Cellula connettivale, con nucleo di forma ovale e numerosi processi citoplasmatici, che elabora la sostanza fondamentale del tessuto connettivo. Lo stesso nome è dato anche a una cellula indifferenziata [...] dei f. deriva il fibroblastoma, tumore mesenchimale di solito benigno e privo di tendenza invasiva: può avere sede nelle meningi (meningioma aracnoideo o fibroblastico) o nelle guaine dei nervi periferici ( fibroblastoma perineurale). ...
Leggi Tutto
Glicoproteina presente sulla membrana cellulare (peso molecolare di circa 220.000), particolarmente abbondante nei fibroblasti. È un dimero costituito da due polipeptidi molto simili, legati fra loro a [...] livello delle estremità C-terminali da due ponti disolfuro; ognuna delle catene ha una lunghezza di 60-70 nm e uno spessore di 243 nm. Sono stati identificati 20 tipi diversi di catene di f., la cui diversità ...
Leggi Tutto
Proteina associata all’actina, coinvolta nelle transizioni gel-sol che si verificano durante il movimento cellulare. Numerosi tipi di cellule, quali le amebe, le cellule del sangue, le cellule embrionali, [...] i fibroblasti, le cellule cancerose e le cellule che crescono in coltura si muovono su un substrato per scorrimento del citoplasma, o strisciamento. Nell’ameba il citoplasma fluido della parte interna della cellula, l’endoplasma, fluisce dalla parte ...
Leggi Tutto
interleuchina-1 (IL-1)
Stefania Azzolini
Molecola di natura polipeptidica che induce e attiva risposte immunitarie. L’interleuchina è una citochina secreta da vari tipi cellulari: macrofagi, monociti, [...] cellule dendritiche, fibroblasti e cellule endoteliali. Inoltre è prodotta in risposta a infezioni batteriche, alla presenza di TNF (Tumor necrosis factor) e in seguito all’interazione delle cellule produttrici con linfociti T CD4 positivi. La IL-1 ...
Leggi Tutto
Proteina che, con la fimbrina, si lega all’actina per costituire l’asse portante dei microvilli. Il ruolo determinante della v. nel processo di formazione dei microvilli è stato dimostrato mediante esperimenti [...] nei quali il gene che codifica la v. è stato introdotto nei fibroblasti in coltura mediante trasfezione. I fibroblasti, che normalmente non presentano queste strutture, dopo la trasfezione iniziano a sintetizzare la v., sviluppando successivamente i ...
Leggi Tutto
Biologia
Tecnica usata nelle colture cellulari in vitro per la conservazione in azoto liquido (−170 °C) o in congelatori (−70 °C) delle linee cellulari; sono talvolta aggiunti glicerina o dimetilsolfossido [...] di cristalli di ghiaccio all’interno delle cellule. La tecnica è utilizzata per lo studio citobiochimico dei fibroblasti umani.
Tecnica
Nell’industria dei laterizi e dei prodotti ceramici, procedimento consistente nell’esporre l’argilla, dopo ...
Leggi Tutto
In genetica molecolare, sigla sia per l’enzima adenosindeamminasi sia per il gene che lo codifica. Nei Mammiferi l’enzima catalizza la degradazione (deamminazione) dei nucleosidi e nucleotidi, derivanti [...] derivati inosinici.
La carenza della sua funzione determina alterazioni biochimiche nei linfociti, nei globuli rossi e nei fibroblasti. Se entrambe le copie del gene che codifica l’ADA sono difettose, nelle cellule dell’individuo affetto ...
Leggi Tutto
Connettivo
Gabriella Argentin
Anna Paola Mitterhofer
Lorenzo Bonomo
Il nome di tessuto connettivo viene dato a un vasto gruppo di tessuti che presentano caratteristiche morfologiche diverse, ma che [...] di un'abbondante sostanza intercellulare, costituita da una componente amorfa, nella quale sono immerse cellule (fisse, come i fibroblasti e gli adipociti, o mobili, come i monociti, le plasmacellule e i linfociti), e da una componente fibrosa ...
Leggi Tutto
Neoplasie
FFrancesco Squartini e Luigi Califano
di Francesco Squartini e Luigi Califano
NEOPLASIE
Oncologia umana
di Francesco Squartini
sommario: 1. Introduzione. 2. Epidemiologia e frequenza: a) i [...] una malattia largamente diffusa.
Con la dimostrazione che il virus di Rous è in grado di determinare la trasformazione di fibroblasti in coltura, H. Temin e H. Rubin (v., 1958) realizzarono un sistema semplice ed essenziale per studiare il meccanismo ...
Leggi Tutto
Sostanza proteica , identificata nel 1957 da A. Isaacs e J. Lindemann, capace di interferire con lo sviluppo dei virus, inibendone la moltiplicazione nell’interno della cellula. È prodotta dalle cellule [...] in base a diversi caratteri. La prima distinzione si fonda sull’origine: α-i. (di provenienza leucocitaria), β-i. (da fibroblasti e leucociti), γ-i. (da linfociti T). Le singole subunità costitutive hanno peso molecolare oscillante fra 16 e 22 kD ...
Leggi Tutto
fibroblastico
fibroblàstico agg. [comp. di fibro- e -blastico] (pl. m. -ci). – 1. In petrografia, struttura f., varietà di struttura cristalloblastica, caratterizzata dalla preponderanza di cristalli ad abito fibroso. 2. In istologia, relativo...
fibroblasto
(o fibroplasto) s. m. [comp. di fibro- e -blasto (o -plasto)]. – In istologia, nome delle cellule del tessuto connettivo deputate alla formazione delle fibre e alla sintesi della maggior parte dei costituenti della sostanza intercellulare.