Phylum di animali marini, quasi tutti planctonici, trasparenti, iridescenti, talvolta fosforescenti. Differiscono dai Celenterati, cui sono affini, per vari caratteri: mancanza di cellule urticanti e presenza [...] La mesoglea, o strato intermedio fra l’endoderma e l’ectoderma, ha un grande sviluppo, e contiene cellule stellate, fibre muscolari, e forse anche cellule nervose. La forma tipica può essere fortemente modificata. Le dimensioni possono variare da 4 ...
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Anatomia comparata e umana
Organo proprio dei Vertebrati forniti di mascella (Gnatostomi), destinato alla pressione e alla masticazione degli alimenti.
Si chiama d. anche l’apofisi che lega l’epistrofeo [...] la dentina (o avorio o sostanza eburnea), composta per circa il 70% da apatite e per il resto da fibre collagene, proteoglicani e glicoproteine. Nella dentina si trovano numerosi canalicoli che contengono i prolungamenti delle cellule madri della ...
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Fisica
In ottica, in generale, si chiama l. (o meglio, l. semplice) il sistema ottico centrato costituito da 2 diottri rifrangenti adiacenti, ambedue curvi oppure uno curvo e l’altro piano, cioè il sistema [...] connessioni della l. sono diverse: nei Mammiferi, e in genere in tutti gli Amnioti, dalla periferia della l. si dipartono fibre del cosiddetto legamento ciliare (zonula ciliare o di Zinn) che la tengono sospesa ai processi ciliari, ed è per effetto ...
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Mammella
Rosadele Cicchetti
Carlo Romanini
Donatella Rinaldo
La mammella (v. il capitolo Torace, Mammella) è un organo pari e simmetrico, che fa parte dell'apparato tegumentario e può essere considerato [...] perforanti anteriori e laterali dei nervi intercostali 2°-6°. Con le strutture vascolari, giungono alla ghiandola anche fibre simpatiche.
Procedendo dalla superficie in profondità, la mammella è costituita da una serie di strati sovrapposti: cute ...
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Regione anteriore del sistema nervoso centrale dei Vertebrati racchiusa nella scatola cranica, sede dei centri della sensibilità olfattiva, visiva, acustica, statica, nonché dei centri associativi, integrativi, [...] , organo di correlazione statica e motoria (presente come semplice banderella nei Ciclostomi), e ventralmente da fasci di fibre, che nei Mammiferi collegano la corteccia cerebrale con quella cerebellare (ponte di Varolio) e, nei Vertebrati inferiori ...
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In anatomia, osso lungo, pari, costituente, con l’ulna, lo scheletro dell’avambraccio. Rotando intorno all’asse della sua estremità superiore, fa compiere all’avambraccio e alla mano i movimenti di supinazione [...] espansioni che possono essere causa di cisti sinoviali. Nervo radiale Uno dei rami terminali del plesso brachiale, costituito da fibre provenienti dal VI, VII e VIII nervo cervicale; si dirige in basso, lateralmente e all’indietro fino alla piega ...
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Midollo osseo
Patrizia Vernole
Si chiama midollo osseo il tessuto molle emopoietico che è contenuto fra le trabecole nelle cavità delle ossa dei Vertebrati. Nell’uomo esso è pari a circa l’1,5% della [...] detto), riuniti in nidi o focolai, e da uno stroma di sostegno. Questo, a sua volta, è formato da esili fibre reticolari, da un’abbondante rete vascolare, da istiociti (o cellule reticolari) e da cellule adipose.
Il midollo rosso è il ...
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Forma natante, pelagica, caratteristica dei Celenterati. La m. presenta una tipica simmetria raggiata, in cui si distinguono 4 raggi principali (perradi) e, interposti fra questi, raggi secondari di diverso [...] è costituito, nelle m. craspedote, da un anello in posizione marginale, nelle m. acraspedote da un plesso di fibre che presenta ispessimenti periradiali e interradiali, consistenti in gruppi di cellule nervose in relazione con gli organi di senso ...
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Religione
Nella liturgia romana, insegna d’onore e di giurisdizione riservata al pontefice e agli arcivescovi metropoliti. Consiste in una striscia circolare chiusa, ornata di 6 piccole croci, che si fa [...] del p., situata dorsalmente al corpo striato, che rappresenta il principio del neopallio o neocortex, che riceve fibre di sensibilità somatica, a differenza dell’archipallio e del paleopallio. Questi rispettivamente corrispondono alla corteccia dell ...
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Evoluzione della socialità
Stefano Turillazzi
Mary Jane West-Eberhard
Gli Insetti sociali hanno un'importanza rilevante negli studi etologici e in quelli sull'evoluzione del comportamento sociale. [...] costruzione del nido influenzano l'architettura e, indirettamente, la socialità dei costruttori: per esempio, le Stenogastrine fanno uso di fibre legnose molto corte, impastate con saliva priva però di adeguate sostanze in grado di tenere insieme le ...
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fibra
s. f. [dal lat. fibra]. – 1. a. In istologia, struttura microscopica o submicroscopica di tessuti animali, caratterizzata da forma allungata, da natura per lo più filamentosa, dotata di particolari qualità (resistenza, flessibilità,...
fibrato
agg. [dal lat. fibratus]. – Che presenta fibre o più genericam. venature: steli di marmo fibrati come vegetali (D’Annunzio). In araldica, attributo delle foglie con fibre di smalto diverso.