Guido da Pisa
Francesco Mazzoni
Frate carmelitano, uomo di lettere, commentatore dantesco, nato a Pisa nella seconda metà del Duecento e vissuto oltre i primi decenni del sec. XIV; autore, oltre che [...] e a valutazioni critiche, ci dice che con l'Expositio si veniva instaurando una nuova valutazione della Commedia: fideisticamente intesa e definita, sul piano interpretativo, come una visionaria profezia, ma nello stesso tempo, nel formarsi di un ...
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(X, p. 55; App. I, p. 409; II, I, p. 573; III, I, p. 361; IV, I, p. 420)
Ripartizione amministrativa. − Il riordinamento amministrativo del 1980 ha ridotto le 25 province precedenti a 12 regioni e un'area [...] anni successivi Pinochet dovette affrontare una crescente mobilitazione popolare.
Per lungo tempo l'opposizione manifestò un'attesa quasi fideistica circa l'imminente crollo del regime. Durante i primi anni, le forze che facevano capo a UP cercarono ...
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Diritto
Fabio Alonzi
Raffaella Bonsignori
Il diritto può essere definito, in estrema sintesi, come un insieme di previsioni normative che, supportato da un adeguato apparato sanzionatorio, tende a [...] del sistema. La seconda metà del 18° secolo è un periodo di intensa passione civile segnato dalla convinzione quasi fideistica della necessità di mutare ogni fondamento della convivenza umana, anche mediante un uso razionale e mirato della giustizia ...
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intelletto
Cesare Vasoli
D. usa questa parola in sensi diversi, sempre però legati al lessico filologico e teologico scolastico e al suo particolare carattere dottrinale e speculativo. Talvolta, infatti, [...] " di Aristotele, supremo e assoluto interprete della ragione umana, è invece del tutto libero da ogni preoccupazione fideistica quando affronta il tema dell'i., sul fondamento dei classici testi aristotelici e degl'interpreti greci. Concordando con ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Pietro Giannone
Girolamo Imbruglia
Autore dell’Istoria civile del regno di Napoli (1723) e del Triregno, pubblicato postumo perché requisito dal papato, Pietro Giannone morì in carcere nel 1748, vittima [...] e poté presentare come spinoziana la propria storia, nella quale risolveva l’ispirazione scettica di Michel de Montaigne e quella fideistica di Pascal. E difatti l’opera si concludeva con il capitolo Che ancor oggi fra le cose desiderate debba ...
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Modernità
Giorgio De Vincenti
La modernità nel cinema
Il concetto di m. applicato al cinema è stato a lungo sinonimo di modernizzazione: il cinema è l'arte moderna per eccellenza in quanto si basa su [...] stessa di conoscere, invera nel suo proprio dominio la condizione culturale della m., la caduta di ogni fideistica certezza, il dissolvimento di 'tutto ciò che è solido'.
Bipolarità riproduzione/metalinguaggio: Zavattini e Pasolini
Si può ...
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Nazione
Emilio Gentile
(XXIV, p. 470)
Un mondo di nazioni
Durante il 20° secolo, la n., lo Stato nazionale e il nazionalismo, creazioni della civiltà europea, sono divenuti un fenomeno universale. Infatti, [...] del cittadino, per forgiare un 'uomo nuovo', concepito secondo i canoni della cultura marziale e della militanza fideistica. Il nazionalismo totalitario, di conseguenza, trattava e perseguitava come nemici della n. i cittadini che, pur facendone ...
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Concetti, problemi e ideali di Norberto Bobbio
sommario: 1. Il problema della definizione. 2. Pace negativa e positiva. 3. La pace come valore. 4. L'ideale della pace perpetua. 5. Pacifismo istituzionale [...] la guerra come male necessario, la guerra come male apparente, per non parlare, in una concezione teologica e fideistica persistente, pur durante la grande stagione della filosofia razionalistica, della guerra come castigo divino. A queste concezioni ...
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Costantino e il diritto canonico moderno
Da Marsilio in poi
Diego Quaglioni
A Dante, Marsilio, Ockham e più in generale alla trattatistica De potestate papae che si sviluppa nei primi decenni del Trecento [...] solo ipotetica, l’affermazione della pari divina derivazione dell’imperium e del sacerdotium, con una curiosa e fideistica presunzione ex silentio (il silenzio di Dio): «praesumendum est quod si non valuisset, Deus fidelibus inspirasset ut ...
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Demagogia
Luciano Canfora e Giorgio Fedel
Nel mondo antico e moderno
di Luciano Canfora
Nel mondo antico e moderno Invano si cercherebbe una chiara e univoca indicazione del significato negativo del [...] a intensificare la spinta all'azione (Lomas); chi considera l'emotività indotta dal linguaggio demagogico come la causa dell'adesione fideistica a capi, a valori e a posizioni politiche (Weber, Michels, Shils), e chi fissa nella base emotiva dell ...
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fideista
s. m. e f. [dal fr. fidéiste] (pl. m. -i). – Assertore o seguace del fideismo, e in genere chi antepone la fede alla ragione; per estens., chi segue con fede cieca una dottrina. Anche agg., con lo stesso sign. di fideistico: correnti...
fideistico
fideìstico agg. [der. di fideismo] (pl. m. -ci). – Relativo a fideismo, che ha carattere di fideismo (in senso proprio ed estens.): correnti, teorie f.; atteggiamento fideistico. ◆ Avv. fideisticaménte, con atteggiamento fideistico,...