Paleonutrizione
Gabriella Spedini
Il tipo di alimentazione degli antenati dell'uomo attuale ha subito continue variazioni, che hanno comportato notevoli modificazioni dell'apparato masticatorio e sono [...] frequenti solo in seguito al modificarsi dell'alimentazione umana, che passa da cibi naturali e ricchi di fibre, per i quali era richiesta una masticazione prolungata a carattere molitorio-triturante con azione ripulente della superficie masticatoria ...
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Biopsia
Gaetano Thiene
Marialuisa Valente
Il significato letterale di biopsia (dal greco béoq, "vita", e çyiq, "vista") è osservazione di frammenti di organo o tessuto prelevati da un essere vivente. [...] interni, come quelli dell'apparato respiratorio e digerente, la biopsia viene effettuata con la guida dell'endoscopia a fibre ottiche, che permette di eseguire prelievi bioptici mirati, talora anche terapeutici, come è il caso delle polipectomie ...
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(o glucidi) Sostanze ternarie composte di carbonio, idrogeno e ossigeno, dette anche carboidrati perché molte di esse contengono idrogeno e ossigeno nelle stesse proporzioni dell’acqua. Dal punto di vista [...] molecole grandi e complesse. Sono i carboidrati più abbondanti in natura e si distinguono polisaccaridi vegetali (amidi e fibre) e polisaccaridi di origine animale (glicogeno). I polisaccaridi contenenti un unico tipo di zuccheri vengono chiamati ...
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MUTAGENESI
Luciana Migliore
La m. è il processo di alterazione dell'informazione genetica, sia a livello di singoli geni, sia a livello cromosomico, sia a livello di genoma; comprende anche l'insieme [...] cromosoma. Poiché l'alchilazione può avvenire su molti tipi di macromolecole, alle volte vengono interessate le fibre del fuso mitotico causando errori nella distribuzione dei cromosomi nelle cellule figlie. La fondamentale alterazione del patrimonio ...
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L'Ottocento: biologia. La chimica biologica
Johannes Büttner
La chimica biologica
Le nuove conoscenze sviluppate nel campo della chimica alla fine del Settecento, in particolare le scoperte dell'ossigeno [...] tra questi organi contrattili e gli altri tessuti. In questo modo riscontrò l'alto contenuto di azoto delle fibre muscolari. Grande interesse riscossero inoltre le sue indagini sistematiche su oltre 600 concrezioni animali e umane (calcoli vescicali ...
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suolo Superficie del terreno, in particolare, lo strato più superficiale di esso, formatosi in seguito all’alterazione del substrato roccioso per successive azioni fisiche, chimiche, biologiche da parte [...] sostanza organica presente nei s. (humus) si concentra prevalentemente nella parte più superficiale, dove si decompongono fibre vegetali e tessuti animali. L’humus costituisce, infatti, una miscela complessa e piuttosto stabile di sostanze organiche ...
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sodio Elemento chimico del gruppo dei metalli alcalini, scoperto nei sali da A.S. Marggraf nel 1758 e isolato come metallo da H. Davy nel 1807. Simbolo Na, numero atomico 11, peso atomico 22,9898; del [...] come mordente in tintoria, nella concia delle pelli al cromo, nella sterilizzazione delle acque e nella sbianca delle fibre tessili come anticloro, nella fabbricazione dei colori di anilina, come reagente nell’analisi volumetrica (iodometria; ➔ iodio ...
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Posizione sistematica. - Fisiologicamente i batterî sono un gruppo convenzionale di microrganismi, dotati di una singolare molteplicità e promiscuità di funzioni in parte vegetali o sintetiche, in parte [...] processi di demolizione organica che hanno da compiersi senza dannose azioni putrefattive; come nella macerazione delle fibre tessili, nella conservazione dei foraggi insilati, nella preparazione microbica dell'amido, nella maturazione dei formaggi ...
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NUCLEOPROTEIDI (XXV, p. 18; App. II, 11, p. 424)
Alessandro BALLIO
Un enorme numero di studî sperimentali è stato svolto nell'ultimo ventennio sui n. e in modo particolare sugli acidi nucleici, che dei [...] del DNA, non hanno risolto il problema della configurazione dell'RNA. Gli spettri di diffrazione eseguiti su fibre orientate di RNA sono troppo poco chiari per poter essere utilmente interpretati. Probabilmente col progredire delle indagini sui ...
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La cromatina e il controllo dell'espressione genica
Gianfranco Badaracco
Charlotte Kilstrup-Nielsen
Nicoletta Landsberger
Negli eucarioti, il DNA è organizzato nel nucleo in una struttura nucleoproteica [...] DNA linker (di connessione). Questa configurazione, nota anche come 'fibra da 10 nm' o 'collana di perle', rappresenta il primo reale struttura della cromatina condensata. L'organizzazione spaziale della fibra da 30 nm, per esempio, viene spiegata da ...
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fibra
s. f. [dal lat. fibra]. – 1. a. In istologia, struttura microscopica o submicroscopica di tessuti animali, caratterizzata da forma allungata, da natura per lo più filamentosa, dotata di particolari qualità (resistenza, flessibilità,...
fibrato
agg. [dal lat. fibratus]. – Che presenta fibre o più genericam. venature: steli di marmo fibrati come vegetali (D’Annunzio). In araldica, attributo delle foglie con fibre di smalto diverso.