Islamismo
Ira M. Lapidus
Introduzione
L'islamismo è attualmente la religione di circa novecento milioni di persone. L'appartenenza all'Islam comporta un insieme di credenze e pratiche religiose specifiche, [...] nel mondo.Un'altra setta sciita, formata dai seguaci del figlio di Gia'far, Ismā'īl, sviluppò dottrine analoghe per radicali, che sono pronti a usare la violenza e danno la priorità alla conquista dello Stato, e i moderati che privilegiano scopi ...
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Operai
Aris Accornero
Alle origini
Gli operai, insieme agli industriali, sono i protagonisti del processo di industrializzazione e costituiscono pertanto uno dei gruppi fondativi della società industriale. [...] operaie rischiano deformità per i figli. Tutti effetti che sono molto gravi se manca un'ergonomia delle macchine e dei posti di "il lavoro non è contro natura, né hanno l'impressione di una violenza all'umana natura" (v. Halbwachs, 1938; tr. it., p. ...
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La maggior parte del mondo occidentale il 1° gennaio 2000 ha festeggiato l’entrata nel nuovo millennio (solo una minoranza ha optato per il più corretto 1° gennaio 2001). Per chi è musulmano la prima data [...] dell’ondata di violenza che ha colpito il Paese. D’altronde, nella memoria delle algerine non si è cancellato il ricordo del contributo delle la responsabilità del mantenimento non solo dei figli, ma anche della moglie, che sia o meno lavoratrice. Di ...
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Infanzia
Giulio Seganti
Adriana Guareschi Cazzullo
Franco Cambi
L'infanzia (dal latino infantia, da infans, composto di in-, negativo, e participio presente del verbo fari, "parlare", letteralmente [...] i più bassi del mondo. In particolare, nel 1996 il numero medio di figli per donna era pari a 1,2 e la stima per il 1998 era segnale di uno dei problemi irrisolti della nostra civiltà: la necessità di inibire la violenza, a partire proprio da quella ...
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uomo
Adriano Favole
L’universo maschile
Il termine uomo in italiano e in molte lingue del mondo ha un significato ambivalente. Esso indica sia l’umanità nel suo complesso, sia una sua parte, quella [...] lo scopo dell’imbalu è produrre nel ragazzo una qualità che essi chiamano lirima, termine che significa «violenza» ma anche affetto verso i loro figli naturali ma considerano come loro ‘veri’ figli i nipoti (ovvero i figlidelle loro sorelle). Essi ...
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Campagna
Alice Bellagamba
Campagna viene dal latino campanea o campania, propriamente un aggettivo plurale dal senso "campestre, di campagna", derivato di campus, "campo, pianura". La nozione tradizionale [...] figli, la moglie. Solo l'intervento di un terapeuta particolare, il cui primo compito consisterà proprio nell'autenticare la percezione che il paziente ha della di buchi entro cui può incunearsi la violenzadella strega. L'identità di quest'ultima ...
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SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE
Gianni Statera
Le origini. - Le origini di quel settore specialistico dell'analisi sociologica che si dice s. della c. si delineano, nel Novecento, nella seconda metà [...] opinione nei diversi campi (ragazze giovani nel campo della moda; donne sposate con figli nel campo dei beni domestici; mariti, parenti di tipo aggressivo, a meno che le scene di violenza non siano manifestamente ritualizzate, come nei film western o ...
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Sociologia
Alessandro Cavalli
L'oggetto della sociologia e i confini con le altre scienze sociali
Non c'è forse domanda più imbarazzante da porre a un sociologo di quella di definire l'oggetto della [...] violenza del conflitto stesso era già stato anticipato da Michels (v., 1911) nel suo studio sulle trasformazioni delle 1963), tende a prevalere il modello della famiglia coniugale (composta cioè da genitori e figli minori), questo non solo non era ...
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Sociobiologia
DDavid P. Barash
di David P. Barash
SOMMARIO: 1. Cenni storici: a) etologia; b) ecologia evoluzionistica; c) genetica evoluzionistica; d) genetica comportamentale; e) la nuova sintesi. [...] la prole della moglie; allo zio materno è garantito almeno un coefficiente di parentela pari a 1/4 con i figli di sua dell'aggressività potrebbe gettare nuova luce sul fenomeno. La preponderanza dei maschi fra i responsabili di reati di violenza ...
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Stratificazioni sociali
Talcott Parsons
di Talcott Parsons
Stratificazioni sociali
sommario: 1. Introduzione. 2. Teorie sull'origine delle classi sociali. 3. Momenti rilevanti nella storia della stratificazione [...] istituto in virtù del quale un vescovo poteva avere bensì figli naturali, ma non eredi legittimi, cosicché le cariche proposito della rivoluzione industriale piuttosto che di quella democratica, data l'assenza dei gravi episodi di violenza che ...
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sangue
sàngue s. m. [lat. sanguis -ĭnis e sanguĕn -ĭnis; accus. sanguĭnem e anche sanguem]. – 1. a. Liquido organico, opaco, viscoso, di colore rosso (rosso vivo il sangue arterioso, rosso scuro il venoso) che, sotto l’impulso dell’attività...
abuso1
abuṡo1 s. m. [dal lat. abusus -us, der. di abuti «abusare», part. pass. abusus]. – 1. Cattivo uso, uso eccessivo, smodato, illegittimo di una cosa, di un’autorità: a. del vino, del fumo, degli alcolici; fare a. di farmaci, di tranquillanti;...