Ricettacolo allargato o a coppa, carnoso, dell’infiorescenza di alcune Moracee (per es., fico). Si chiama i. anche il ricettacolo allargato di certe Asteracee (per es., girasole). ...
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In botanica, fiore d., che ha i suoi antofilli ordinati a spirale, di cui gli esterni sono diversi dagli interni (per es., fico d’ India), oppure fiore che ha gli antofilli in 2 o più verticilli; i filli [...] possono essere uguali fra di loro: tepali (fiore omeoclamide, per es. Gigliacee), oppure disuguali: sepali e petali (fiore eteroclamide, per es. stramonio) ...
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Complesso di frutti derivati dai fiori di un’infiorescenza; il termine si usa in particolare se il complesso simula un frutto semplice, per es. gelso e il fico. L’i. si diversifica dal frutto multiplo, [...] perché in questo i singoli frutti derivano da altrettanti pistilli di un unico fiore, come la mora del rovo ...
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zigomorfo In botanica, si dice di apparato od organo che si può dividere in due metà specularmente uguali soltanto con un piano di simmetria; per es., le foglie di fico, i fiori delle Orchidacee. La simmetria [...] z. viene considerata come frutto di una ulteriore evoluzione rispetto alla simmetria raggiata, o actinomorfa, a cui si contrappone ...
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(o cladofillo) Metamorfosi del fusto di alcune piante, che si appiattisce e si espande assumendo aspetto e funzioni di una lamina fogliare. Per es. nel pungitopo (Ruscus aculeatus) e nel fico d’india (Opuntia [...] ficus-indica) ...
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In botanica, produzione di un frutto non preceduta dalla fecondazione degli ovuli contenuti nell’ovario; i frutti partenocarpici sono apireni, cioè privi di semi, o con semi sterili. La p. in certe specie [...] (uva di Corinto, fico ecc.) è determinata da cause interne, per es., granelli pollinici il cui tubetto non raggiunge l’ovulo o che pur rimanendo a contatto con lo stigma non germinano, mentre in altre specie è indotta da agenti esterni; mezzi ...
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botanica Porzione apicale del peduncolo fiorale, sovente espansa e variamente sagomata per consentire l’inserzione del fiore. Il r. può essere concavo o convesso, appiattito o rigonfio, quando è incavato [...] avvenuta, il r. diventa carnoso e forma una parte del frutto, come per es. nella fragola, nel melo, nel fico. zoologia R. seminale Annesso dell’apparato riproduttore o genitale femminile di alcuni gruppi di Metazoi (in genere in rapporto con l ...
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Botanica
Complesso delle parti del fiore che rimangono dopo la fecondazione e contribuiscono a propagare la pianta per mezzo dei semi; è presente soltanto nelle piante Fanerogame, perciò dette anche Spermatofite. [...] nei f. delle rose e della fragola), da antofilli o da brattee; vi rientrano anche varie infruttescenze, come quelle del fico e del gelso.
Un’ulteriore classificazione, basata sui concetti di H. Winkler, distingue i f. in aggregati (derivanti da più ...
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(o lattice) In botanica, succo lattiginoso, bianco o colorato, secreto dai canali laticiferi di molte piante. Ha composizione chimica estremamente complessa, variabile da specie a specie e incostante [...] tipo laccasi di Rhus vernicifera ecc.) e che possono anche avere azione proteolitica (papaina di Carica papaia, enzimi del l. di fico, euforbie ecc.). Il più diffuso e caratteristico contenuto del l. è dato dagli idrocarburi, come le resine (per es ...
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fico-
[dal gr. ϕῦκος «alga»; lat. scient. phyco-]. – Primo elemento di parole composte della terminologia scientifica (come ficologia, ficocianina, ecc.), nelle quali significa «alghe» o indica relazione con le alghe.
-fico
[dal lat. fĭcus, dallo stesso tema da cui facĕre «fare»]. – Secondo elemento, atono, di voci derivate dal latino (come benefico, munifico, ecc.), o formate modernamente sul modello latino (come immaginifico, prolifico, ecc.), nelle quali...