La fede italiana: geografia e storia
Adriano Prosperi
La fede italiana: dalla libertà all'unità
Quando nel 1532 l’inquisitore di Cividale del Friuli si trovò davanti al contadino Biagio di Totulo da [...] hanno bisogno di essere coltivate per vivere. Gli uomini sono figli dei loro tempi più che dei loro padri, diceva Marc a doppio filo per Manzoni con l’esito della Rivoluzione del 1789. Esito di violenza popolare, di per sé contrario all’idea ...
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Damaso I, santo
Carlo Carletti
Le informazioni antecedenti il periodo episcopale sono episodiche, scarsamente documentate, talvolta oscure e contraddittorie. Il primo problema che si pone è quello del [...] su alcuni versetti di Isaia e sulla parabola del figlio prodigo.
Una parte della critica (P. Nautin), soprattutto sulla scorta di un documentabile accusa de vi, la responsabilità cioè delleviolenze subite dagli ursiniani negli anni 366-368. ...
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SISTO V
Silvano Giordano
Felice di Peretto nacque venerdì 13 dicembre 1521 a Grottammare, castello del Comitato di Fermo, nella Marca di Ancona, da Piergentile di Giacomo, detto Peretto, e da Mariana [...] invece si mise a servizio della nuora del proprietario, di nome Bianca. Felice, quarto di sette figli, fu battezzato il 26 dicembre del carnevale romano, nell'intento di prevenire atti di violenza. S. non si oppose alle feste, ritenendole un obbligo ...
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L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] della Francia, figlia primogenita della Chiesa, e si limita a rimarcare il valore sociale della religione venne presto minimizzato dai responsabili vaticani. Il papa condannava ogni violenza contro gli ebrei, come contraria alla volontà di Dio, ...
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Vescovi/4: i fari dell'episcopato
Nicla Buonasorte
Dall’Unità d’Italia all’unità della Chiesa italiana (1861-1952)
All’indomani della proclamazione del Regno d’Italia, tra i nuovi regnicoli vi erano [...] dell’episcopato italiano. La violenza e i giovani, insieme alla famiglia e ai problemi legati alla caduta delle vocazioni, erano i temi ricorrenti delle riunioni della di vescovi più giovani, in un certo senso figli del concilio e di Paolo VI. Ci sono ...
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GREGORIO I, papa, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours [...] marzo dell'indizione XII, cioè i mesi iniziali del 594. Sopraffatto dall'angoscia per le distruzioni e le violenze, alla nel 596 G. I rimase in contatto con i suoi due figli Teodoberto e Teodorico, con il re di Neustria Clotario II e soprattutto ...
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L'editoria cattolica dall'Unita alla fine del fascismo
Albertina Vittoria
Tipografi e libri di argomento religioso dopo l’Unità
L’unificazione del paese comportò conseguenze anche sul versante della [...] della religione» – di una vasta diffusione della «buona stampa»: rispetto alla «pestifera colluvie di libri» e di «giornali sediziosi e funesti», era necessario «fare argine alla violenza il primo nucleo della Pia Società delleFiglie di San Paolo ...
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VIGILIO
Claire Sotinel
V. nacque a Roma, senz'altro nell'ultimo decennio del V secolo, avendo raggiunto l'età per diventare vescovo nel 531. Apparteneva ad una famiglia cristiana che era al servizio [...] vescovo gallico a pregare Dio perché conservasse "i signori nostri figli, i molto clementi principi Giustiniano e Teodora", nonché Belisario, in cui chiedevano l'annullamento dell'editto del 551, condannavano le violenze inflitte al pontefice e ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] del corpo o dalle calamità naturali, ottenere fertilità e figli o far prosperare viaggi e navigazione, ma biasimava la azzardo, ai ridotti nobiliari, all’applicazione delle leggi sulla censura, alla violenza tra nobili o in luogo sacro, alla ...
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Paolo VI
Giovanni Maria Vian
Il secondo figlio di Giorgio Montini e di Giuditta Alghisi nacque a Concesio, un piccolo paese a otto chilometri a nord di Brescia, il 26 settembre 1897 e il 30 successivo [...] si firmò nelle lettere ai familiari). Il maggiore dei loro figli fu Giorgio (1860-1943), laureato in legge all'Università di e gravi violenze fasciste contro i cattolici in diverse città italiane, e nel 1926 il congresso nazionale della FUCI, aperto ...
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sangue
sàngue s. m. [lat. sanguis -ĭnis e sanguĕn -ĭnis; accus. sanguĭnem e anche sanguem]. – 1. a. Liquido organico, opaco, viscoso, di colore rosso (rosso vivo il sangue arterioso, rosso scuro il venoso) che, sotto l’impulso dell’attività...
abuso1
abuṡo1 s. m. [dal lat. abusus -us, der. di abuti «abusare», part. pass. abusus]. – 1. Cattivo uso, uso eccessivo, smodato, illegittimo di una cosa, di un’autorità: a. del vino, del fumo, degli alcolici; fare a. di farmaci, di tranquillanti;...