Filosofo tedesco (Rammenau, Lusazia sup., 1762 - Berlino 1814). Seguace della filosofia kantiana, e in particolare della sua teoria morale, intese costruire l'edificio sistematico del sapere su un principio [...] tutti ne fruiscano; lo stato pertanto interviene nella vita economica, tanto che si è parlato talora di un socialismo di stato fichtiano. L'azione dello stato è però soltanto un mezzo per l'attuazione della vita morale, sì che esso si estinguerebbe ...
Leggi Tutto
Scrittore tedesco (Perleberg 1935 - Amburgo 1986); cresciuto ad Amburgo, a questa metropoli è legata anche gran parte della sua esperienza di scrittore, essenzialmente volta alla descrizione di un mondo segnato dal crollo di ogni certezza e da una disperata ricerca di identità, personale e collettiva. Tale disorientamento trova espressione nel linguaggio esasperato dei suoi racconti (Der Aufbruch nach ...
Leggi Tutto
Filosofo (Jena 1796 - Stoccarda 1879). Figlio di Johann Gottlieb di cui pubblicò la raccolta completa delle opere; prof. (1836) a Bonn, poi (1842) a Tubinga, fu uno degli iniziatori del movimento filosofico che si disse del "teismo speculativo", perché, avversando il panlogismo e panteismo hegeliano, e appellandosi di nuovo ai diritti della conoscenza empirica, tornò a rivalutare il teismo cristiano. ...
Leggi Tutto
Filosofo (Marienburg, Prussia, 1761 - Rostock 1840). Fu scolaro di Kant e subì l'influsso di Fichte e di Salomone Maimon. Dal 1799 insegnò nell'univ. di Rostock. Nella sua più importante opera: Einzig [...] möglicher Standpunkt, aus welchem die kritische Philosophie beurteilt werden muss (1796), sostenne contro Kant che il molteplice sensibile (materia della sensazione) è, non meno dell'unità dell'oggetto, ...
Leggi Tutto
Teologo evangelico (Glückstadt, Schleswig-Holstein, 1789 - Kiel 1876). Allievo di K. L. Reinhold a Kiel e di Fichte a Berlino, prof. (1814) di teologia e di filosofia, nel 1825, alla morte di F. D. Schleiermacher, [...] gli succedette nella cattedra di Berlino. Fu esponente, insieme a K. I. Nitzsch e a A. Schweizer, della scuola teologica dello stesso Schleiermacher, il cui sentimentalismo religioso cercò di correggere ...
Leggi Tutto
Filosofo (Stadtlauringen, Baviera, 1876 - Zurigo 1956). Insegnò (1911-46) alla Technische Hochschule di Zurigo; socio straniero dei Lincei (1955). Influenzato dalla problematica di Fichte, sostenne l'impossibilità [...] invece il carattere di ricerca sempre aperta. Tra le opere ricordiamo: Kants Philosophie der Geschichte (1902); I. G. Fichte (1905); Fichtes Leben (1914); Die Freiheit des Willens und ihre Grenzen (1926); Vom Überzeitlichen in der Zeit (1954 ...
Leggi Tutto
Filosofo (Danzica 1788 - Francoforte sul Meno 1860). Studiò nelle univ. di Gottinga, Berlino e Jena; a Berlino ascoltò (1811) le lezioni di Fichte, ma non ne rimase entusiasta. Ripiegò, perciò, sullo studio [...] di Kant e di Platone, i due pensatori che avrebbero esercitato la maggiore influenza sulla formazione del suo sistema filosofico. Nel 1813 si addottorò, a Jena, col saggio Über die vierfache Wurzel des ...
Leggi Tutto
Filosofo e pedagogista (Beilstein, Heilbronn, 1766 - Monaco di Baviera 1848). Dal 1793 prof. di filosofia e teologia nell'univ. di Jena dove pubblicò, prima da solo, poi con Fichte, Das philosophische [...] Monaco, attuò (1816-29) una importante riforma dei ginnasî bavaresi. Come filosofo seguì prima Kant e poi Fichte; come pedagogista (particolarmente nell'opera Der Streit des Philanthropismus und Humanismus, 1808), si ricollegò al neoumanesimo tedesco ...
Leggi Tutto
Filosofo (Meuselwitz 1770 - Hildburghausen 1848). La sua tesi (nel saggio Ueber die Entwicklung des Begriffs der Religion, 1798) della irreligiosità della filosofia trascendentale portò prima all'allontanamento [...] dall'insegnamento universitario di Fichte, che aveva avuto maestro all'univ. di Jena, e in seguito dello stesso Forberg. ...
Leggi Tutto
Filosofo tedesco (Blaubeuren 1761 - Mergelstetten 1808). Autore di un Grundriss der ersten Logik (1800), in cui, contro la distinzione kantiana del fenomenico dal noumenico, esigeva una legge razionale [...] principio unico della realtà soggettiva e di quella oggettiva. L'opera, avversata da Fichte e da Schelling e sostenuta da Reinhold, suscitò discussioni. ...
Leggi Tutto
fichtiano
〈fih’t-〉 agg. e s. m. (f. -a). – Relativo al filosofo ted. Johann Gottlieb Fichte (1762-1814), e al suo pensiero: la filosofia f.; la concezione f. delo Stato; come sost., seguace delle dottrine filosofiche di Fichte.
non io
nón io (o nón-io) locuz. usata come s. m. – Termine filosofico (ted. Nicht Ich) usato da Fichte per indicare tutto ciò che viene pensato come dato o esistente fuori dell’io, come diverso e opposto a esso; nella filosofia di Fichte il...