FATTORI, Giovanni
Dario Durbè
Nacque a Livorno il 6 sett. 1825 (non il 25 di quel mese, come l'artista ebbe una volta a dichiarare, o nel 1828, come egli stesso ripeté due volte, anche se esitante). [...] una atmosfera sorda, bruciata: quella "reale atmosfera dellaviolenza fisica e della guerra" che non a sproposito fa correre la infantile di questo figliodella Maremma...". Questi tocchi molto felici vanno al cuore dell'ispirazione fattoriana nel ...
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ARETINO, Pietro
Giuliano Innamorati
Nacque ad Arezzo la notte fra il 19 e il 20 apr. 1492. Intorno all'ambiente familiare ed alla giovinezza dell'A. si hanno poche notizie sicure, le quali pur consentono [...] Tura, e che abitò con la moglie ed i figli (Pietro, poi una figliadella quale non conosciamo il nome, ed ancora una tipici dellaviolenza e della inquietudine della vita cortigiana di Roma. Pur nello scoppiettìo continuo del gioco delle beffe ...
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Autorità
Carlo Galli
Introduzione
Il termine 'autorità' riveste, nel linguaggio comune e in quello scientifico, una vasta gamma di significati, designando sia il fondamento o il criterio che origina [...] rapporti naturali di subordinazione (quali si danno tra i figli minori e il padre) e rapporti politici: questi si leggi, dall'aspettativa del consenso generale e dal possesso del monopolio dellaviolenza legittima (v. Martin, 1976, p. 57; altri autori ...
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GIULIO Romano (Iulius de Pippis, de Ianutiis; Giulio Pippi, Giannuzzi)
Enrico Parlato
Figlio di Pietro de Pippis de Ianutiis, nacque a Roma nel rione Monti, a macel de' Corvi, vicino alla colonna Traiana, [...] precisata con Antonina de Carnariis e all'inizio del 1508 con Graziosa. Figli di Pietro furono, oltre a G., Domenico e Francesco, Geronima, eroica delle Storie di Costantino. Emerge una tempra drammatica che nella raffigurazione dellaviolenza, ...
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MORO, Aldo
Piero Craveri
MORO, Aldo. – Nacque a Maglie (Lecce) il 23 settembre 1916 da Renato e da Fida Sticchi, secondogenito di altri tre fratelli: Alberto e Alfredo Carlo, magistrati, Salvatore, [...] Chiavarelli, conosciuta nella FUCI e da cui avrebbe avuto quattro figli: Maria Fida (1946), Anna (1949), Agnese (1952 e per altri versi sullo scenario mediterraneo. Il problema dellaviolenza, quella interna e quella internazionale, fu un suo punto ...
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BELLI, Giuseppe Gioachino
Giovanni Orioli
Nacque a Roma il 7 sett. 1791. Il padre, Gaudenzio, di professione computista, apparteneva a famiglia benestante; la madre, Luigia Mazio, a famiglia agiata [...] d'ordine e amante della pace e della quiete familiare, perché nemico dellaviolenza e delle angherie, rimase in mondo smarrito dietro l'errore deve sapere che la "soave libertà" "figlia de la Croce" in quanto col Cristo la "condusse in terra / ...
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BERIO, Luciano
Giorgio Pestelli
Nato il 24 ottobre 1925 a Oneglia (Imperia), era figlio e nipote di musicisti: il nonno Adolfo era stato organista e compositore di pagine sacre e pezzi strumentali, per [...] due si sposarono (dalla loro unione nacque nel 1953 la figlia Cristina). L’incontro con questa artista, dotata di un’ sovrappongono, qui tre motivi convergenti verso il tema dellaviolenza e della morte: la sciagura del Titanic, l’industria mortuaria ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Carlo e Nello Rosselli
Paolo Bagnoli
Carlo e Nello Rosselli: il primo militante della politica, il secondo dedito alla ricerca storica; il primo impegnato nella lotta e il secondo nei suoi interessi [...] marito, si trasferisce a Firenze nel 1903 con i tre figli, della cui educazione si assumerà tutta la responsabilità, trasmettendo loro il contro gli oppositori del regime, a Firenze la violenza fascista dilaga con inaudita forza nella notte tra il ...
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Calabresi, Luigi
Emmanuel Betta
Una vita tranquilla
Nacque a Roma il 14 novembre 1937. Era il terzo figlio, dopo Adele e Wanda, di Paride, negoziante di vini e olii originario di Velletri, e di Amalia [...] 209). Calabresi era presentato come uno degli «uomini che dellaviolenza più spregiudicata hanno fatto la loro politica quotidiana di non me lo posso permettere: che cosa direi domani ai miei figli? Che sono fuggito?», in Capra, 1990, p. 8). Sarà ...
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Nacque verso il 955 da Dadone, conte di Pombia, figlio - forse - di un fratello del re Berengario Il (Anscario II, secondo il Carutti; Amedeo I, secondo il Baudi di Vesme). Il suo nome ripeteva quello [...] parentela (terzogenito di Berengario Il, aveva sposato un'altra dellefiglie di Arduino III Glabrione). La marca d'Ivrea, nel conflítto, sembrano essere nelle condizioni, essi stessi, di vittime dellaviolenza altrui (cfr. Provana, docc. 9, p. 340 e ...
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sangue
sàngue s. m. [lat. sanguis -ĭnis e sanguĕn -ĭnis; accus. sanguĭnem e anche sanguem]. – 1. a. Liquido organico, opaco, viscoso, di colore rosso (rosso vivo il sangue arterioso, rosso scuro il venoso) che, sotto l’impulso dell’attività...
abuso1
abuṡo1 s. m. [dal lat. abusus -us, der. di abuti «abusare», part. pass. abusus]. – 1. Cattivo uso, uso eccessivo, smodato, illegittimo di una cosa, di un’autorità: a. del vino, del fumo, degli alcolici; fare a. di farmaci, di tranquillanti;...