SFORZA, Sforza
Giampiero Brunelli
– Nacque nel 1520 a Castell’Azzara, nell’attuale provincia di Grosseto, da Bosio II, conte di Santa Fiora, e da Costanza Farnese, figlia del cardinale Alessandro.
Fu [...] del matrimonio fra Giovanna d’Austria e Francesco Maria, figlio del granduca.
Con l’elezione di Pio V, ebbe nobis Domine». Religione, disciplina e violenza nel corpo di spedizione pontificio nella Francia della terza guerra di religione, in Battaglie ...
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LOLLINI, Vittorio
Daniele D'Alterio
Nato a Modena il 5 febbr. 1860 da Sigismondo e da Matilde Salice, trascorse i suoi primi anni di vita a Finale Emilia, dove il padre lavorava come cancelliere della [...] delle organizzazioni operaie del proprio collegio, toccò sempre questioni scottanti: la violenzadelle forze dell . Arringa pronunciata in difesa dell'on. Ferri, ibid. 1904; Per la condizione giuridica dei figli naturali. Discorso pronunciato alla ...
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BORGIA, Angela
Roberto Zapperi
Nacque in data imprecisata negli ultimi decenni del sec. XV da Jofré Lanzol de Romani e da Juana de Moncada. Il padre, figlio di un Lanzol e di Juana Borja, sorella del [...] settembre successivo l'atto di matrimonio con Francesco Maria Della Rovere, figlio di Giovanni, prefetto di Roma e nipote del cardinal romanzesca, se non proprio nella truce violenza di uno dei fattacci più ignobili della storia di casa d'Este.
Nel ...
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PISAPIA, Gian Domenico
Ennio Amodio
PISAPIA, Gian Domenico. – Nacque a Caserta il 22 febbraio 1915 da Giovanni, direttore di banca, e da Gemma Orlandella. Si laureò in giurisprudenza a Napoli nel 1935, [...] figli Donatella, Guido, Giovannino, Giuliano, Dolores, Giorgio e Giuseppe. Il figlio continuato, del 1938, e Violenza, minaccia e inganno nel da penalista e quel sorriso ereditato dal padre, in Corriere della sera, 1° giugno 2011, p. 4; Id., G ...
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BUSENELLO, Pietro
Gino Benzoni
Nacque da Alessandro e Maria Arrigoni nel 1650. Il 21 ag. 1665 il padre chiedeva al Consiglio dei dieci di accoglierlo nella cancelleria ducale; il 27 agosto i Dieci accoglievano [...] Ché su di lui pesava effettivamente una famiglia numerosa: 13 figli gli nascevano tra il 1673 e il 1697 dalla moglie da non infrequenti episodi di violenza. Purtroppo, osserva il B., "le ragioni incontrastabili della città di Brescia sopra ambedue ...
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BELFORTI, Paolo, detto Bocchino
Ottavio Banti
Primogenito di Ottaviano, assieme al fratello Roberto (o Uberto), successe al padre nella signoria di Volterra dopo la sua morte avvenuta nel 1348 o all'inizio [...] maggior violenza, mentre il B., contravvenendo agli impegni assunti con i Fiorentini, si impadroniva delle persone dei insieme con la moglie e i figli, e consegnato ai Fiorentini, fu decapitato il 10 ottobre dello stesso anno". Nel suo testamento, ...
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NEGROTTO CAMBIASO, Federico
Guido Levi
NEGROTTO CAMBIASO, Federico. – Nacque a Cavi di Lavagna (Genova) il 28 febbraio 1876 da Giuseppe e da Francesca Larco.
Di famiglia patrizia genovese, dopo aver [...] principi Colonna, ebbe due figli: Battina, nel 1913, 2003, pp. 46-53; S. Antonini, Storia della Liguria durante il fascismo, IV, L’età aurea del e lo sviluppo del fascismo a Genova. La violenza politica dal dopoguerra alla costituzione del regime, ...
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RADICE, Benedetto
Nunzio Dell’Erba
– Nacque a Bronte (Catania) il 1° febbraio 1854 da Nunzio e da Marianna Longhitano.
I genitori, ricchi proprietari terrieri, erano imparentati con notabili locali, [...] avere provocato la violenza.
Nel 1908 sposò il secondo, postumo, nel 1936 su iniziativa del figlio Renato.
Morì a Bronte il 15 maggio 1931. Riccardiana di Firenze.
L. Margaglio, Nel 16° anniversario della morte di B. R., in Il Ciclope, 19 marzo ...
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CONSTABILE (Costabili), Ferdinando (in religione Paolo)
Anna Foa
Di nobile famiglia ferrarese, il C. nacque a Ferrara il 23 luglio 1520 da Biagio, medico di Isabella del Balzo l'esiliata regina di Napoli, [...] figli di Isabella. Di famiglia molto devota (la madre era terziaria della Penitenza di s. Domenico, e dei suoi sei figli di carne finché levato a forza dagl'occhi e dalla violenza di quella divota importunità, fu colla debita distinzione depositato ...
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FUCILLO
Dario Busolini
Nacque a Sorrento sul finire del secolo XV, figlio di un tal Domenico, che gli lasciò l'appellativo "di Micone", usato da lui come cognome. Di umili origini, ma non povero, F. [...] prese moglie, ebbe figli e si circondò di un piccolo stato maggiore, composto dai fedelissimi A. Volpe, G.B. Della Pagliara, A. tumulto, obbligando con la violenza il Bazio a recarsi dal viceré per chiedere l'abrogazione dell'imposta e scortandolo a ...
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sangue
sàngue s. m. [lat. sanguis -ĭnis e sanguĕn -ĭnis; accus. sanguĭnem e anche sanguem]. – 1. a. Liquido organico, opaco, viscoso, di colore rosso (rosso vivo il sangue arterioso, rosso scuro il venoso) che, sotto l’impulso dell’attività...
abuso1
abuṡo1 s. m. [dal lat. abusus -us, der. di abuti «abusare», part. pass. abusus]. – 1. Cattivo uso, uso eccessivo, smodato, illegittimo di una cosa, di un’autorità: a. del vino, del fumo, degli alcolici; fare a. di farmaci, di tranquillanti;...