In virologia, l’involucro della particella virale (virione), costituito da un numero fisso di molecole proteiche ordinate. Può essere tubolare, quando le molecole sono disposte a elica intorno al cromosoma [...] capsomeri pentagonali o esagonali. Talvolta il c. è fornito di appendici accessorie, quali la coda dei batteriofagi, oppure presenta un involucro detto pericapside, costituito da un lembo di membrana della cellula infettata, munito di fibre adesive. ...
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In biologia, processo di divisione del nucleo delle cellule, detto anche cariocinesi. La divisione per m. interessa le cellule somatiche e gli stadi immaturi delle cellule germinali (oogoni e spermatogoni). [...] poli della cellula. I cromosomi si muovono verso il piano equatoriale della cellula, formando la piastra equatoriale, e si attaccano alle fibre del fuso con il centromero.
Con l’anafase (F) i cromatidi fratelli si separano e vanno ciascuno a un polo ...
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Particella virale submicroscopica (detta anche fago), endoparassita obbligata della cellula batterica, di cui provoca la lisi. I b. sono stati raggruppati in sei tipi differenti (A, B, C, D, E, F).
Come [...] da una struttura tubulare cava avvolta da una guaina contrattile e, infine, da una piastra esagonale connessa con sei lunghe fibre. Le dimensioni dei b. sono variabili; alcuni possono essere molto piccoli e contenere 5 o 6 geni, altri molto grandi ...
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diagnosi prenatale
Ester De Stefano
Insieme di tecniche atte a verificare lo stato di salute del feto. Sono entrate nei protocolli di diagnosi prenatale le seguenti indagini: (a) indagini cliniche: [...] essere integrato, alla 18ª settimana, dalla fetoscopia, basata sull’introduzione nella camera gestazionale di uno strumento a fibre ottiche che permette di visualizzare direttamente parti anatomiche e di eseguire prelievi di sangue e di tessuti (per ...
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Proteina globulare che costituisce i microfilamenti delle cellule e i filamenti sottili delle cellule muscolari, dove insieme alla miosina (➔) è responsabile della contrazione muscolare. I microfilamenti, [...] un punto chiamato adesione focale, l’altra è legata a filamenti del citoscheletro o a un altro sito di adesione focale. Le fibre di stress contengono, oltre all’a., proteine quali la miosina, la tropomiosina, l’α-actinina, hanno perciò la funzione di ...
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Bioluminescenza
Franco Magni
di Franco Magni
Bioluminescenza
sommario: 1. Introduzione. 2. Distribuzione della bioluminescenza nel mondo vivente e struttura degli organi luminosi: a) Batteri e Funghi; [...] il lampo rapido può essere ancora ottenuto, si deve concludere che il lampo lento è il risultato dell'eccitazione delle fibre nervose, mentre il lampo rapido è dovuto all'eccitazione di strutture periferiche. Usando stimoli molto intensi (fino a 150 ...
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In biologia, gruppo di fattori di crescita (➔ fattore) che agisce sulle cellule nervose o sulle cellule gliali: si identificano le n. dell’NGF (nerve growth factor), del BDNF (brain derived neurotrophic [...] modificano proteine citoplasmatiche e nucleari. Tali proteine provocano l’attivazione di geni che presiedono alla crescita delle fibre nervose e ad altre funzioni cellulari oppure alla repressione di geni preposti al ‘suicidio’ della cellula tramite ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. L'evoluzione delle scienze biomediche nel Settecento
François Duchesneau
L'evoluzione delle scienze biomediche nel Settecento
Nella storia delle scienze, come [...] partire dal sangue da un lato, e dalla linfa e dal succo nervoso dall'altro; si generano così due tipi di fibre, carnose e membranose, elementi strutturali di due ampie aree tessutali che inglobano, da una parte, gli organi nervosi e sensibili, dall ...
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barocettore
Fiorenzo Conti
Recettore per la sensibilità alla pressione. I valori della pressione arteriosa sono mantenuti costanti da un insieme complesso di meccanismi che agiscono sul cuore, sul volume [...] dei vasi localizzati nel compartimento arterioso del sistema circolatorio (arco dell’aorta e seno carotideo, ventricolo sinistro). Le fibre afferenti raggiungono il ganglio nodoso o il ganglio petroso e quindi il nucleo del tratto solitario, che fa ...
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Nome dato da W. Waldeyer nel 1888 ai piccoli corpi intensamente colorabili, in genere di forma bastoncellare, visibili nel nucleo della cellula durante la mitosi. Secondo la teoria cromosomica, dimostrata [...] del centromero, che è considerato il centro cinetico del c. e corrisponde al punto in cui il c. si attacca alle fibre del fuso durante l’anafase, si distinguono: c. metacentrici o submetacentrici, con centromero in posizione mediana e submediana; c ...
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fibra
s. f. [dal lat. fibra]. – 1. a. In istologia, struttura microscopica o submicroscopica di tessuti animali, caratterizzata da forma allungata, da natura per lo più filamentosa, dotata di particolari qualità (resistenza, flessibilità,...
fibrato
agg. [dal lat. fibratus]. – Che presenta fibre o più genericam. venature: steli di marmo fibrati come vegetali (D’Annunzio). In araldica, attributo delle foglie con fibre di smalto diverso.