Filosofo (Düsseldorf 1743 - Monaco 1819). Studioso non accademico, strinse rapporti con i maggiori esponenti della cultura tedesca dell'epoca (J.W. von Goethe, J.G. Herder, J.G. Hamann, 1730-1788, G.E. [...] esattezza nel dialogo D. Hume über den Glauben, oder Idealismus und Realismus (1787), e nei successivi: Sendschreiben an Fichte (1799); Über das Unternehmen des Kriticismus, die Vernunft zu Verstand zu bringen (1801). Poi pubblicò il saggio Von ...
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Geodiritto
Natalino Irti
Prima nozione di geodiritto
Il termine designa lo studio delle relazioni tra norma giuridica e punti dello spazio. È stato introdotto in Italia, se non ci s'inganna, soltanto [...] -misura dell'economia torneremo più innanzi; ne bastino ora un accenno e un preannuncio.
La concezione monistica di J.G. Fichte
Fra i pensatori, che primi colsero il dissociarsi di sfera politico-giuridica e ambito economico, un posto d'onore spetta ...
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Potere insito nell’uomo di scegliere e realizzare un comportamento idoneo al raggiungimento di fini determinati.
La v. costituisce già nell’antichità uno dei principali problemi filosofici, soprattutto [...] analisi, tale facoltà possegga l’attributo della libertà. Un ruolo centrale esplica la v. nel sistema filosofico di J.G. Fichte che, muovendo dal kantiano primato della ragion pratica sulla ragion pura, pone la v. libera, l’Io pratico kantiano, alla ...
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realtà Qualità e condizione di ciò che esiste effettivamente e concretamente.
Filosofia
La nozione di r. è legata al problema tipicamente moderno dell'esistenza del mondo esterno. A partire da R. Descartes [...] di un Io puro che pone sé stesso e l'oggettività come ciò che a lui si contrappone (J.G. Fichte), o identificandola con il processo di autorealizzazione dello Spirito (G.W.F. Hegel). Nel pensiero contemporaneo la specifica questione metafisica ...
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Nel linguaggio della filosofia e delle teorie delle arti, imitazione.
Con il concetto di μίμησις Platone designa la somiglianza delle cose empiriche all’idea che ne costituisce il tipo universale (➔ metessi); [...] di m. che sarà fatta propria dalla filosofia romantica dell’arte, dai fratelli Schlegel fino a W. von Humboldt e a J.G. Fichte. Nel 20° sec. la nozione di m. è stata oggetto di importanti studi, tra cui quelli di E. Auerbach, sulla m. in letteratura ...
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VERRA, Valerio
Giacinta Spinosa
Storico della filosofia, nato a Cuneo il 19 febbraio 1928. Dal 1964 professore di Storia della filosofia nella facoltà di Magistero dell'università di Trieste, dal 1968 [...] , 1963; Mito, rivelazione e filosofia in J.G. Herder e nel suo tempo, 1966), ma anche F. Schlegel, J.G. Fichte, F.W.J. Schelling. Gli studi sull'ambiente postkantiano e romantico sono alla base di un'articolata ricostruzione interpretativa dell'opera ...
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Estetica
Elio Matassi
di Elio Matassi
Estetica
sommario: 1. Estetica e filosofia dell'arte. 2. Estetica e compensazione. 3. Estetica e senso comune. 4. Estetica ed epistemologia. 5. L'estetica oltre [...] , con il movimento dei fini storici della filosofia trascendentale proprio nell'aspetto in cui essa si mostra più carente. Fichte, d'altro canto, considera, in maniera conseguente, l'estetica come lo strumento di tale movimento, da cui la perdita ...
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FALCO, Francesco
Mauro Di Lisa
Nacque a Savigliano (Cuneo) il 16 marzo 1830 da Luigi e da Maria Franco. Rimasto in tenera età orfano di entrambi i genitori, fu affidato alle cure del notaio Giuseppe [...] ) ricorderà di aver studiato con Fr. Th. Vischer a Tubinga: qui probabilmente poté seguire anche i corsi di J. H. Fichte, il cui teismo speculativo costituisce una delle principali fonti d'ispirazione dei suoi primi scritti. Ma fu tutta la cultura ...
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FAZIO-ALLMAYER, Vito
Francesco M. Biscione
Nacque a Palermo il 21 nov. 1885 da Giuseppe Emanuele Fazio (originario di Alcamo, già ufficiale garibaldino, conservatore del Museo nazionale di Palermo) [...] del confronto con la filosofia classica specie tedesca (non più Marx quanto Hegel e, soprattutto per Gentile, Kant e Fichte) -, dall'altro la personalità del Gentile, conosciuto nel 1908, con il. quale il F. strinse presto una fervida amicizia ...
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Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, [...] S. regola dunque la vita economica secondo un criterio di giustizia. In una fase di ripensamento della sua teoria politica Fichte, pur lasciando immutate le strutture del suo S., ha a esse sovrapposto un nuovo potere, un potere straordinario avente ...
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fichtiano
〈fih’t-〉 agg. e s. m. (f. -a). – Relativo al filosofo ted. Johann Gottlieb Fichte (1762-1814), e al suo pensiero: la filosofia f.; la concezione f. delo Stato; come sost., seguace delle dottrine filosofiche di Fichte.
non io
nón io (o nón-io) locuz. usata come s. m. – Termine filosofico (ted. Nicht Ich) usato da Fichte per indicare tutto ciò che viene pensato come dato o esistente fuori dell’io, come diverso e opposto a esso; nella filosofia di Fichte il...