SACRIFIZIO (da sacra facere "compiere l'azione sacra"; ted. Opfer)
Ambrogio BALLINI
Giuseppe RICCIOTTI
Nicola TURCHI
Nella sua più comprensiva accezione il sacrifizio è quell'atto religioso mediante [...] peccati del popolo e che poi faceva subito condurre via da un uomo lì pronto che doveva abbandonarlo in un luogo deserto e , che si era tolto la corona all'annunzio della morte delfiglio datogli mentre faceva un sacrifizio, se la ripose in capo ...
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MESSIANISMO
Yoseph COLOMBO
Alberto VACCARI
. Parola e concetto proprî delle religioni ebraica e cristiana, punto centrale d'intesa insieme e di opposizione fra di esse; d'intesa sul fondo comune dei [...] nato un pargolo, ci fu largito un figlio; sulle spalle ha le insegne del potere e ha nome: ‛Meraviglioso ideatore ancora leggiamo il deserto cangiato in giardino, data la vista ai ciechi, l'udito ai sordi, la favella ai muti, l'agilità del cervo agli ...
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PASQUA
Giuseppe RICCIOTTI
Alberto PINCHERLE
Lucio GIALANELLA
. La Pasqua ebraica. - Nome. - Il nome della Pasqua è in ebraico pesah, diventato nell'aramaico-giudaico pisḥā (siriaco peṣḥā), che poi [...] una seconda coppa di vino. Allora, alla domanda convenzionale fatta dal figliodel capo di famiglia o da un altro degli astanti circa il significato passaggio del Mar Rosso, l'agnello pasquale e la colonna di fuoco che guidò gli Ebrei nel deserto. Ma ...
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MILTON, John
Gian Napoleone Giordano Orsini
Poeta inglese, nato il 9 dicembre 1608 a Londra, dove suo padre, John Milton (v.), era stato costretto ad emigrare e ad esercitare una professione, quella [...] moglie, le tre figlie. L'ultimo discendente del M. fu Elisabetta Foster (figlia della più giovane delle figlie di M. Deborah), Riguadagnato, in quattro libri, narra la tentazione di Cristo nel deserto e la sua vittoria sul demone. Lo stile è assai ...
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ISAIA
Giuseppe RICCIOTTI
Alfredo VITTI
. Profeta d'Israele, a cui è attribuito il libro dello stesso nome che occupa il primo posto nell'odierno canone ebraico della Bibbia fra i cosiddetti Profeti [...] ; fu marito di una sola donna, da cui ebbe almeno due figli, ai quali impose nomi che alludevano alle sue vedute profetiche (cfr. occasione della presa di Asdod (v. sopra), Babilonia (Desertodel mare), Edom (Duma), Arabia (La steppa), Gerusalemme ...
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SALMI e salmodia
Giuseppe RICCIOTTI
Giulio Cesare PARIBENI
Si chiamano salmi alcune composizioni poetiche ebraiche contenute sia isolatamente in varie parti . della Bibbia (ad es., in Deuteronomio, [...] morte delfiglio?"; ‛al shoshannīm "sopra i gigli"; ‛al-yōnath 'elem reḥoqīm "su colomba del silenzio dei attribuisce la composizione, ad es. "Salmo, di David, quando era nel deserto di Giuda" (Salmo LXIII); oppure soltanto con un nome d'autore, ad ...
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MORMONI
Stefano La Colla
. Nome comunemente dato agli appartenenti alla nordamericana Chiesa di Gesù Cristo dei Santi dell'ultimo giorno (Church of Jesus Christ of Latter-day Saints), fondata da Joseph [...] di 1700 chilometri.
La nuova sede prescelta si presentava come un deserto arido e aspro, inadatto a qualsiasi coltura: ma i mormoni, i dissidenti, che si erano raggruppati intorno al figliodel profeta, si affrettarono a profittare dell'occasione ...
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TINTORETTO
Mary Pittaluga
. Iacopo Robusti, detto il T., pittore, nacque in Venezia nel 1518/1519, morì ivi il 31 maggio 1594. Giovinetto, entrò nella bottega di Tiziano, dove rimase, pare, pochissimo. [...] Guarigione del paralitico; venivano ora collocati il S. Rocco risana gl'infermi e il S. Rocco visitato dalle fiere nel deserto. Nel Allegorie di virtù, S. Agnese resuscita il figliodel prefetto, Presentazione al tempio); la Deposizione, proveniente ...
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GIUDEA (A. T., 88-89)
Roberto ALMAGIA
Raimondo Bacchisio MOTZO
Nome storico, rimasto tuttavia nell'uso fino al presente, col quale si designa la parte meridionale dell'altipiano interno della Palestina [...] cosiddetto deserto di Giuda, quasi inaccessibile specialmente a sud, rifugio di eremiti nei primi tempi del cristianesimo in tutto la volontà dei Romani. Altre rivolte di Aristobulo e delfiglio Alessandro furono soffocate dai Romani (56, 55 a. C.). ...
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SANTUARIO
Franz Rudolf MERKEL
Arnaldo BERTOLA
Sono chiamati santuarî alcuni luoghi considerati sacri perché vi si è rivelata e vi è riconosciuta presente una potenza superiore, alla quale viene ivi [...] e da alberi, sorgenti scaturite nel deserto) o a impressionanti esperienze personali (audizioni famiglia fungeva da sacerdote del fuoco e i suoi figli (i flamines) lo attizzavano. Il fuoco del focolare fu l'oggetto del più antico culto familiare ...
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padre
(ant. patre) s. m. [lat. pater -tris]. – 1. a. Uomo che ha generato uno o più figli, considerato rispetto ai figli stessi: essere, diventare p.; p. di molti figli; o anche nei rapporti umani, affettivi e sociali relativi al ruolo di...
voce
vóce s. f. [lat. vox vōcis]. – 1. Serie o insieme di suoni articolati emessi dall’uomo (v. fonazione), o di suoni inarticolati emessi da varî animali (o anche dall’uomo), alla cui produzione concorrono fondamentalmente, soprattutto nell’uomo,...