I cattolici e il consenso politico dopo la fine della Democrazia cristiana
Sergio Apruzzese
Il tramonto della Democrazia cristiana e l’inizio della diaspora cattolica
Il partito che è stato di Alcide [...] nella vita del paese, di un’ideologia dellaviolenza e della morte che non conosce regole da rispettare. , storia e sociologia di un nuovo soggetto politico, Roma 1993. Cfr. anche Figli di un benessere minore. La Lega 1979-1993, a cura di G. De ...
Leggi Tutto
Realismo
Corrado Maltese
Mario Verdone
di Corrado Maltese e Mario Verdone
REALISMO
Realismo e neorealismi di Corrado Maltese
sommario: 1. Il realismo e le sue varianti: a) gli estremi concettuali del [...] i conflitti, sia nei tempi che nelle forme, l'orrore e la violenza, la morte e il male, la follia e la falsità, il ributtante Roma si sentiranno figlidella stessa patria, anche se parlano soltanto inglese o russo. Il negro dell'episodio napoletano di ...
Leggi Tutto
La questione giovanile: fra oratori, associazioni, movimenti. Dal 1861 alla fine del secolo XX
Luciano Caimi
All’indomani dell’Unità nazionale, nella Chiesa italiana, zeppa d’inquietudini per i sempre [...] adulti immigrano nella nostra città, sono pochi quei figli del popolo che non abbiano fatto almeno per qualche fatti del 1931, avevano assunto esplicita difesa degli oratoriani vittime delleviolenze fasciste. A ogni modo, la presa di distanza dalla ...
Leggi Tutto
SOCIETÀ SEGRETE
Gianfranco Pasquino e Francesco Montessoro
1. Le società segrete in Occidente di Gianfranco Pasquino
2. Le società segrete in Cina di Francesco Montessoro
Le società segrete in Occidente
di [...] l'appunto, alla lotta degli 'illuminati' contro i 'figlidelle tenebre'. Fondato da un professore austriaco di diritto canonico, segretezza dei rituali, dalla propensione all'uso dellaviolenza, dall'impenetrabilità e dalla coesione tipiche di ...
Leggi Tutto
Costantino e le crociate
L’eredità costantiniana nella costruzione dell’ideologia delle crociate
Fabrizio Mandreoli
Molti sono gli intrecci esistenti dopo il Mille tra la figura e il mito di Costantino [...] uomini e da Dio sia il Figlio di Dio implica una ricomprensione profonda di molte rappresentazioni religiose di Dio121, del suo rapporto con l’uomo e del mondo nel suo complesso. La croce si pone come rifiuto dellaviolenza del potere da parte del ...
Leggi Tutto
La cultura figurativa nell’età costantiniana
Il gusto e i valori di una nuova epoca
Fabio Guidetti
Come in molti altri ambiti della storia politica e culturale di Roma, anche per quanto riguarda l’arte [...] del potere e dellaviolenza fisica appena addolcita dalle allusioni amorose che ornano le soglie delle tre esedre.
la severa formazione guerriera e umana, grazie alla quale il figlio di Peleo sarà in grado di compiere imprese immortali13. Soprattutto ...
Leggi Tutto
Il calcio: un fenomeno non solo sportivo
Alessandro Cavalli
Antonio Roversi
Un'antica festa crudele
Nella fisicità naturale del corpo umano i piedi, destinati all'equilibrio e al movimento, sono governati [...] un'accresciuta sensibilità nei confronti dell'uso dellaviolenza in un ambito specifico della vita civile di quel paese, cui sono impegnati i loro figli, si comportano come tifosi scatenati: se la prendono a seconda delle occasioni con l'allenatore, ...
Leggi Tutto
Il clero novatore
Bruna Bocchini
Il termine ‘novatore’ si trova utilizzato prevalentemente in relazione alla crisi modernista, per indicare sacerdoti, religiosi e laici che partecipavano alle istanze [...] sconcerto, come uno strumento per superare certi modelli di violenza diffusi. Inoltre egli era un patriota convinto e ‘guelfo’ di ricostruzione cristiana della società, con il rifiuto di ciò che i «figlidella ragione» hanno prodotto contro la ...
Leggi Tutto
Costantino e la letteratura
Teatro, poesia, narrativa, saggistica (1890-2010)
Alberto Godioli
L’immagine di Costantino nella letteratura del Novecento è un argomento quasi del tutto inesplorato. I pochi [...] alludere alle contemporanee legittimazioni ideologiche dellaviolenza.
Il poemetto di Roversi si Große, Berlin 1925, p. 10.
14 «“Il mio regno non è di questo mondo”! O figlio, / dammi un dio per questo mondo» (ivi, p. 12); «Conosco Gesù Cristo / dalla ...
Leggi Tutto
L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] più inclinati sull’analisi della crisi dei padri e delle madri e sul duro scontro generazionale con i figlidella contestazione e del vita che nel linguaggio resiste a ogni distruzione e violenza, nelle sue infinite revisioni e variazioni di forma e ...
Leggi Tutto
sangue
sàngue s. m. [lat. sanguis -ĭnis e sanguĕn -ĭnis; accus. sanguĭnem e anche sanguem]. – 1. a. Liquido organico, opaco, viscoso, di colore rosso (rosso vivo il sangue arterioso, rosso scuro il venoso) che, sotto l’impulso dell’attività...
abuso1
abuṡo1 s. m. [dal lat. abusus -us, der. di abuti «abusare», part. pass. abusus]. – 1. Cattivo uso, uso eccessivo, smodato, illegittimo di una cosa, di un’autorità: a. del vino, del fumo, degli alcolici; fare a. di farmaci, di tranquillanti;...