PIVANO, Fernanda
Enrico Rotelli
PIVANO, Fernanda. – Nacque a Genova il 18 luglio 1917. Il padre, Newton Riccardo (1881-1963), era agente di cambio e direttore dell’Istituto italiano di credito marittimo, [...] 1891-1978), era figlia di Elisa Boggia e dello scozzese Francis Smallwood, tra gli iniziatori della Berlitz School in violenza cominciarono a diffondersi anche in Italia, dando vita a manifestazioni antimilitariste nelle piazze principali delle ...
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CENCI, Beatrice
Luigi Caiani
Nacque a Roma il 6 febbr. 1577 da Francesco ed Ersilia Santacroce.
Francesco era uno degli uomini più ricchi di Roma, avendo ereditato dal padre Cristoforo un patrimonio [...] enorme somma di 100.000 scudi. I tre figli approfittarono dell'occasione per chiedere a Clemente VIII di separare , ma anche l'unica via per riacquistare la libertà. Fra le violenze paterne non sembra ci sia stato anche lo stupro, del quale molto ...
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criminalità organizzata
Fabio Armao
Una minaccia per la democrazia e per la vita dei cittadini
La criminalità organizzata rappresenta oggi, in moltissimi paesi, una delle principali minacce alla sicurezza [...] tipico soprattutto della prima generazione degli immigrati italiani, irlandesi, ispanici, e così via, laddove i figli e i consentendo loro di mantenere anche un'elevata capacità di utilizzare la violenza a uso privato. In tal senso, si può dire che ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Medioevo non è un’epoca statica ma un mondo in movimento continuo: dai Goti in migrazione di massa [...] ubriacone, edotto in ogni tipo di violenza, feroce, selvaggio, malvagio e reprobo uccide, se può, un francese. In alcune delle loro terre, soprattutto in Vizcaya e in Alava le donne […] dalle quali generarono figli che poi furono chiamati navarri dai ...
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CELLARIO (Cellaria), Francesco
Valerio Marchetti
Nato a Lacchiarella, in provincia di Milano, intorno al 1520, era figlio di un vinicellarius di nome Galeazzo. Entrato nell'Ordine francescano dei minori [...] , dove aveva sede un convento dell'Ordine che si trovava al centro della rete spionistica cattolica, le modalità della cattura del Cellario. L'occasione di mettere in pratica un "nuovo genere di violenza inaudito tra le nazioni civilizzate" (Maccrie ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela Gianandrea
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Intorno alla metà del Settecento una coerente visione realistica e un’accentuazione [...] e i due figli maggiori (1765 ca.; Londra, Buckingham Palace). Una tecnica di raffinata trasparenza e levigatezza dell’immagine plasma cose sociali, accentuando gli aspetti quotidiani nella loro violenza di vita, traspare nelle opere del napoletano ...
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uomo
Adriano Favole
L’universo maschile
Il termine uomo in italiano e in molte lingue del mondo ha un significato ambivalente. Esso indica sia l’umanità nel suo complesso, sia una sua parte, quella [...] lo scopo dell’imbalu è produrre nel ragazzo una qualità che essi chiamano lirima, termine che significa «violenza» ma anche affetto verso i loro figli naturali ma considerano come loro ‘veri’ figli i nipoti (ovvero i figlidelle loro sorelle). Essi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il potere delle donne nell'Alto Medioevo
Adriana Valerio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nonostante l’uguaglianza di tutti i credenti [...] famiglia dominante che riesce a controllare, anche con la violenza, territori e città. In tal senso, l’interesse del potere femminile, soprattutto da parte delle madri sui figli minori.
Amalasunta, figlia del re ostrogoto Teodorico, alla morte ...
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Campagna
Alice Bellagamba
Campagna viene dal latino campanea o campania, propriamente un aggettivo plurale dal senso "campestre, di campagna", derivato di campus, "campo, pianura". La nozione tradizionale [...] figli, la moglie. Solo l'intervento di un terapeuta particolare, il cui primo compito consisterà proprio nell'autenticare la percezione che il paziente ha della di buchi entro cui può incunearsi la violenzadella strega. L'identità di quest'ultima ...
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COTOGNI, Antonio
Alberto Iesuè
Nacque a Roma il 1ºag. 1831 da Raffaele e da Agata Fazzini. Il padre dirigeva una piccola fabbrica di maioliche e il C., secondo di cinque figli, fu avviato all'apprendimento [...] insuperabile sia per la distinzione del porgere, come per la soavità della voce e l'eleganza del canto": Gazzetta musicale di Milano, al si acuto, era in grado di incorporarsi nella violenza drammatica, nel canto a fior di labbra, nella tavolozza ...
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sangue
sàngue s. m. [lat. sanguis -ĭnis e sanguĕn -ĭnis; accus. sanguĭnem e anche sanguem]. – 1. a. Liquido organico, opaco, viscoso, di colore rosso (rosso vivo il sangue arterioso, rosso scuro il venoso) che, sotto l’impulso dell’attività...
abuso1
abuṡo1 s. m. [dal lat. abusus -us, der. di abuti «abusare», part. pass. abusus]. – 1. Cattivo uso, uso eccessivo, smodato, illegittimo di una cosa, di un’autorità: a. del vino, del fumo, degli alcolici; fare a. di farmaci, di tranquillanti;...