GENTILI, Alberico
Angela De Benedictis
Nacque il 14 genn. 1552 a San Ginesio, nel Maceratese, da Matteo, medico, e da Lucrezia Petrelli, entrambi di nobile famiglia.
La fanciullezza e l'adolescenza [...] penultimo dei figli, allora sedicenne, che lasciò la madre a insaputa di lei con l'aiuto di alcuni amici. A Lubiana, prima tappa dell'esilio, per la inopportunità politica e per la inutilità dellaviolenza come rimedio alla tirannide. Il diritto di ...
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JEMOLO, Arturo Carlo
Francesco Margiotta Broglio
Nacque a Roma, nella zona di via Tomacelli, il 7 genn. 1891, unico figlio di Luigi e di Anna Adele Sacerdoti.
Il padre, siciliano di Ragusa, fu ragioniere [...] una guerra cui non poté "mai perdonare […] il culto dellaviolenza, il disprezzo per le ideologie, il basso materialismo, con da casa Jemolo. Storia di un'amicizia, Genova 1991; A.C. Jemolo, Figli e padri, a cura di G. Dalla Torre, Roma 1984 (cfr., in ...
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FAINA, Eugenio
Carlo Travaglini
Nacque a San Venanzo (Terni) il 2 apr. 1846 da Claudio (conte di Civitella dei Conti dal 1852) e dalla pittrice Giuseppina Anselmi, torinese. Crebbe a San Venanzo nella [...] alla figlia, pur rallegrandosi per la nomina di Giovanni Gentile a ministro della Pubblica Istruzione, sottolineava il "dolore che a me, liberale del vecchio stampo, ha arrecato lo spettacolo dell'uso esclusivo dellaviolenza e della subornazione ...
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FORTI, Francesco
Lauro Rossi
Nacque a Pescia, nell'odierna provincia di Pistoia, il 10 nov. 1806 da Anton Cosimo, discendente di una delle più antiche e ricche famiglie del luogo, e da Sara Sismondi, [...] con la famiglia da Ginevra alla Valchiusa.
Terzo di sette figli, il F. trascorse un'infanzia poco felice sia per il quanto contrario all'uso dellaviolenza nelle controversie politiche (la strada da battere era per lui quella delle riforme lente e ...
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FUNAIOLI, Giovanni Battista
Paolo Camponeschi
Nacque a Siena il 22 ag. 1891 da Paolo e da Lida Antonelli. Dopo aver conseguito la laurea in giurisprudenza presso la locale università nel luglio del [...] rappresentati dagli scritti: L'erronea credenza dellaviolenza morale influisce sulla validità del negozio giuridico il quale dispone, nel nuovo testo, che il riconoscimento di figlio naturale comporta da parte del genitore l'assunzione di tutti i ...
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CIMBALI, Eduardo
Bruno Busacca
Nacque a Bronte, in provincia di Catania il 16 luglio 1862, ultimogenito dei quattro figli di Antonio, medico, e di Marianna Leanza. Nel 1876 seguì, con gli altri fratelli, [...] apologeta dellaviolenza nel campo... del diritto internazionale" (Il dirittointernazionale in Italia nel cinquantenario dell' Sede.
Fonti e Bibl.: A. Cimbali, Ricordi e lettere ai figli, Roma 1903; Enrico Cimbali, Epist. con in append. lettere di ...
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ELEONORA d'Arborea
Antonello Mattone
Nacque probabilmente in Catalogna intorno al 1340 da Mariano de Bas-Serra e da Timbora de Rocaberti.
Suoi fratelli furono Ugone, nato nel 1337, Beatrice ed un'altra [...] da E. e definire con lei i termini delle future nozze tra i rispettivi figli minorenni Bianchina e Federico.
Non sono del tutto caso di violenza carnale nei confronti di una nubile, il matrimonio riparatore è ammesso solo col consenso della donna. Le ...
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CASSOLA, Carlo
Alba Andreini
Ultimo di cinque figli, nacque a Roma il 17 marzo 1917 da Garzia e da Maria Camilla Bianchi. Il decennio di distanza che lo separava dal quarto fratello (nato nel 1908) lo [...] .
Nel 1957 fu colpito da un nuovo lutto familiare: la figlia Nora, nata il 15 maggio già segnata da una malformazione congenita sensibilizzare l’opinione pubblica sulla difesa della vita e la non violenza.
Il successo letterario non venne frattanto ...
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COMMENDONE, Giovanni Francesco
Domenico Caccamo
Nacque a Venezia il 17 marzo 1524 da Antonio, di famiglia originaria del Bergamasco, medico e cultore di studi umanistici, e dalla nobile Laura Barbarigo, [...] non voleva dotarla convenientemente. Fu il primo di quattro figli; il padre gli fece impartire da buoni maestri un' predicatori, soprattutto della Compagnia di Gesù; ma anche questa è una via lenta e difficile, inadeguata alla violenza del male ...
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GIUSTINIAN, Sebastiano
Giuseppe Gullino
Secondogenito di Marino di Alvise e Cassandra Gradenigo di Piero di Angelo, nacque a Venezia nel 1459. Il padre non aveva percorso una carriera politica particolarmente [...] sino a Lesina. E dovunque trovò corruzione, abusi, violenze, che represse con mano pesante, processando e impiccando.
13 marzo 1543, dopo avere subito il dolore della morte dell'unico figlio superstite, Marino, mancato mentre era ambasciatore presso ...
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sangue
sàngue s. m. [lat. sanguis -ĭnis e sanguĕn -ĭnis; accus. sanguĭnem e anche sanguem]. – 1. a. Liquido organico, opaco, viscoso, di colore rosso (rosso vivo il sangue arterioso, rosso scuro il venoso) che, sotto l’impulso dell’attività...
abuso1
abuṡo1 s. m. [dal lat. abusus -us, der. di abuti «abusare», part. pass. abusus]. – 1. Cattivo uso, uso eccessivo, smodato, illegittimo di una cosa, di un’autorità: a. del vino, del fumo, degli alcolici; fare a. di farmaci, di tranquillanti;...