Scrittore tedesco, nato a Perleberg (Prignitz) il 31 marzo 1935, morto ad Amburgo l'8 marzo 1986. A questa città sono legate le sue fondamentali esperienze e in essa F. ambienta la maggior parte delle [...] redatti in stesura pressoché definitiva alcuni volumi, in parte pubblicati postumi (Hotel Garni, 1987; il saggistico Homosexualität und Literatur, i, 1987; Eine glückliche Liebe, 1988).
Bibl.: W. von Wangenheim, H. Fichte, Monaco 1980; AA.VV., H ...
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Scrittore tedesco (Perleberg 1935 - Amburgo 1986); cresciuto ad Amburgo, a questa metropoli è legata anche gran parte della sua esperienza di scrittore, essenzialmente volta alla descrizione di un mondo segnato dal crollo di ogni certezza e da una disperata ricerca di identità, personale e collettiva. Tale disorientamento trova espressione nel linguaggio esasperato dei suoi racconti (Der Aufbruch nach ...
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Dottrina che si caratterizza per la totale negazione dei valori e dei significati elaborati dai diversi sistemi filosofici.
Il n. nella filosofia tedesca
Il termine (nella forma ted. Nihilismus) comparve [...] del 18° sec. nel corso di polemiche sull’esito della filosofia kantiana ed entrò ampiamente in circolazione con il Sendschreiben an Fichte di F.H. Jacobi del 1799, dove è usato per indicare la conclusione necessariamente assurda e distruttiva di ogni ...
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filosofia Si dice dell’attività di una funzione conoscitiva, in quanto si presenta del tutto indipendente dalle altre. In tal senso il termine era già usato nel 16° secolo. I. Kant diede al concetto un [...] conoscenze a priori o trascendentali (➔) cui non sia mescolato assolutamente nulla di empirico. In questo stesso senso J.G. Fichte contrappose un Io p. incondizionato a un Io empirico, determinato dall’esperienza. R. Avenarius verso la fine dell ...
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Vescovo e poeta svedese (Kyrkerud, Värmland, 1782 - Östrabo, Malmö, 1846); professore d'estetica a Lund (1810), accademico di Svezia (1818), goticista come E. G. Geijer, mosso da interessi filologico-letterarî [...] e solenne sentita come espressione simbolica della tradizione nazionale, il pathos patriottico ispirato all'idealismo di Kant e di Fichte e alimentato dalle guerre napoleoniche (l'odio e poi il culto napoleonico è presente in liriche come Det eviga ...
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Scrittrice, nata a Pecetto Torinese il 12 ottobre 1877. Docente di lingua e letteratura tedesca nel liceo scientifico e nell'università di Torino, nel 1929 fu dispensata dall'insegnamento per attività [...] studî originali su Carolina Schlegel (Bari 1919), e Bettina Brentano (ivi 1927!, e con numerose, attente traduzioni da Lessing, Fichte, Nietzsche, Hebbel, Goethe, ecc. Ha scritto inoltre alcuni romanzi e novelle (Quando non si sogna più, Milano 1920 ...
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Filosofo e storico della letteratura (Pförten, Lusazia, 1806 - Halle 1884), prof. nell'univ. di Berlino (1833-34), poi di Halle (1834). Socio straniero dei Lincei (1880). Dedicatosi prima a studî storici [...] sistema hegeliano dal punto di vista del teismo speculativo, quale allora era sostenuto in Germania anche da I. H. Fichte e Ch. H. Weisse. Continuò inoltre a occuparsi di Shakespeare (Geschichte Shakespeares und seiner Dichtung, 1866) e di problemi ...
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Diplomatico e scrittore tedesco (Düsseldorf 1785 - Berlino 1858). Dopo aver prestato servizio nell'esercito austriaco e in quello russo, entrò nella diplomazia prussiana. Accompagnò il cancelliere Hardenberg [...] (1823). Ebbe nella moglie (dal 1814) Rahel nata Levin (Berlino 1771 - ivi 1833) un'intelligente collaboratrice, nota anche per il suo salotto berlinese, ricercato ritrovo di letterati ed artisti (Fichte, Fouqué, Schleiermacher, Chamisso, Heine). ...
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Poeta e drammaturgo danese (Copenaghen 1779 - ivi 1850). Fu il massimo esponente del romanticismo scandinavo, rinnovatore della letteratura danese e il suo poemetto Guldhornene («I corni d'oro», 1802, [...] schilleriana Hakon Jarl (1805), viaggiò a lungo in Germania, Francia e Italia, dove conobbe fra gli altri Goethe, Tieck, Fichte, Madame de Staël e Thorvaldsen. A questo periodo risalgono le tragedie Baldur hin gode («Baldur il buono») e Palnatoke ...
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MAGGIORE, Giuseppe
Stefano Zappoli
Nacque il 17 luglio 1882 a Palermo, terzo dei sei figli di Filippo, medico assai noto in città, e di Giuseppina Mucoli. Dopo aver frequentato il liceo Vittorio Emanuele, [...] . 1990, ad ind.; B. Croce, Lettere a G. Gentile, a cura di A. Croce, Milano 1981, ad ind.; C. Cesa, Introduzione a Fichte, Roma-Bari 1994, p. 211; R. De Forcade, Tomasi di Lampedusa, G. M. e l'operazione "antigattopardo", in Otto/Novecento, XIX (1995 ...
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fichtiano
〈fih’t-〉 agg. e s. m. (f. -a). – Relativo al filosofo ted. Johann Gottlieb Fichte (1762-1814), e al suo pensiero: la filosofia f.; la concezione f. delo Stato; come sost., seguace delle dottrine filosofiche di Fichte.
non io
nón io (o nón-io) locuz. usata come s. m. – Termine filosofico (ted. Nicht Ich) usato da Fichte per indicare tutto ciò che viene pensato come dato o esistente fuori dell’io, come diverso e opposto a esso; nella filosofia di Fichte il...