HADAD (accadico Adad)
G. Garbini
Dio dell'uragano venerato in Siria. Fondamentalmente affine al dio hurrita Teshup (v.), H. rappresenta l'adattamento semitico del grande dio atmosferico attestato, con [...] berretto troncoconico) ne fanno un'evidente derivazione dal tipo siriano-anatolico. Una tarda sopravvivenza di H. in Mesopotainia si ha nel dio Aphlad (Apil-Adad "figliodi Adad") raffigurato su una stele da Dura Europos (ora a Damasco), in piedi su ...
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PAGASAI (Παγασαί, Pagasae o anche Pagasa)
L. Vlad Borrelli
Antica città tessalica presso il golfo di Volo, di cui ebbe probabilmente il dominio agli inizî dell'età storica (VII-VII sec.). Sorse sul mitico [...] ve ne è menzione in Stesicoro e nello pseudoesiodeo Scudo di Eracle, poiché qui si diceva abitasse Cicno, il crudele figliodi Apollo che amministrava un oracolo del dio e gli dedicava piramidi di crani umani.
L'ubicazione della città è stata fissata ...
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HONOS
G. Scichilone
Personificazione divinizzata dell'Onore - forse specificamente dell'Onore militare - ebbe nel mondo romano un intenso culto fin dall'età repubblicana, almeno dal III sec. a. C. in [...] Marcello, il conquistatore di Siracusa. Nel 205 il figliodi quest'ultimo dedica il tempio al culto di H. e Virtus di H. e Virtus (Cass. Dio, liv, 18; C. I. L., i, n. 394). Fuori di Roma, una aedes Honoris è ricordata in una iscrizione di Pozzuoli ...
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MARDUK (ideogramma amar-ud; Ma-ruduk, Mar-du-ku; ebraico Mĕrodak)
G. Garbini
Dio della città di Babilonia, assurto a capo dal pantheon mesopotamico a partire dal XVIII sec, a. C.
Divinità in origine [...] divinità sumerica, e con una sua discendenza diretta da Enki (v.), il diodi Eridu (v.), la più antica e la più sacra città sumerica. Dichiarato figliodi Enki e divenuto protagonista del Poema della Creazione (Enūma elīsh), M. viene acclamato ...
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NABŪ (accadico Nabū, Na-bium, "lo splendente"; ebraico Nebo)
A. Bisi
Divinità babilonese. Figliodi Marduk e di Ṣarpanitum, detto più raramente figliodi Enki. Dio della scrittura e della sapienza, protettore [...] al British Museum), risalenti al IX-VIII sec. a. C.; seppure si tratta del dio, giacché stupisce la mancanza di un emblema atto a caratterizzarlo. Probabilmente il dio compare (ma l'identificazione non è sicura) su alcuni sigilli neo-assiri, fra cui ...
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ANFIARAO (᾿Αμϕιαράος)
V. Scrinari
Divinità ctonia della preistoria greca, onorato quale eroe e vate nei cicli delle leggende argivo-tebane; figliodi Oicle ed Ipermnestra, marito di Erifile, partecipa, [...] di Armonia) ove muore tragicamente: è infatti inghiottito dalla terra insieme al suo auriga Batone ed al cocchio con i quattro cavalli. Dei suoi due figli un dio dalle virtù terapeutiche e profetiche, dove aveva un oracolo e dove riceveva omaggio di ...
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NERONE (Nero Claudius Drusus Germanicus Caesar)
B. M. Felletti Maj
Figliodi Agrippina Minore e del primo marito di lei, Cn. Domizio Enobarbo, nacque nel 37 d. C.
Fu adottato e scelto come erede da Claudio, [...] che gli diede in isposa la propria figlia, Ottavia. Divenne imperatore nel 54. Ripudiata Ottavia, ebbe successivamente in moglie Poppea e alla Domus aurea il colosso di N.-Helios, il carro del nuovo dio vien posto nel teatro di Pompeo, l'imperatore si ...
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MACHAON (Μαχάων, Machaon)
S. de Marinis
Eroe greco, figliodi Asklepios, e come tale particolarmente esperto nell'arte della medicina, insegnatagli dal padre che a sua volta l'aveva appresa dal centauro [...] della caduta di Troia, ucciso dal figliodi Telefo, poco dopo aver guarito Filottete.
M. in tutto l'epos appare semplicemente come un essere umano, per nulla dotato di poteri soprannaturali. Solo molto tardi arriva ad essere considerato dio della ...
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ELIODORO di Emesa (῾Ηλιόδωρος ᾿Εμισηνός)
A. Pertusi
Scrittore greco. Al termine del suo romanzo, Le Etiopiche o Storia etiopica, l'autore si dichiara "fenicio di Emesa, della stirpe di Helios, Eliodoro, [...] processione espiatoria in onore di Neottolemo a Delfi (iii, i, i ss.), della scena del sacrificio al dio Helios a Meroe (x di Kalasiris, Porsinna, moglie di Idaspe, re d'Etiopia, rimasta per dieci anni senza figli, aveva dato alla luce una figlia ...
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NERGAL (sumerico Né-uru-gal "signore della grande dimora"; Νήργιλος)
A. Bisi
Dio originariamente solare o ctonio, protettore della fertilità, divenuto poi il dio dell'Oltretomba (della terra inferiore: [...] figlio primogenito di Enlil (v.): talora lo si dice figliodi Anu (v.) o di Enki (v.). La sua assunzione a divinità del mondo sotterraneo come sposo di più significativi proviene da Ishchali e mostra il dio dalla mazza multipla, con veste corta e ...
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figlio
fìglio s. m. [lat. fīlius, della famiglia di fecundus, femĭna, ecc.]. – 1. a. Il generato rispetto ai genitori (talora anche rispetto ai progenitori): mio, tuo, suo f. (normalmente senza articolo); padre, madre e figli; f. maggiore,...
dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...