CHIABRERA, Gabriello
Nicola Merola
La nascita del savonese C., contro la sua testimonianza databile al 18, e non l'8, del giugno 1552, fu preceduta di quindici giorni dalla morte del padre Gabriello, [...] a questo genere di precedenti.
La prima delle esplosioni di violenza che caratterizzeranno questi anni del poeta lo a Mantova dal duca Vincenzo Gonzaga per le nozze del figlio Francesco con Margherita di Savoia, contribuisce ai festeggiamenti e scrive ...
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AGNELLI, Giovanni
Giuseppe Berta
AGNELLI, Giovanni (Gianni)
Nacque a Torino il 12 marzo 1921, secondo dei sette figli (dopo Clara e prima di Susanna, Maria Sole, Cristiana, Giorgio e Umberto) di Edoardo, [...] canoni di rigido formalismo del costume dell’epoca, che voleva i figlidelle famiglie di maggior rango affidati alle forme di mobilitazione collettiva non immuni dal ricorso alla violenza. Di questo clima avevano approfittato, pur osteggiate dal ...
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ELEONORA d'Arborea
Antonello Mattone
Nacque probabilmente in Catalogna intorno al 1340 da Mariano de Bas-Serra e da Timbora de Rocaberti.
Suoi fratelli furono Ugone, nato nel 1337, Beatrice ed un'altra [...] da E. e definire con lei i termini delle future nozze tra i rispettivi figli minorenni Bianchina e Federico.
Non sono del tutto caso di violenza carnale nei confronti di una nubile, il matrimonio riparatore è ammesso solo col consenso della donna. Le ...
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CANE, Facino
D. M. Bueno de Mesquita
Figlio di Emanuele Cane di Casale di Sant'Evasio - della cui vita nulla si sa e che nel 1393 era morto - dovette appartenere a uno dei rami meno ricchi dell'importante [...] concittadino del C. Ruggero Cane: il C. ne sposò la figlia Beatrice, ma nulla sappiamo sulla data e sulle circostanze del matrimonio, garante dell'ordine nel ducato: appena fu chiaro che era in fin di vita, si aprì di nuovo la via alla violenza e ...
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CASTRACANI DEGLI ANTELMINELLI, Castruccio
Michele Luzzati
Figlio di Gerio di Castracane e di Puccia degli Streghi, nacque a Lucca il 29 marzo 1281, data tradizionale, ma non certa.
Apparteneva ad una [...] episodio di violenza che avrebbe costretto il C. a tornare sul continente e a dedicarsi alla carriera delle armi, alla terzogenito si chiamava Giovanni, come il re di Boemia, figliodell'imperatore, e il secondogenito Vallerano, nome del fratello di ...
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BOCCALINI, Traiano
Luigi Firpo
Nacque in Loreto, verosimilmente nel 1556, da Giovanni, architetto della S. Casa; l'anno non è documentato, perché i libri battesimali cominciano solo dal 1568, e venne [...] violenza e dal male, nel quale giustizia e ragione regnavano sovrane: da questa idealizzazione della civiltà delle . stor. ital., LXVIII (1956), pp. 230-54. Sui figli: C. Guasti, Lettera dellafiglia di T. B. al granduca Ferdinando II, in Giorn. stor ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Tommaso Campanella
Germana Ernst
L’aspetto più originale del pensiero di Tommaso Campanella può essere individuato nella sua aspirazione a conciliare la nuova filosofia rinascimentale della natura con [...] entra persona che sappia matematica nè cose recondite. […] Dubito di violenza di gente che non sa (Lettere, a cura di G. e politiche, se ben a noi pare al rovescio; e siamo figlidell’obedienza. Quando s’affreddarà il sangue, dirò a lei più (Lettere ...
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CODRONCHI ARGELI, Giovanni
Rita Cambria
Nacque ad Imola il 14 maggio 1841, secondogenito del conte Carlo Alessandretti e della contessa Caterina Codronchi, di famiglia romagnola di antica nobiltà. Solo [...] Giulia Pizzoli, vedova con tre figli di Giuseppe Fornioni. Da lei, nei successivi dieci anni, ebbe otto figli, fra cui sopravvissero quattro femmine: e proprie violenze elettorali, specie nella zona di Catania. I rappresentanti dell'estrema Sinistra ...
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BONTEMPELLI, Massimo
Alberto Asor Rosa
Nacque a Como il 12 maggio 1878, da Alfonso e da Maria Cislaghi. Rimase nella città natale solo pochi mesi. Infatti il padre, ingegnere costruttore nelle ferrovie, [...] Vita e morte di Adria e dei suoi figli, che, a scapito persino della compattezza fantastica del romanzo, viene fatta morire durante alle posizioni tradizionaliste e ortodosse dell'Italiano, e da queste attaccando con violenza il "cosmopolitismo" e l ...
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CONTI, Ettore
Enrico Decleva
Nacque a Milano il 24 apr. 1871 da Carlo, fabbricante e negoziante di mobili e tappezziere, e da Giuseppina Palazzoli. Completati gli studi liceali, durante i quali compì [...] violenza, il C. precisava che, piuttosto, ai risultati positivi conseguiti dal fascismo sul terreno della non loqui". Di questo periodo era la decisione di adottare come figli i nipoti Lia Portaluppi e Piero Gadda Conti.
Altro motivo di ...
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sangue
sàngue s. m. [lat. sanguis -ĭnis e sanguĕn -ĭnis; accus. sanguĭnem e anche sanguem]. – 1. a. Liquido organico, opaco, viscoso, di colore rosso (rosso vivo il sangue arterioso, rosso scuro il venoso) che, sotto l’impulso dell’attività...
abuso1
abuṡo1 s. m. [dal lat. abusus -us, der. di abuti «abusare», part. pass. abusus]. – 1. Cattivo uso, uso eccessivo, smodato, illegittimo di una cosa, di un’autorità: a. del vino, del fumo, degli alcolici; fare a. di farmaci, di tranquillanti;...