressione. È usato in molte industrie: cappelleria, ...
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Minerale, varietà di serpentino o di anfibolo, costituito da fibre sottilissime; si distinguono: l’ a. di serpentino (o asbesto), che si presenta in fibre morbide e flessibili; l’ a. d’anfibolo, varietà [...] fibrosa di actinolite; l’ a. azzurro, o del Capo, varietà filamentosa di crocidolite; l’ amosite, varietà a fibra molto lunga di antofillite. Per la sua alta resistenza alla fusione e alla combustione (resiste bene sino a 500 °C) l’a. è stato ...
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Tessuto animale o vegetale caratterizzato da forma allungata, di natura per lo più filamentosa, dotato di particolari qualità (resistenza, flessibilità, elasticità). Il termine è stato esteso ad analoghi [...] agli alcali e meno agli acidi, mentre le f. sintetiche hanno in genere elevata resistenza sia agli acidi sia agli alcali.
Fibre artificiali e sintetiche
L’inizio dell’industria delle f. artificiali si può far risalire al 1884, quando in Francia fu ...
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fibra
s. f. [dal lat. fibra]. – 1. a. In istologia, struttura microscopica o submicroscopica di tessuti animali, caratterizzata da forma allungata, da natura per lo più filamentosa, dotata di particolari qualità (resistenza, flessibilità,...
fibrato
agg. [dal lat. fibratus]. – Che presenta fibre o più genericam. venature: steli di marmo fibrati come vegetali (D’Annunzio). In araldica, attributo delle foglie con fibre di smalto diverso.