Taviani, Paolo e Vittorio
Registi e sceneggiatori cinematografici, nati a San Miniato (Pisa) rispettivamente l'8 novembre 1931 e il 20 settembre 1929. Autori di un cinema fertile di implicazioni poetiche [...] stati soggettisti e sceneggiatori, talvolta in collaborazione con altri.
Figli di un avvocato, mentre frequentavano l'Università di Pisa a limpida, mai predicatoria denuncia dell'avidità, della corruzione e dellaviolenza generate nell'uomo dalla sete ...
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Scrittrice finlandese (1844-1897). Maestra elementare; vedova del giornalista G. F. Canth, dovette combattere una dura lotta per l'esistenza, che si riflette nei cupi accenti naturalistici e di denuncia [...] opera (cfr. i drammi: Roinilan talossa "In casa R."; Työmienen vaimo "La moglie dell'operaio"; Kovan onnen lapsia "Figlidella sventura"). La violenzadelle scene si attenua nei drammi successivi (Papin perhe "La famiglia del parroco", 1891; Sylvi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Pietro Giannone
Girolamo Imbruglia
Autore dell’Istoria civile del regno di Napoli (1723) e del Triregno, pubblicato postumo perché requisito dal papato, Pietro Giannone morì in carcere nel 1748, vittima [...] fece arrestare lui e suo figlio. L’Ormea ne impedì della religione che fu svolta nel Triregno.
Vienna: dalla storia civile alla storia filosofica e politica
La polemica che la Chiesa e i gesuiti scatenarono contro l’Istoria fu di terribile violenza ...
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Leonardo Da Vinci - «Se la pittura è scienzia»
Edoardo Villata
La vita
Leonardo nacque probabilmente a Vinci (anche se non nell’edificio rurale che la tradizione addita come luogo natale) il 15 aprile [...] ) del 1457, in cui ancora, benché non legittimo, risulta figlio unico di ser Piero. Nel 1464 muore Albiera, partorendo morto foglio 12647 della Royal Library di Windsor, risalente al 1485-1487 circa), e l’esplosione dellaviolenza incontrollata, così ...
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Innocenzo III
Werner Maleczek
Lotario nacque nel 1160 o 1161 a Gavignano, nel Lazio meridionale, figlio di un Trasmundo "de comitibus Signie", con cui non si allude al titolare di una altrimenti sconosciuta [...] con i progetti ancora confusi del principe bizantino Alessio - figliodell'imperatore Isacco II Angelo, spodestato da Alessio III nel Lateranense, il papa si rivelò irremovibile sull'uso dellaviolenza nella lotta contro l'eresia: non sempre riuscì ...
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Gregorio XIII
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° gennaio 1501, quinto figlio di Cristoforo, ricco mercante della città, e di Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza all'Università [...] di sovraintendere agli affari riguardanti il governo dello Stato pontificio. Il figliodella sorella, F. Guastavillani, fu fatto cause tipiche delle società di antico regime, in particolare l'imperversare dellaviolenza e della criminalità, nonché ...
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Lattanzio ideologo della svolta costantiniana
Gaetano Lettieri
Intellettuale alla corte di Diocleziano, convertitosi al cristianesimo a ridosso delle persecuzioni tetrarchiche, primo, seppure approssimativo [...] una logica del tutto parziale e privata dell’appropriazione, della discordia, dellaviolenza imperialistica68; questa infrange l’universale «Dei l’immagine di un unico imperatore, analogo al Figliodell’uomo di Daniele, figura messianica del nuovo ...
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BONARELLI, Giacomo
Mario Natalucci
Di antica ed eminente famiglia anconitana, il B., secondogenito di Pietro (che fu al servizio del papa Martino V) e fratello di Liberio (di cui seguì le orme nelle [...] responsabili della cittadinanza nel tentativo di giungere, col ripudio dellaviolenza, ad una reale pacificazione delle parti; dato in sposa all'anconitano Francesco Ferrantini un'altra figlia, Contessa, natagli da Francesca Migliorati; il Colucci, ...
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JAHIER, Piero
Giuseppe Izzi
Nacque l'11 apr. 1884, secondo di sei figli, da Pier Enrico e da Giuseppina Danti, a Genova, dove la famiglia si trovava per una missione pastorale del padre.
Pier Enrico, [...] sposò Elena Rochat Cordey, figlia anch'essa di un pastore, dalla quale ebbe quattro figli, mentre nel 1911 terra, fra bellezza della morale ed opacità dellaviolenza" (M. Guglielminetti, "Con me" di P. J., in Boll. della Società di studi valdesi ...
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FAINA, Eugenio
Carlo Travaglini
Nacque a San Venanzo (Terni) il 2 apr. 1846 da Claudio (conte di Civitella dei Conti dal 1852) e dalla pittrice Giuseppina Anselmi, torinese. Crebbe a San Venanzo nella [...] alla figlia, pur rallegrandosi per la nomina di Giovanni Gentile a ministro della Pubblica Istruzione, sottolineava il "dolore che a me, liberale del vecchio stampo, ha arrecato lo spettacolo dell'uso esclusivo dellaviolenza e della subornazione ...
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sangue
sàngue s. m. [lat. sanguis -ĭnis e sanguĕn -ĭnis; accus. sanguĭnem e anche sanguem]. – 1. a. Liquido organico, opaco, viscoso, di colore rosso (rosso vivo il sangue arterioso, rosso scuro il venoso) che, sotto l’impulso dell’attività...
abuso1
abuṡo1 s. m. [dal lat. abusus -us, der. di abuti «abusare», part. pass. abusus]. – 1. Cattivo uso, uso eccessivo, smodato, illegittimo di una cosa, di un’autorità: a. del vino, del fumo, degli alcolici; fare a. di farmaci, di tranquillanti;...